Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore Claus Peter Flor
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Claus Peter Flor, direttore musicale de laVerdi, debutta nella stagione principale alla guida della “sua” orchestra in un capolavoro assoluto: la Nona Sinfonia di Gustav Mahler.
Triplo appuntamento giovedì 23 (ore 20.30), venerdì 24 (ore 20.00) e domenica 26 (ore 16.00) novembre, all’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi impegnata nell’ultima sinfonia di Mahler (la Decima sarebbe rimasta incompleta): “espressione di un amore inaudito per questa terra, del desiderio di vivere in pace con la natura e di poterla godere fino in fondo, in tutta la sua profondità, prima che giunga la morte”, come scrisse Alban Berg.
Giovedì 23, sempre in Auditorium (Foyer della balconata, ore 18.00, ingresso libero), la tradizionale conferenza di introduzione all’ascolto, dal titolo: “Prima che giunga la morte. Sinfonia n. 9 di Gustav Mahler”, relatore Marco Benetti. La Sinfonia n. 9 resta uno strepitoso capolavoro nella storia della musica occidentale non solo perché rappresenta l’ultimo lavoro sinfonico ultimato da Mahler, ma anche perché incarna un meraviglioso canto del cigno del genere sinfonico.
(Biglietti: euro 36,00/16,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar/dom, ore 10.00/19.00, tel. 02.83389401/2/3; on line: www.laverdi.org o www.vivaticket.it).
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Programma
La Sinfonia n. 9 in Re maggiore di Mahler, fatta eccezione per un frammento della Decima che tale rimase per la morte dell’autore, fu la sua ultima sinfonia completa, come accadde per Beethoven e Bruckner. L’opera fu composta da Mahler a Dobbiaco, in Tirolo, quasi interamente all’interno di una capanna di legno immersa nel bosco. La natura e l’atmosfera contadina che penetrano copiosamente nella sinfonia (i Ländler che compongono il secondo movimento sono l’esempio più lampante) perdono gradualmente la loro corporeità, diventano come fantasmi, e nemmeno ci si accorge di queste abili metamorfosi. La musica fluisce verso mondi spettrali e curiosi: avventurarsi in quest’opera significa abbandonare il mondo fisico verso una dimensione onirica. Eppure tutto pare così coerente, e lo è perfettamente: ascoltandola, si ha la sensazione di trovarsi fisicamente in un bosco; in realtà non ci si rende conto di essere immersi in un sogno, nel fragile filo di un percorso onirico che in un attimo può trasformarsi in estasi così come in incubo. L’ascoltatore viene avvolto e coinvolto in una perdurante sensazione di reminiscenza, di motivi intimi, familiari, ma anche di distaccamento dalla realtà consapevole, per vivere un’esperienza senza parole, senza definizioni plausibili, specchiata nel riassunto sincero della vita di un artista completo, nel linguaggio universale della musica.
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Biografie
Claus Peter Flor, direttore. Riconosciuto a livello mondiale quale direttore dall’istintivo ed incisivo talento musicale, ha costruito una prestigiosa carriera internazionale. È apprezzato per la sua competenza e per l’interpretazione del repertorio austro-tedesco (Bruckner, Mahler, Strauss, Brahms, Schumann e Mendelssohn), delle opere di Shostakovich ed ha una particolare affinità con il repertorio ceco di Dvorak e Suk, di cui ha inciso molti brani durante il suo incarico di Direttore principale della Malaysian Philharmonic.
Flor ha iniziato la sua carriera musicale studiando violino nella sua città natale, Lipsia, e a Weimar, prima di concentrarsi sulla direzione d’orchestra con Rolf Reuter ed in seguito con Rafael Kubelik e Kurt Sanderling. Nel 1984 è stato nominato General Music Director della Konzerthausorchester di Berlino, attivando allo stesso tempo regolari collaborazioni con le altre principali orchestre tedesche: la Gewandhaus di Lipsia e la Staatskapelle di Dresda. Nel 1988 ha debuttato con la Filarmonica di Berlino, dove è poi tornato in altre due occasioni.
Nel corso della sua carriera ha ricoperto diverse posizioni presso un gran numero di importanti orchestre: la Philharmonia Orchestra, la Dallas Symphony Orchestra, la Zürich Tonhalle Orchestra e la Malaysian Philharmonic, prima di diventare Direttore Principale della Malaysian Philharmonic Orchestra dal 2008 al 2014.
Su invito personale di Riccardo Chailly (all’epoca Direttore Principale) Flor è stato nominato Direttore Ospite Principale dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi (2003/08), con la quale ha svolto un intenso lavoro di approfondimento sul repertorio dell’Europa centrale. Il lungo rapporto con l’orchestra milanese culmina con la nomina a Direttore Musicale a partire dalla Stagione 2017/18.
Nelle stagioni più recenti ha ottenuto importanti consensi di pubblico e di critica dirigendo la London Symphony Orchestra (Sinfonia n.4 di Bruckner) e l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma con un programma tutto dedicato a Mozart. Nella stagione 15/16 è stato nuovamente invitato dalla Tonkünstler Orchestra con concerti al Festival di Grafenegg, dalla Singapore Symphony Orchestra e dalla Osaka Philharmonic.
Importanti appuntamenti nella stagione 2016/17 e in quella successiva includono concerti in Europa con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, la RAI di Torino, la Het Gelders Orkest e la RTE National Symphony, in Asia (Giappone e Cina) e negli Stati Uniti (Aspen).
Come direttore d’opera, mantiene una stretta collaborazione con il Theatre du Capitole di Tolosa. Nella scorsa stagione ha diretto una ripresa di Faust di Gounod e Tristan und Isolde di Wagner. Nel corso della sua lunga collaborazione con il Theatre du Capitole, ha diretto diversi titoli d’opera tra cui Madama Butterfly di Puccini, Die Zauberflöte di Mozart, Hansel and Gretel di Humperdinck. Tornerà nella prossima stagione per una nuova produzione de Le Prophète di Meyerbeer e Die Walküre di Wagner.
Precedenti collaborazioni in ambito operistico includono una produzione di Siegfried di Wagner con la regia di David McVicar all’Opera di Strasburgo ed un elevato numero di titoli presso la Staatsoper Berlin, la Deutsche Oper Berlin e nei teatri di Monaco, Dresda, Amburgo e Colonia. Ha diretto Le Nozze di Figaro di Mozart e Die Meistersinger di Wagner al Teatro La Monnaie di Brussels, portando l’opera wagneriana in tournée a Tokyo; Die Zauberflöte di Mozart alla Grand Opera di Houston; Euryanthe di Weber alla Netherlands Opera con la Royal Concertgebouw Orchestra e La Bohème di Puccini alla Dallas Opera.
Claus Peter Flor ha un’estesa e variegata discografia, che include una serie di incisioni con la Bamberg Symphony dedicate a Mendelssohn, particolarmente apprezzate, e che Sony/BMG ha recentemente deciso di ripubblicare. Tra le incisioni effettuate con la Malaysian Philharmonic per la casa discografica BIS vanno certamente menzionate la Asrael Symphony di Suk (2009) e le Sinfonie n. 7 e n. 8 di Dvorak (2012).