Genere: commedia
Regia: Paul King
Cast: Hugh Grant, Brendan Gleeson, Jim Broadbent, Peter Capaldi, Julie Walters, Sally Hawkins, Hugh Bonneville e con la voce di Francesco Mandelli
Origine: Gran Bretagna
Anno: 2017
In sala in Italia dal 9 novembre 2017
————
Londra, città multietnica – tradizionalmente accogliente, liberale e capace di ospitare perseguitati di ogni genere e stranieri di razze e religioni diverse tanto da fregiarsi oggi di un sindaco musulmano in tempi in cui minoranze rendono così dolorosamente arduo il rapporto tra esseri umani – ha creato nel 1958 tramite l’arguta e dolcissima penna di Michael Bond (Newbury 1926 – Londra 2017) ‘L’orso Paddington’, un delizioso, simpatico e travolgente “diverso”. Protagonista di una ventina di libri per bambini, e non solo, tradotti in 40 lingue con oltre 35 milioni di copie vendute in tutto l’orbe e assurti a classici per l’infanzia e poi interprete, dopo una pluriennale comparsa sul piccolo schermo, di un film dal successo planetario con numerosi premi e incassi di circa 300 milioni di dollari per la regia del sensibile Paul King, Paddington dopo una serie di avventurose peripezie è a buon diritto membro della comunità di Windsor Gardens in quanto componente della famiglia Brown in cui vive felicemente inserito.
Il cuore di questo piccolo idolo è indissolubilmente legato al natio Perù e batte di un amore vivo e profondo per l’adorata zia Lucy da cui ha sicuramente ricevuto una serie di qualità morali che lo rendono unico e raro non solo tra i suoi simili, ma soprattutto tra gli umani: ecco allora il nostro orsetto dal montgomery blu aviatore e dal goloso sandwich alla marmellata di arance (dal tradizionale miele prediletto dai plantigradi alla confettura il passo è breve) apparire oggi quale star di ‘Paddington 2’, sequel del film del 2014, questa volta con l’amato sandwich a forma di 2 anche se quelli che mangia continuano a essere rigorosamente interi…
Così eccolo vagare per Londra alla ricerca di un regalo all’altezza dell’amore riconoscente per zia Lucy che compie 100 anni: la scelta cade su un raro “libro pop-up” (volume per bambini con pagine da cui quando sono aperte fuoriescono immagini tridimensionali) scovato nel fantasmagorico e incantato negozio di antiquariato di Mr. Gruber a Portobello Road e la sua fervida fantasia lo fa piombare nelle splendide pagine che si animano per la presenza della zia che immagina arrivi dal Perù e con cui compie un gioioso tour attraverso l’amata Londra: un capolavoro di animazione ascrivibile a Pablo Grillo e al suo eccezionale team di animatori tra cui il bravissimo Liam Russell!
Un testo del genere costa e al nostro eroe non resta che guadagnarselo attraverso il lavoro, azione che richiede fatica, impegno e organizzazione – e fino a qua la volontà c’è – ma soprattutto di non essere un combina pasticci come quelli straesilaranti in cui incappa senza contare che i giochi del destino sono infiniti e può anche succedere che lo stesso suo scopo sia perseguito per motivi completamente diversi dal cattivo di turno, un certo Phoenix Buchanan (interpretato con composta ed elegante comicità dal bravissimo Hugh Grant), un ex attore vanesio, autoreferenziale, pieno di sé e canaglia che vive pubblicizzando cibo per cani.
I guai si moltiplicano in modo esponenziale per il nostro orsetto buono d’animo e di un’ingenuità abissale: con la sua semplice e disarmante tenacia riesce a rendere più vivibile persino la gattabuia con il burbero, irascibile e duro ‘cuoco-orco’ (uno straordinario Brendan Gleeson capace di immedesimarsi nella psicologia di un cattivo che nasconde infinite possibilità di redenzione) che insieme alla famiglia Brown è coinvolto in un crescendo di avventure fino al delizioso finale a sorpresa compresi i titoli di coda.
Un film – sospeso tra realtà e favola – dinamico, brillante, divertente e genuino che avvince, svaga, restituisce il buon umore e che si può rivedere più volte a ogni età senza provare tedio, anzi scoprendo il valore delle infinite sfumature che lo connotano.