Il Festival è realizzato grazie al contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Lombardia, Comune di Milano; Intesa Sanpaolo è Sponsor istituzionale.
Il Festival ha il sostegno di Fondazione Cariplo, SIAE Sillumina, Fondazione Ernst von Siemens, Goethe Institut Mailand, Ambasciata di Francia in Italia, Institut français Italia, Fondazione Nuovi Mecenati, Fondazione Spinola, Casa Ricordi, Rai Com, Sugar – Edizioni Suvini Zerboni. Milano Musica ringrazia per il generoso contributo i Soci di Milano Musica e l’Associazione Amici di Milano Musica.
Il Festival è realizzato in coproduzione con Filarmonica della Scala, laVerdi, Conservatorio di Milano, San Fedele Musica, Song onlus – Sistema Lombardia, e in collaborazione con Comune di Milano – Palazzo Reale, Civico Planetario di Milano “Ulrico Hoepli”, Museo del Novecento, Teatro Gerolamo, Pirelli HangarBicocca, Teatro Elfo Puccini, Archivio Storico Ricordi, Paul Sacher Stiftung, Fondazione Spinola Banna per l’Arte, Fondazione Pietà de’ Turchini, MusicAdesso, mdi ensemble, NoMus, Fondazione Antonio Carlo Monzino, Valle dell’Acate, Confagricoltura Milano Lodi e Monza Brianza.
Media partner: Rai Radio3, Zero, Classica HD
Partner tecnico: audiosistemi – Milano
La ricerca, il pensiero e la poetica di Salvatore Sciarrino sono il cuore pulsante del 26° Festival di Milano Musica, realizzato in consolidata collaborazione con il Teatro alla Scala (21 ottobre – 3 dicembre 2017). Sotto il titolo “autografo” L’eco delle voci, una rassegna fra le più ricche dedicate in Italia all’opera del compositore siciliano (1947), premiato nel 2016 dalla Biennale di Venezia con il Leone d’Oro alla carriera, scandirà i 21 concerti e i diversi approfondimenti del Festival, che ha zenit nella prima assoluta di Ti vedo, ti sento, mi perdo, opera nuova di Sciarrino, commissionata e prodotta dal Teatro alla Scala e dalla Staatsoper Unter den Linden di Berlino (in scena dal 14 al 26 novembre 2017, con l’Orchestra del Teatro alla Scala diretta da Maxime Pascale e la regia di Jürgen Flimm).
Nello spazio sospeso di Pirelli HangarBicocca e nella Sala del Piermarini – sedi di una vera doppia inaugurazione, sabato 21 e domenica 22 ottobre, che mette “sciarrinianamente” allo specchio presente e passato – nelle sedi classiche del festival (Auditorium di Milano, Conservatorio “G. Verdi”), in siti di speciale interesse artistico come la Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, in spazi teatrali come Elfo Puccini e Gerolamo (riportato dopo trent’anni al suo pregio di origine), sotto la volta del Planetario “U. Hoepli”, Milano Musica definisce il suo profilo e il suo ruolo nel panorama dei festival italiani: proporre esperienze di ascolto “totali”, in cui capolavori rari e nuovi brani vengono pensati in relazione stretta con luoghi carichi di storia o legati ad altre espressioni artistiche, affidandoli alla competenza di interpreti di rilievo internazionale.
In sintonia con le manifestazioni proposte dal Comune di Milano, e a ulteriore approfondimento dell’opera di Sciarrino, sarà allestita a Palazzo Reale, nella Sala dei Ministri, la mostra Salvatore Sciarrino. Il segno e il suono promossa dall’Archivio Storico Ricordi in collaborazione con la Fondazione Paul Sacher di Basilea (dal 23 ottobre al 3 dicembre). Diagrammi musicali, bozze, appunti e disegni, segnati dal personalissimo tratto grafico del compositore, saranno accompagnati da ascolti che illustrano come il segno diventi suono nel modus operandi di Sciarrino.
Inoltre venerdì 10 novembre, nella Sala delle Cariatidi, Salvatore Sciarrino dialogherà con Fabrizio Gifuni, Filippo Del Corno e Gianluigi Mattietti sul tema “L’eco delle voci”; lunedì 13 novembre, nel Ridotto dei Palchi “A. Toscanini” del Teatro alla Scala, per il ciclo “Prima delle Prime”, in collaborazione con gli Amici della Scala, sarà accanto a Enzo Restagno nell’illustrare l’opera Ti vedo, ti sento, mi perdo; l’1 dicembre, all’Auditorium di Milano, presenterà al pubblico i CD Altri volti e nuovi 1 e 2 (Decca) insieme a Marco Angius.
Il Festival presenta sette prime assolute e sei prime italiane. Tre sono i brani commissionati da Milano Musica: Un capitolo mancante per flauto solo (2016) di Salvatore Sciarrino; I mille fuochi dell’universo per ensemble ed elettronica (2017) del collettivo di giovani compositori /nu/thing formato da Andrea Agostini (1975), Daniele Ghisi (1984), Raffaele Grimaldi (1980), Eric Maestri (1980) e Andrea Sarto (1979); cinque madrigali a cinque voci di Stefano Gervasoni (1962) a completamento del ciclo Di dolci aspre catene e il nuovo ciclo The triple Foole (2014-2017). Due sono le co-commissioni internazionali di cui Milano Musica è partner per il 2017: Cosa resta di Salvatore Sciarrino, per quartetto d’archi e voce, insieme alla Bayerischer Rundfunk e al Festival d’Automne di Parigi; The 1987 Max Headroom Broadcast Incident di Mauro Lanza (1975), per quartetto d’archi aumentato, insieme a Warsaw Autumn, PropQuartet e IRCAM.
I concerti sono trasmessi in diretta o in differita da RAI Radio3.
Quattro percorsi tematici attraverso le opere di Salvatore Sciarrino
Il programma di Milano Musica 2017 si articola in quattro percorsi tematici: Waiting for the wind, dedicato alle opere per flauto; L’isola delle voci, con concerti vocali; Spazi inversi, con i mondi multipli dell’elettronica a partire da Luigi Nono; Infinito nero, meditazione sul tema dell’ombra e della notte.
I lavori di Salvatore Sciarrino – dagli anni Ottanta all’ultimo periodo – si intrecciano, in ideale dialogo, ad autori del passato: Monteverdi, Beethoven, Schumann, Debussy, Ravel, Bartók.
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Waiting for the wind
L’opera per flauto di Salvatore Sciarrino è protagonista e filo conduttore di Waiting for the wind, percorso che si apre, in collaborazione con Pirelli HangarBicocca, sabato 21 ottobre 2017, in doppia replica, con la prima assoluta di Un capitolo mancante per flauto solo (2016), commissionato da Milano Musica ed eseguito da Matteo Cesari. Nello stesso concerto, che inaugura il Festival, lo spazio “abitato” dai Sette Palazzi Celesti 2004-2015 di Anselm Kiefer ospiterà circa duecento musicisti per l’esecuzione degli Studi per l’intonazione del mare (2000), partitura per voce, quattro flauti, quattro sax, percussione, orchestra di cento flauti, orchestra di cento sax diretti da Marco Angius, in coproduzione con SONG onlus – Sistema Orchestre Giovanili in Lombardia e in collaborazione con Conservatorio “G. Verdi” di Milano.
Brano di intenso e spettacolare coinvolgimento, Studi per l’intonazione del mare, che così Sciarrino introduce: «Spazio risonante, onde senza movimento, pochi eventi “accadono”. L’orizzonte sospeso dei flauti trascolora lentamente in un battito appena percepibile, quando comincia a piovere. […] La mia musica fa ascoltare la realtà in un modo nuovo. L’universo dei suoni è concepito come fosse vivente e non come un insieme pre-costituito di dati. L’ecologia dell’ascolto porta dunque i suoi frutti, ecco un esempio lampante di musica ambientalista. Ma a che serve questa pioggia? Serve a presentare un’inedita immagine di San Francesco: sue le parole del canto, ci pare di sentirlo sguazzare tra le pozzanghere, folle e felice».
L’opera integrale per flauto di Salvatore Sciarrino potrà essere ascoltata in due concerti in collaborazione con Palazzo Reale e Comune di Milano, sabato 11 e domenica 12 novembre, nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, interprete Matteo Cesari. «Si tratta di un vero e proprio corpus – commenta Sciarrino – e questo vuol dire innanzitutto che da adesso il flauto non è più lo stesso. E non tanto pretendo di averlo messo a soqquadro, bensì attirato in un angolo sconosciuto del mondo».
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L’isola delle voci
Attorno alla ricerca sullo strumento “dell’uomo” si snoda il percorso L’isola delle voci, che prende avvio dal concerto al Teatro alla Scala, domenica 22 ottobre 2017, nel tradizionale ricordo di Luciana Pestalozza e Claudio Abbado in coproduzione con il Teatro alla Scala e la Filarmonica. Appuntamento in cui la Filarmonica della Scala diretta da Tito Ceccherini, solista Anna Radziejewska, presenta La nuova Euridice secondo Rilke (2015) per soprano e orchestra di Sciarrino, preceduta dall’Ouverture del Manfred di Robert Schumann e seguita da Il Mandarino meraviglioso op. 19 (1927) di Béla Bartók.
Il programma del Quartetto Arditti, lunedì 30 ottobre al Teatro Elfo Puccini e in collaborazione con il Teatro, propone una prima italiana di James Tenney e i Sei quartetti brevi (1967/92) di Sciarrino accostati al Quartetto n. 2 (1968) di György Ligeti, per concludersi con il brano Cosa resta (2017) per quartetto d’archi e voce – in quest’occasione quella del controtenore Jake Arditti – commissionato a Salvatore Sciarrino da Milano Musica, Bayerischer Rundfunk e Festival d’Automne.
La collaborazione tra Milano Musica e il Conservatorio “G. Verdi” di Milano si conferma con la coproduzione del Satyricon (1971/73) di Bruno Maderna (1920-1973) – autore cui Milano Musica ha dedicato il Festival 2015 – , opera in un atto tratta da Petronio, con l’Ensemble del Conservatorio “G. Verdi”, del Conservatoire national supérieur de Paris e della University of Kansas diretti da Sandro Gorli, domenica 5 novembre 2017.
Quest’anno, si inaugura la collaborazione tra il Festival Milano Musica e lo “scrigno mondano” del Teatro Gerolamo. Sabato 25 novembre, l’Exaudi Vocal Ensemble, per la prima volta in Italia con un programma a cappella, presenta in doppia replica Di dolci aspre catene (2014/17) di Stefano Gervasoni (1962), quattro madrigali a cinque voci su testi di Torquato Tasso, insieme a The triple Foole, quattro nuovi madrigali su testi di John Donne dello stesso compositore commissionati da Milano Musica. A completare il programma, madrigali di Claudio Monteverdi, Thomas Tomkins, Giaches de Wert e Salvatore Sciarrino. Domenica 19 novembre 2017, mdi ensemble, artist in residence 2015-2017, è interprete di temA (1968) per flauto, voce e violoncello e Quartetto d’Archi I (1965) di Helmut Lachenmann, affiancati a Centauro marino (1984) e Omaggio a Burri (1995) di Salvatore Sciarrino e a Cassation (2003) di Gérard Pesson (1958), in un programma strettamente legato all’identità artistica dell’ensemble, che ha recentemente pubblicato il documentario See the sound. Viaggio nel suono di Lachenmann, realizzato dall’ensemble per l’80° compleanno del compositore, in collaborazione con la Fondazione Cini di Venezia e Milano Musica.
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Spazi inversi
Il ciclo Spazi inversi, dedicato alla musica elettronica, viene inaugurato sabato 28 ottobre 2017 (con replica domenica 29 ottobre 2017) al Pirelli HangarBicocca con l’esecuzione in prima assoluta dell’opera collettiva I mille fuochi dell’universo (2017), commissionata da Milano Musica al gruppo di giovani compositori /nu/thing, affiancata al capolavoro di Luigi Nono (1924-1990) Guai ai gelidi mostri (1983), con mdi ensemble, la direzione di André Richard e Alvise Vidolin alla regia del suono. Prima del concerto di sabato 28 ottobre, il pubblico potrà incontrare i giovani compositori in una conversazione dal titolo Cosa significa comporre un’opera collettiva?.
L’IRCAM – Centre Pompidou di Parigi, storica istituzione di ricerca scientifica e musicale fondata nel 1977 da Pierre Boulez, è protagonista, al fianco del Quatuor Diotima e della pianista Mariangela Vacatello, di due appuntamenti nell’ambito della stagione “La Francia in Scena”.
Venerdì 3 novembre all’Auditorium San Fedele il Quatuor Diotima esegue il Quartetto n. 8 (2008) di Salvatore Sciarrino, due brani tratti da Liturgia Fractal (2003/08) di Alberto Posadas (1967) e due quartetti con elettronica in prima italiana: The 1987 Max Headroom Broadcast Incident di Mauro Lanza (1975) (co-commissione Warsaw Autumn, ProQuartet, Ircam e Milano Musica) e Anima di Ashley Fure (1982) (co-commissione gmem-CNCM-marseille, Théâtre d’Orléans, IRCAM, ProQuartet).
Il concerto sarà preceduto da un incontro con Mauro Lanza.
Lunedì 6 novembre, al Teatro Elfo Puccini, Mariangela Vacatello, al pianoforte, interpreta Dans le mur (2017) di George Aperghis (1945) e due nuovi brani per pianoforte ed elettronica di Giulia Lorusso (1990) ed Emanuele Palumbo (1987), giovani compositori che hanno potuto lavorare con Aperghis nel progetto di residenza Laboratorio Musica della Fondazione Spinola-Banna per l’Arte. Chiude il programma la Sonata n. 32 op. 111 (1821) di Beethoven.
Milano Musica e San Fedele Musica sono di nuovo insieme per la rassegna INNER_SPACES 2017-2018 all’Auditorium San Fedele lunedì 20 novembre, con due performance in prima assoluta di Wolfgang Mitterer (1958) e di Giuseppe Ielasi (1974) per pianoforte preparato e live electronics.
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Infinito nero
Alla meditazione sul tema dell’ombra e della notte è infine dedicato il percorso Infinito nero¸ a partire dal concerto di lunedì 13 novembre al Teatro alla Scala. L’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai debutta sul palco scaligero diretta da Cornelius Meister, con Morte di Borromini (1988) di Salvatore Sciarrino e Fabrizio Gifuni interprete del delirio notturno che precede il suicidio del geniale architetto. In apertura e chiusura del programma in coproduzione con il Teatro alla Scala, l’Ouverture da Egmont (1810) di Beethoven e la Sinfonia n.4 in re minore op. 120 (1841/51) di Schumann. Il concerto sarà preceduto dall’incontro “L’eco delle voci”, in cui Salvatore Sciarrino dialogherà con Fabrizio Gifuni, Filippo del Corno e Gianluigi Mattietti: l’appuntamento si terrà venerdì 10 novembre alle 18 nella Sala delle Cariatidi, in collaborazione con Palazzo Reale.
Mercoledì 22 novembre al Teatro Gerolamo il Quartetto Prometeo interpreta Ombre nel mattino di Piero. Quartetto n. 9 (2012), composto da Sciarrino per il Millenario di Sansepolcro, città di Piero della Francesca, insieme al Quartetto n. 7 (1999) dello stesso Sciarrino, e il Quartetto in fa maggiore (1902/03) di Ravel.
Fine festival legato alla dimensione della notte, con il concerto dell’Orchestra Sinfonica e del Coro sinfonico “G. Verdi” di Milano diretti da Marco Angius, solista al flauto Mario Caroli, venerdì 1 dicembre e domenica 3 dicembre all’Auditorium di Milano in coproduzione con laVerdi: in programma la prima italiana di Libro notturno delle voci (2009) di Salvatore Sciarrino, i Nocturnes (1897/99) di Claude Debussy, La valse (1920) e Boléro (1928) di Ravel. Nell’ambito del ciclo laVerdiFesteggia si segnala anche la prima assoluta di Live Symphony n. 5 di Adriano Guarnieri, commissionato da laVerdi in occasione del suo settantesimo compleanno (venerdì 27 ottobre).
Sabato 2 dicembre, in doppia replica al Planetario “Ulrico Hoepli” in collaborazione con il Comune di Milano, il Quartetto Noûs è impegnato nella prima esecuzione italiana del Quartetto n. 9 (2016) di Georg Friedrich Haas (1953), brano da eseguirsi completamente al buio, cui seguirà un approfondimento scientifico sul tema della notte di Fabio Peri, Conservatore del Planetario.
La collaborazione con il Museo del Novecento si rinnova per la tradizionale Giornata Gentilucci (martedì 28 novembre), curata dall’Associazione Nomus, nell’ambito del progetto Il tempo sullo sfondo. Il pensiero e le opere di Armando Gentilucci, in ricordo di Luciana Pestalozza. Un incontro di studio con Luisa Curinga e Renzo Cresti è seguito dal concerto di Fabrizio Meloni (clarinetto), Mirco Ghirardini (clarinetto e percussione) e Gianpaolo Antongirolami (sax contralto).
Un ampio programma di attività didattiche, che negli anni scorsi ha portato al Festival circa 1000 studenti ogni anno, è realizzato in collaborazione con il Servizio Promozione Culturale del Teatro alla Scala e in particolare, presso il Carcere di Bollate, in collaborazione con la Fondazione Antonio Monzino, con il sostegno di SIAE.