Il Premio, istituito dalla Società degli Archeologi Medievisti Italiani, viene conferito al museo o parco archeologico italiano che, a giudizio dei Soci del SAMI e dei cittadini, rappresenta la migliore sintesi fra rigore dei contenuti scientifici ed efficacia verso il pubblico.
La Società degli Archeologi Medievisti Italiani (SAMI) ha candidato il Museo Federico II Stupor Mundi tra i sei finalisti italiani della quinta edizione del Premio “Riccardo Francovich”.
Dedicato alla memoria dell’archeologo Riccardo Francovich, il premio – istituito nel 2013 – viene conferito al museo o sito archeologico che rappresenti un luogo di grande rilievo nell’ambito del patrimonio culturale italiano e, al tempo stesso, una best practice riguardo l’allestimento museografico, le attività comunicative e didattiche e la qualità scientifica in grado di rappresentare adeguatamente le tematiche dell’archeologia post-classica.
Per l’edizione 2017 il Comitato Scientifico del premio, ha selezionato una rosa di finalisti che comprende:
1) FIRENZE – MUSEO DELL’OPERA DEL DUOMO
2) ROMA – DOMUS TARDOROMANE DI PALAZZO VALENTINI
3) CANOSSA (RE) – CASTELLO E MUSEO “NABORRE CAMPANINI”
4) JESI (AN) – MUSEO FEDERICO II “STUPOR MUNDI”
5) AQUILEIA (UD) – SUDHALLE E DOMUS PALAZZO EPISCOPALE
6) RAVENNA – DOMUS DEI TAPPETI DI PIETRA
7) CAMPOBASSO – MUSEO SANNITICO – SEZIONE MEDIEVALE.
Le votazioni online (una riservata ai soci, una pubblica disponibile a tutti) sono aperte sul sito della SAMI e in http://archeologiamedievale.unisi.it/sami/. Si può votare fino al 31 dicembre 2017.
Il premio sarà consegnato a febbraio 2018 a Firenze, nel corso dell’evento “TourismA. Salone dell’Archeologia e del Turismo Culturale”.
Per il “Museo Federico II Stupor Mundi” di Jesi, la prima struttura interamente multimediale dedicata al grande imperatore svevo, entrare nella rosa dei finalisti del Premio “Riccardo Francovich” rappresenta una importante affermazione a livello nazionale, a poco più di tre mesi dall’apertura.
Di spessore la composizione del Comitato Scientifico del Premio, con illustri presenze del panorama scientifico e del management culturale nazionale: Paola Galetti (professore di Storia Medievale dell’Università di Bologna), Antonio Lampis (direttore generale della Direzione Generale Musei del MIBACT), Federico Marazzi (professore di Archeologia Cristiana e Medievale presso Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli), Antonella Pinna (dirigente del Servizio Musei, Archivi e Biblioteche della Regione Umbria), Pietro Pruneti (direttore del periodico “Archeologia Viva” e di “TourismA. Salone dell’Archeologia e del Turismo Culturale” di Firenze), Annamaria Visser (direttore del Master in Cultural Management, Economia e Management dei Musei e dei Servizi Culturali, Università di Ferrara e membro del Comitato Tecnico-Scientifico “Belle Arti” del MIBACT), Giuliano Volpe (professore di Archeologia Tardoantica presso l’Università di Foggia, e presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali e del Paesaggio presso il Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo).
Ubicato nell’elegante Palazzo Ghislieri, nella piazza Federico II ove nacque nel 1194 Federico II di Hohenstaufen – futuro re di Germania, di Sicilia, di Gerusalemme e Imperatore del Sacro Romano Impero – il Museo è stato istituito dalla Fondazione Federico II Stupor Mundi per volontà e con il contributo di Gennaro Pieralisi, con il contributo di Fondazione Marche e Regione Marche e in collaborazione con Comune di Jesi, Fondazione Pergolesi Spontini, Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, Fondazione Federico II Hohenstaufen.
INFO: tel 0731 084470
https://www.federicosecondostupormundi.it/