Nel dicembre 2016 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha definitivamente approvato la Dichiarazione sul diritto a godere della pace. Nel preambolo si riconosce che la pace non è solo assenza di conflitto, ma richiede anche un processo partecipatorio positivo e dinamico, in cui il dialogo è incoraggiato ed i conflitti vengono risolti in uno spirito di reciproca comprensione e cooperazione. La risoluzione dei conflitti, la ricerca di un dialogo, la scelta del bene e non del male, l’eliminazione della pena di morte, in un cammino verso la pace.
In quest’ottica può essere letto “Patto di Luce – per la pace e i diritti umani” opera musical di Carlo Tedeschi. Lo spettacolo aveva debuttato nel 2010 al Lyrick Theatre di Assisi. Patto di Luce, musical originale italiano scritto e diretto da Carlo Tedeschi, ha raggiunto i 17mila spettatori, molti dei quali studenti di numerose scuole italiane.
Forte del suo successo, Patto di Luce torna in scena dal 15 ottobre prossimo (8 ottobre rappresentazione in anteprima alle ore 17.00 esclusivamente su prenotazione), ogni domenica alle ore 16.00, al Teatro Leo Amici del Lago di Montecolombo in un nuovo allestimento, con nuovi interpreti e un nuovo personaggio ROAH. “Si tratta di un soggetto allegorico che rappresenta l’espressione e lo spirito della perfezione nella natura – spiega l’autore e regista carlo tedeschi -. È presente e agisce in alcune scene-chiave della storia esprimendo, attraverso il canto e le movenze, la reazione della natura stessa agli accadimenti. Ogni creatura vivente, infatti, vive in un collegamento costante e continuo l’una con l’altra. Le ripercussioni di tale collegamento – vibrazioni di atomi e cellule che determinano stati d’animo e fatti conseguenti – a ondate, arriveranno fino allo spirito del più grande” conclude Tedeschi.
Gli interpreti: Pastorella: Alessia Panarisi, Pastorello: Emanuele Tedeschi, Sciamano: Giuseppe Barbetti, Leone: Simone Marino, Leonessa: Albatea Internullo, la spia maschile: Francesco Troilo, la spia femminile: Aurora Bertolo. Primordio: Michele Zattara, Primordia: Monia Sclano. Ragazzo scimmietta: Giosuè Raponi. ROAH: Annamaria Bianchini
Lo spettacolo da sempre propone musiche che vanno dal rock al tango argentino con soluzioni sceniche ad effetto tridimensionale, costumi e trucchi di scena di grande impatto ed una storia travolgente. Ricerche storiche e fotografiche riguardo il Lago di Piediluco stanno alla base del copione mentre scenografie, in continuo movimento sulla scena, riproducono la meraviglia della natura, così presente e protagonista nello spettacolo. Un progetto luci articolato ed effetti speciali innovativi immergono lo spettatore nella suggestione della meravigliosa leggenda. Costumi, accessori, maschere e trucco sono il risultato di una ricerca dell’autore durata anni.
LA TRAMA I protagonisti sono una pastorella, vissuta forse 12.000 anni fa; lo sciamano, che vive in una capanna fatta di ginestra e porta pace ai villaggi ostili fra loro; un pastorello, trovato nella foresta e cresciuto dallo sciamano; la tigre, che decide della vita e della morte dei condannati abbandonati nella foresta; il primordio e la primordia, capi tribù del villaggio della pastorella; le spie, che, scena dopo scena, tango dopo tango, inseguono la pastorella per riferire della sua “diversità”; i capi tribù di tanti villaggi che, nelle loro vesti e negli atteggiamenti, si ispirano alle effigi dell’animale prescelto che venerano come spirito guida della natura: Leone, Picchio, Falco, Serpente, Pavone, Rondine, Gufo, Gatto e Farfalla. Di grande impatto il secondo tempo quando la pastorella giunge alla consapevolezza dei diritti umani. Nel recitato spiccano brani tratti dalla Dichiarazione universale di diritti dell’uomo (Onu, Parigi 1948) e brani del Deuteronomio (30, 11-14).
Info e video: www.pattodiluce.it facebook: PattodiLuceOperaMusicalwww.teatroleoamici.it In scena ogni domenica ore 16.00