Vedere gli attori commuoversi ed emozionarsi a fine rappresentazione non è cosa comune per chi calca le scene teatrali, né per il pubblico presente in sala ma questo è proprio quello che è accaduto al Teatro Stanze Segrete, un piccolo ma molto attivo spazio della Roma Trasteverina.
Gli attori in scena sono Paolo Buglioni (il padre Hank), Andrea Venditti (il figlio Sam), Claudio Crisafulli (l’altro figlio Tommy), Giulia Bornacin (Grace, la moglie di Sam) ed infine la figlia Isabel, interpretata alternativamente dalle piccole Giulietta Rebeggiani, Chiara Barletta, ed Eleonora Setzu.
La trama è degna di una tragedia greca ed evolve nel dramma di un veterano creduto morto ed invece fatto prigioniero e rientrato da una missione in Afghanistan non senza problemi interiori, a scapito di tutti (famiglia in primis).
Come detto all’inizio, quello che colpisce di più in questa piece è il pathos che gli attori riescono a portare in scena, intervallato ed alleggerito da spunti ironici da parte della piccola Isabel (e qui si vede il sapiente tocco del regista Matteo Fasanella). La location, purtroppo, è molto ristretta ma lo spazio è molto ben sfruttato e le musiche sono scelte in maniera sapiente. Gli attori si muovono in totale sintonia e si amalgamo tra di loro senza che nessuno prevarichi l’altro e, proprio grazie a questo, riescono ad essere assolutamente credibili.
Il pubblico ha mostrato di apprezzare sinceramente il lavoro della compagnia e questo lo si è visto nei caldissimi applausi finali che hanno avvolto gli attori in un simbolico abbraccio. Da parte loro i protagonisti, lo dicevamo all’inizio, hanno commosso e si sono commossi; dando vita ad una performance decisamente fuori dagli schemi classici.
Brothers al teatro Stanze Segrete, Via della Penitenza 3, dal 3 al 26 novembre 2017