DA OTTOBRE 2017 AD APRILE 2018 IN TOURNÉE NELLE MAGGIORI CITTA’ ITALIANE: ROMA, CAGLIARI, VENEZIA, MILANO, GENOVA, TORINO, BOLOGNA, FIRENZE, NAPOLI
Debutterà a Roma al Teatro Sistina, il 31 ottobre 2017, la tournée italiana de “La strana coppia” di Neil Simon, che segna il ritorno al teatro, dopo oltre dieci anni, di Claudia Cardinale, icona del cinema e tra le più grandi attrici italiane di tutti i tempi.
La tournée proseguirà fino ad aprile 2018, facendo tappa nelle principali città italiane, per chiudere a NAPOLI il 15 aprile 2018, in occasione del suo ottantesimo compleanno.
Un omaggio a Pasquale Squitieri, recentemente scomparso, che aveva fortemente creduto in questo progetto, attraverso cui raccontare la grande forza che l’amore ha di unire e non separare, che sarà messo in scena dal suo aiuto-regista prediletto Antonio Mastellone, tramite l’utilizzo dei suoi appunti di regia.
Si tratta della versione al femminile della nota pièce teatrale e porterà sul palco una vera “strana coppia” come Claudia Cardinale e Ottavia Fusco, i due grandi amori della vita di Squitieri: la sua storica compagna di vita e la sua ultima moglie.
Ecco le date principali della tournée: ROMA, Teatro Sistina, dal 31 ottobre al 12 novembre 2017 – CAGLIARI, Teatro Massimo, dal 22 al 26 novembre 2017 – VENEZIA, Teatro Goldoni, dal 7 al 10 dicembre 2017 – MILANO, Teatro degli Arcimboldi, dall’1 al 18 febbraio 2018 – GENOVA, Politeama genovese, dal 22 al 25 febbraio 2018 – TORINO, Teatro Colosseo, dall’1 al 4 marzo 2018 – BOLOGNA, Teatro Celebrazioni, dall’8 all’11 marzo 2018 – FIRENZE, Teatro Verdi, dal 15 al 18 marzo 2018 – NAPOLI, Teatro Augusteo, dal 6 al 15 aprile 2018.
Durante la tournée lo spettacolo approderà anche in altre città tra cui ASTI, AOSTA, BERGAMO, CASERTA, VICENZA, REGGIO EMILIA, SALERNO.
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Sinossi
Olivia Madison conduce un’esistenza solitaria e disillusa da quando si è separata dal marito. Disordinata e approssimativa, vive da sola in un appartamento trasandato, passando i venerdì sera a parlare di sesso, di gossip e a giocare a poker con le amiche Vera, Michi e Silvia. La routine di Olivia viene sconvolta dall’arrivo di Fiorenza, un’amica appena lasciata dal marito che è l’esatto opposto di Olivia: precisa in modo maniacale, ossessionata dall’ordine e dalla pulizia, piena di allergie e di tic, e incapace di rassegnarsi alla fine del proprio matrimonio.
Fiorenza, Olivia. Vera, Silvia e Michi sono amiche. Come tutte le amiche condividono gioie e dolori, sconfitte e vittorie. Quando Fiorenza è costretta a lasciare casa minacciando il suicidio, alla fine della relazione con Sidney, il rifugio più naturale è il gruppo, la comunità delle amiche.
“Se uno si vuol suicidare qual è il posto migliore per farlo? Con le sue amiche.”
Lì si può dipanare l’elaborazione del lutto, lì il suo dolore può sposare ed essere sposato da quello di Olivia, anche lei separata irrisolta. Lì il suo dolore può guarire ed essere guarito.
Attraverso la lente strutturante dell’ironia Simon rappresenta dei piccoli drammi umani, quelli che tutti conosciamo, rendendoli gioiosi e divertenti, pacificandoli con grazia e delicatezza, costruendo cinque piccole eroine, scarsamente significative ma enormemente rappresentative delle nostre nevrosi, delle nostre manie, dei nostri piccoli desideri, dei nostri banali dolori.
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Note di regia
Affrontare la messa in scena di una commedia dalla drammaturgia esile e al contempo solida come quella de “La strana coppia“ di N. Simon significa trattare alcuni dei drammi più ricorrenti nell’esistenza umana attraverso la lente strutturante dell’ironia, del divertimento e dell’umorismo.
La vicenda alla quale assistiamo, nella versione femminile scritta dall’autore negli anni ’80, prende le mosse dalla fine del matrimonio di una delle protagoniste, Fiorenza Unger, che, tra minacce di suicidio e lamenti per la felicità perduta, viene ospitata da Olivia Madison, amica di lunga data.
La stessa Olivia vive sola a seguito del fallimento del suo matrimonio e in parte per solidarietà con l’amica, in parte per colmare il vuoto della propria esistenza offre ospitalità e sostegno a Fiorenza. Fin qui nulla di particolare: un normale scenario di fine relazione sentimentale e di solidarietà amicale.
Si ricostituisce così, in breve tempo, una prigione coniugale. L’unione tra due solitudini destinata ad esplodere: una strana coppia!
Olivia, donna di successo che ha metabolizzato la fine del proprio matrimonio diventando il più ruvido dei mariti o esibendo il repertorio della più greve sciatteria maschile e Fiorenza moglie perfetta per definizione, maniaca dell’ordine e della cucina raffinata, ripropongono in toto le dinamiche matrimoniali tra esilaranti incidenti casalinghi, ritardi non annunciati e raffinate cene che, preparate da una vanno a male per il disinteresse dell’altra.
A far da cornice a questo nuovo matrimonio e al suo necessario nuovo fallimento la preoccupazione del gruppo di amiche del poker del venerdì sera, prima spaventate e preoccupate dalle dichiarazioni suicide di Fiorenza, poi infastidite dal nuovo corso della conduzione della casa.
Ad assicurare il lieto fine i due vicini di casa dall’improbabile accento castigliano che saranno felici di accogliere Fiorenza dopo la rottura di quella che a buon titolo l’autore definisce: “la strana coppia”. Un divertissement arguto, un modo per riflettere, divertendosi, sui meccanismi che regolano la vita di coppia, per ritualizzare i nostri piccoli drammi attraverso l’umorismo e l’intelligenza. Antonio Mastellone
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Una iniziativa del Consorzio “AD ASTRA per la Cultura”
Produzione: PRAGMA S.r.l.
Organizzazione: RAZMATAZ LIVE
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CAST ARTISTICO
Claudia Cardinale e Ottavia Fusco
con Patrizia Spinosi, Lello Giulivo, Nicola D’Ortona, Cinzia Cordella, Angela Russo.
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CAST CREATIVO
Progetto registico: Pasquale Squitieri
Traduzione: Roberta Conti
Scene: Bruno Garofalo
Costumi: Michele Gaudiomonte
Contributi video: Maxima Film Napoli
Regia: Antonio Mastellone
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Per informazioni al pubblico
www.razmatazlive.com – info@razmatazlive.com
I biglietti sono in vendita tramite il circuito TicketOne www.ticketone.it e presso le biglietterie dei teatri.