Riprende nei mesi di ottobre e novembre la sesta edizione di Musikè, rassegna itinerante promossa e organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
Otto eventi a ingresso gratuito, con prenotazione obbligatoria, che vedranno artisti del calibro di Lella Costa, Laura Curino, Stefania Rocca, Sonia Bergamasco e Ugo Pagliai, impegnati in spettacoli il cui tratto comune è il dialogo tra le arti e l’incrocio tra i generi.
Il primo appuntamento dopo la pausa estiva sarà domenica 8 ottobre alle ore 21.00 al Teatro Filarmonico di Piove di Sacco (PD) con il quartetto tedesco Passo Avanti, la cui cifra stilistica è quella di rileggere la musica del grande repertorio producendo un esaltante mix di classica e jazz. La metamorfosi a cui vengono sottoposte le composizioni di Bach, Haendel, Pachelbel, Mozart, Verdi è piena di raffinate sorprese, per ricordarci che i compositori classici, alla loro epoca, erano coraggiosamente moderni. Che musica farebbero, oggi? Questo concerto ne dà un’idea spiritosa quanto rispettosa.
Una Signora delle scene per la Signora delle Camelie. Giovedì 12 ottobre alle ore 21.00, al Piccolo Teatro Don Bosco di Padova, Lella Costa racconterà la “sua” Traviata in una nuova produzione che si avvale di videoproiezioni della precedente Traviata, scritta con Gabriele Vacis nel 2005. Il nuovo monologo debutterà a ottobre e sarà immediatamente ripreso da Musikè: alle più celebri arie dell’opera verdiana saranno accostate canzoni dei Rolling Stones, di Franco Battiato e di Marianne Faithfull, in un arrangiamento creato per l’occasione.
In attesa di conoscere quali saranno i premiati dall’Accademia di Svezia, venerdì 20 ottobre alle ore 21.00 andrà in scena al Teatro Ballarin di Lendinara (RO) La solitudine del premio Nobel la sera prima della cerimonia, divertimento teatrale di Massimiano Bucchi, sociologo della scienza e divulgatore scientifico che collabora con i principali quotidiani italiani. La pièce è un monologo affidato alla voce e alla presenza scenica di Laura Curino: la solitudine del titolo non è quella del vincitore del premio bensì quella di sua moglie, dal momento che lo scienziato, ricevendo la notizia del conferimento del Nobel, muore d’infarto; la donna s’incarica allora di studiare gli scritti del defunto, per prepararsi a ritirare il prestigioso premio. Ma scopre un errore: piccolo, decisivo. Dilemma: dire tutto e rischiare di far annullare il Nobel oppure tacere per non compromettere la memoria e l’opera del marito?
Risultato di un singolare connubio con la scienza è, quest’anno, anche il tradizionale appuntamento con la danza all’Auditorium Comunale Andrea Ferrari di Camposampiero (PD), sabato 28 ottobre alle 20.30. La compagnia inglese Motionhouse porterà in scena Charge, terza tappa di una trilogia dedicata al rapporto tra l’uomo e la Terra (Earth Trilogy): una fusione di physical dance, immagini digitali e scenografia ad alto impatto visivo, per dare vita sul palco a un mondo pluridimensionale che va dal planetario al microscopico. Charge è un vocabolo ambivalente, che vuol dire sia carico che incarico, sia peso che responsabilità: proprio come accade nel rapporto dell’uomo col pianeta. Lo spettacolo è nato dalla collaborazione del coreografo Kevin Finnan con la signora Frances Ashcroft, professore all’Università di Oxford, che con il suo gruppo di ricerca studia il ruolo degli impulsi elettrici nel corpo umano. La data di Musikè sarà la prima nazionale dello spettacolo, in collegamento con la mostra di Palazzo del Monte dedicata a Galileo Galilei e le arti, la cui inaugurazione è prevista il 17 novembre.
Ricco di appuntamenti anche il mese di novembre, che vedrà la musica intrecciarsi nuovamente con il teatro e le arti figurative, dando luogo a risultati sorprendenti.
Il Teatro Balzan di Badia Polesine (RO) ospiterà venerdì 10 novembre alle ore 21.00 un’imperdibile prima nazionale che vedrà protagonista l’attrice Stefania Rocca insieme al trio composto da Patrizia Bettotti al violino, Giampiero Sobrino al clarinetto e Andrea Dindo al pianoforte. Sul palco prenderanno vita i giochi di parole esilaranti e spericolati degli Esercizi di stile di Raymond Queneau col commento musicale dei grandi autori del Novecento francese, da Poulenc a Milhaud, da Fauré a Ravel. Lo spettacolo vuole essere anche un omaggio a Umberto Eco, che dell’opera di Queneau fece una storica e acrobatica traduzione-reinvenzione, qui puntualmente riproposta per il pubblico italiano.
Dai Tableaux vivants caravaggeschi, ospitati nel maggio scorso, ai Tableaux d’une exposition di Modest Musorgskij: mercoledì 15 novembre alle ore 21 l’Auditorium Pollini di Padova ospiterà il celebre e pluripremiato pianista Mikhail Rudy, molto apprezzato anche come autore di video. La prima parte del concerto, La couleur des sons, prevede la proiezione del film che il pianista ha dedicato ai disegni preparatori e alla versione finale del soffitto dell’Opéra di Parigi affrescato da Marc Chagall, mentre dal pianoforte usciranno le note di tre musicisti le cui opere sono ritratte su quel soffitto: Gluck, Mozart, Wagner (nella trascrizione di Liszt). La seconda parte, Tableaux d’une exposition, vedrà l’esecuzione integrale dei Quadri di un’esposizione di Musorgskij e la simultanea proiezione del film che Rudy ha elaborato a partire dai disegni originali che Vasilij Kandinskij realizzò nel 1928 ispirandosi a quella musica.
Domenica 19 novembre alle ore 21, al Teatro Goldoni di Bagnoli di Sopra (PD), Sonia Bergamasco, attrice affermata sia a teatro che al cinema, sarà accompagnata dal pianoforte di Emanuele Arciuli, specialista del repertorio contemporaneo, nel melologo intitolato Metafisica dei tubi, dall’omonima autobiografia della scrittrice belga Amélie Nothomb (Prix du roman de l’Academie Française). Il melologo, cioè l’unione di racconto parlato e musica, qui si avvale della musica appositamente composta da Nicola Campogrande, noto anche come divulgatore e curatore di trasmissioni culturali per RAI Radio3.
Per lo spettacolo di fine rassegna, martedì 28 novembre alle ore 21.00, Musikè ha voluto sul palco del Teatro Sociale di Rovigo un attore che ha fatto la storia del teatro italiano: Ugo Pagliai. Insieme al Quartetto Prometeo, vincitore del concorso internazionale di Praga e attualmente il più richiesto tra i giovani quartetti d’archi del nostro Paese, Pagliai porterà in scena Lettera a mio padre, da Lettera al padre di Franz Kafka. La musica farà da contrappunto alla lettura del testo con il Quartetto n. 2 del grande compositore boemo Leoš Janáček, conterraneo e contemporaneo di Kafka: un quartetto che il compositore stesso intitolò Lettere intime. Un gran finale di stagione che crea un suggestivo collegamento con la mostra Le secessioni europee. Monaco, Vienna, Praga, Roma, in programma a Palazzo Roverella da settembre 2017 a gennaio 2018.
Tutti gli spettacoli sono a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria sul sito www.rassegnamusike.it
Per informazioni:
tel. 345 7154654
info@rassegnamusike.it
www.rassegnamusike.it