Lunedì 20 novembre 2017 ore 20 ~ turno A
Mercoledì 22 novembre ore 20 ~ turno B
Giovedì 23 novembre 2017 ore 20 ~ turno C
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FILARMONICA DELLA SCALA
Direttore CHRISTOPH ESCHENBACH
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Antonín Dvořák
Karneval op. 92
Ouverture da concerto
dal ciclo “Natura, vita e amore”
George Gershwin
Concerto in fa
per pianoforte e orchestra
TZIMON BARTO, pianoforte
Antonín Dvořák
Sinfonia n. 9 in mi min. op. 95 “Dal nuovo mondo”
Prezzi: da 6,50 a 85 euro
Infotel. 02 72 00 37 44
www.teatroallascala.org
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Christoph Eschenbach, un concerto americano.
Da lunedì 20 Gershwin e Dvořák con il pianista Tzimon Barto per la Stagione Sinfonica
Lunedì 20 novembre (repliche il 22 e il 23) il Maestro Christoph Eschenbach, di recente applaudito per la sua lettura dell’opera di Britten The Turn of the Screw torna alla Scala per il terzo concerto della Stagione Sinfonica con il Concerto in fa di George Gershwin, e di Antonín Dvořák l’Ouverture da concerto Karneval op. 92 e la Sinfonia “Dal nuovo mondo”. Eschenbach, apprezzato direttore delle principali orchestre americane, dalla Philadelphia alla National Symphony e ospite regolare delle maggiori compagini europee, ha stabilito una stretta relazione con l’Orchestra scaligera, anche nel corso di numerose tournée con la Filarmonica.
Karneval op. 92 è la seconda delle tre ouverture per orchestra di carattere programmatico composte da Dvořák tra il 1891 e 1892 e riunite sotto il titolo “Natura, vita e amore”; il soggetto ideale di Karneval è la vita, mentre la prima ouverture della trilogia, Nel regno della natura op. 91, si riferisce appunto alla natura e la terza, Othello op. 93, all’amore. La trilogia fu eseguita per la prima volta a Praga il 28 aprile 1892.
Dopo il clamoroso successo della Rhapsody in Blue nel 1924, il Concerto in fa segnò il primo confronto di Gershwin con un genere importante della tradizione colta. La partitura, composta nel 1925, fu commissionata da Walter Damrosch e dalla New York Symphony Orchestra; la prima esecuzione, con il compositore come solista, avvenne il 3 dicembre 1925 alla Carnegie Hall. Gershwin, che all’inizio aveva chiamato il lavoro New York Concerto – titolo poi scartato nel timore che fosse inteso in senso programmatico –, ingaggiò l’amico Bill Daly come pianista e un’orchestra per verificare in prova l’orchestrazione, per la prima volta realizzata da lui stesso.
Nel 1891 Jeannette Thurber chiese a Dvořák di assumere l’incarico di direttore e docente di composizione presso il National Conservatory of Music di New York, da lei presieduto, con una retribuzione sontuosa: 15.000 dollari all’anno, venticinque volte la somma che il musicista percepiva al Conservatorio di Praga. Dvořák accettò e nel settembre del 1892 si trasferì negli Stati Uniti, dove rimase sino all’aprile del 1895. La Sinfonia n. 9 op. 95 “Dal nuovo mondo”, composta tra il 10 gennaio e il 24 maggio del 1893, è la prima, grande composizione “americana” di Dvořák; e fin dal sottotitolo bilingue in testa alla partitura (“Z Nového Svĕta” / “From the New World”) si coglie l’intenzione dell’autore di gettare un ponte, di trovare un ideale punto d’incontro tra la vecchia Europa e il “nuovo mondo”. In un’intervista al “New York Herald” pubblicata il giorno precedente la prima esecuzione della sinfonia, che ebbe luogo alla Carnegie Hall il 16 dicembre 1893 con la New York Philharmonic Orchestra diretta da Anton Seidl, il compositore precisa di aver voluto ricreare soltanto “lo spirito” del folklore americano: “Ho scritto semplicemente temi originali che incorporano le peculiarità della musica indiana [cioè dei neri e dei pellerossa], e impiegandoli come soggetti, li ho sviluppati con tutte le risorse del ritmo, dell’armonia, del contrappunto e del timbro orchestrale”.