La musica sacra e i suoi grandi compositori in uno scenario artistico di straordinaria bellezza: San Pietro, San Paolo fuori le Mura, Sant’Ignazio di Loyola in Campo Marzio, Santa Maria del Popolo sono le location d’eccezione che ospitano quest’anno XVI Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra.
In programma dal 4 al 10 novembre 2017, la nuova edizione del Festival promosso dalla Fondazione Pro Musica e Arte Sacra, presenta un ricco calendario di sei appuntamenti, rigorosamente a ingresso gratuito (previa prenotazione e con speciali settori riservati ai soci sostenitori) confermandosi un appuntamento sempre molto atteso dalla città e sempre dell’eccellenza con il ritorno dei prestigiosi Wiener Philharmoniker, orchestra in residence fin dalla fondazione del festival, e dell’internazionalità con formazioni provenienti da diverse nazioni, Giappone, Germania, Federazione Russa, Austria.
“Quindici anni trascorsi insieme e in compagnia dei grandi capolavori che hanno segnato la storia della musica. Abbiamo insieme attraversato stili, epoche, modi di esprimere la propria fede con le note – le parole di Hans-Albert Courtial, Fondatore e Presidente Generale della Fondazione Pro Musica e Arte Sacra che promuove la musica e l’arte sacra, ma si impegna anche nel grandioso progetto del restauro dei prospetti esterni della Basilica Vaticana progettati da Michelangelo – siamo stati ospitati in luoghi sacri di incomparabile bellezza, e ancora lo siamo”. E sempre all’insegna del motto della Fondazione, L’Arte salva l’Arte che segna ancora il fil rouge della nuova edizione che si è già inaugurata a metà settembre con il Coro del King’s College di Cambridge nella Basilica di Santa Maria Maggiore.
Attesissimo il ritorno dei Wiener Philharmoniker che come lo scorso anno tornano in formazione da camera: lunedì 6 novembre (ore 21) nella Basilica di San Paolo fuori le mura eseguiranno lo Stabat Mater di Pergolesi con il soprano israeliano Chen Reiss e il mezzosoprano argentino Bernarda Fink preceduto dal Concerto per clarinetto e orchestra in la maggiore KV 622 di Mozart con il solista Daniel Ottensamer.
Doppio appuntamento sabato 4 novembre, giorno dell’apertura del festival: si parte alle 16, nella Basilica di San Pietro con il ritorno, dal Giappone, dell’Illuminart Philharmonic Orchestra e il suo Coro, diretti da Tomomi Nishimoto, provenienti dal Giappone e già ospiti nelle precedenti edizioni del Festival che eseguiranno la Messa dell’Incoronazione K 317 di Mozart e il canto tradizionale cristiano giapponese dell’Orasho: in programma la Santa Messa celebrata dal cardinale Angelo Comastri.
Alle ore 21, ci si sposta nella Basilica di Sant’Ignazio di Loyola in Campo con il repertorio sacro di Anton Bruckner (dal Requiem, dalla Messa in re minore e dal Te Deum) con i complessi vocali del Palatina Klassik Vocal Ensemble, il Philharmonischer Chor an der Saar e l’Orchestra del Conservatorio Statale di Kazan dalla Federazione Russa diretti da Leo Kraemer.
La musica di Mozart e Haydn al centro dei successivi concerti, ancora nella Basilica di San Paolo fuori le Mura: domenica 5 novembre alle ore 21, Tomomi Nishimoto torna a dirigere i commessi giapponesi per il Requiem in re minore K 626 di Mozart, con le voci soliste di Kana Kumamoto (soprano), Takako Nogami (mezzosoprano), Yusuke Kobori (tenore) e Tsutomu Tanaka (baritono).
Martedì 7 novembre (alle ore 21), dopo i Wiener, spazio all’oratorio di Haydn Die Schöpfung (La creazione) con il soprano Mechthild Bach, il tenore Cornel Frey e il baritono Thomas Laske e l’Orchestra Roma Sinfonietta e il coro del Limburger Domsingknaben diretti da Andreas Bollendorf.
Chiude l’edizione 2017 del Festival, il 10 novembre (alle 21) il Concerto Luterano che per ricordare i 500 anni della Riforma protestante e nel pieno dello spirito ecumenico voluto da Papa Francesco, sarà ospitato nella Basilica di Santa Maria del Popolo che aveva accolto Martin Lutero in occasione del suo viaggio a Roma nel 1510.
E nella Basilica, fra la Cappella Chigi di Raffaello completata da Bernini, il doppio Caravaggio e Pinturicchio, risuoneranno le musiche di Heinrich Schütz, Samuel Scheidt e Michael Praetorius per Eine feste Burg ist unser Gott (Forte rocca è il nostro Dio), ispirato al più famoso inno composto da Martin Lutero fra il 1527 e il 1529 e usato nella liturgia protestante interpretato dal Kammerchor der Frauenkirche Dresden e dall’Ensemble Instrumenta Musica diretti da Matthias Grünert.
Il Festival non è ancora cominciato, ma Courtial ha già annunciato un evento imperdibile che vedrà il coinvolgimento dei Wiener con la Fondazione: il 29 giugno 2018, in occasione delle Festività dei S.S. Pietro e Paolo, si terrà un Open-Air Konzert: “Vienna Philharmonic playing for Refugees”. Protagonista, l’orchestra viennese affiancata al Coro Statale di LATVIJA, e diretta da Valerij Gergiev, impegnata nella Messa dell’incoronazione di Mozart e con il tenore Jonas Kaufmann eseguirà alcune arie tratte da opere di Wagner. Tutti i concerti del Festival sono a ingresso libero e gratuito, ma fino a esaurimento dei posti disponibili previa prenotazione online. È sufficiente compilare il modulo online scegliendo il concerto al quale si intende partecipare dal sito http://promusicaeartesacra.lineamenta.org/, cliccare sul concerto cui si vuole assistere, andare su “prenota un posto” e compilare il modulo di registrazione per ricevere automaticamente all’indirizzo mail registrato la mail di conferma al concerto con il coupon da stampare ed esibire al momento dell’ingresso al concerto. Info su festival@musicaeartesacra.it, www.festivalmusicaeartesacra.net, www.fondazionepromusicaeartesacra.net, www.musica-artesacra.org.