L’incedere inesorabile del tempo in una spiazzante e amara tragicommedia della coscienza moderna: va in scena dal 28 novembre al 10 dicembre al Teatro India di Roma, Il ritorno di Casanova di Arthur Schnitzler, capolavoro del 1918 nella traduzione, adattamento e regia di Federico Tiezzi.
Nel ruolo di Giacomo Casanova, Sandro Lombardi che interpreta il seduttore veneziano colto in un momento molto diverso diverso rispetto all’immagine tradizionale tramandata dalla storia.
Nel testo di Schnitzler, l’avventuriero veneziano cerca di sfuggire, inutilmente, alla vecchiaia in un continuo scontro fra Eros e Thanatos. È ormai arrivato a 53 anni: è stanco delle sue avventure erotiche che, però non rinnega, è deluso dalla vita e il suo solo, bruciante desiderio è quello di tornare nell’amatissima Venezia. Un amico lo trascina, suo malgrado, in una sua tenuta di campagna nei pressi di Mantova ed ecco riemergere tutto il passato di seduttore di Casanova che non riesce a resistere alla tentazione e al desiderio alla vista della giovane Marcolina. Ma la vita è spietata e Casanova deve fare i conti con la realtà: Marcolina lo ignora rivolgendogli uno sguardo freddo e indifferente, gettando nella disperazione il veneziano consapevole forse di trovarsi nel bel mezzo della dicotomia fra eros e la vecchiaia (che anticipa thanatos). Casanova si sente vecchio, ormai incapace di sedurre e di affascinare, ma riesce ad aggirare la sconfitta con un inganno degno di Don Giovanni cercando di rubare la giovinezza al sottotenente Lorenzi e l’amore di Marcolina. Anche se il destino lo attende dietro l’angolo.
“L’opera è una riflessione sull’avanzare dell’età matura ed è una delle più grandi novelle del Novecento; ha una sua particolare originalità nell’affrontare il tema della solitudine – spiega nella note di regia Federico Tiezzi, autore di un magnifico Caldèron di Pasolini lo scorso anno al Teatro Argentina – Casanova parla di isolamento, è un uomo che ha costruito i suoi rapporti attraverso l’amore fisico, ha avuto un passato brillante e ora vive con disagio il tramonto”.
Tutta la novella, portata correttamente in scena da Tiezzi, ma con l’inserimento del personaggio di Lorenzi, interpretato da Alessandro Marini che rappresenta il contraltare giovane di Casanova mostrandogli tutta la sua decadenza, racconta della crisi dell’uomo del Novecento, del suo precipizio diviso fra eros e thanatos. Musica in scena dal vivo con il violoncello di Dagmar Bathmann, le percussioni di Omar Cecchi, le percussioni Niccolò Chisci. Tutte le sere ore 21, il 29 novembre ore 19, domenica ore 18 . Info: tel. 06.684.000.311/314 _ www.teatrodiroma.net.
Lo spettacolo si inserisce nel dittico formato da Casanova e Mozart in scena al Teatro India: dopo Il ritorno di Casanova di Schnitzler con Lombardi-Tiezzi, sarà la volta di Giuseppe Cederna protagonista dal 10 gennaio di Mozart, il sogno di un clown, monologo con musica dal vivo che racconta il genio di Salisburgo.