La sera del 21 dicembre, con un evento itinerante in occasione del solstizio d’inverno, e giorno più corto dell’anno – festa celebrata in epoca romana – si apre ufficialmente la stagione di Storytelling presso il Parco Regionale dell’Appia Antica.
Manifestazione unica nel suo genere in Italia che prevede una programmazione sistematica di eventi di Storytelling (narrazione orale improvvisata) in linea con gli standard e le iniziative analoghe già presenti in Europa e in America.
Il progetto è volto a promuovere il patrimonio ambientale ed archeologico del Parco attraverso eventi incentrati sull’arte del racconto tradizionale.
Arte performativa autonoma e riconosciuta a livello internazionale come categoria a sé stante nel panorama culturale contemporaneo, lo Storytelling prevede il coinvolgimento attivo del pubblico partecipante agli eventi e una relazione “personale” e coinvolgente fra artisti e fruitori.
Dopo 8 anni di collaborazione fra la Compagnia di Storytelling Raccontamiunastoria e l’Ente Parco Regionale Appia Antica nell’organizzazione di sporadici eventi di Storytelling presso il territorio del Parco, che hanno visto crescere nel tempo il seguito e l’apprezzamento di pubblico e stampa (registrando in molte occasioni il tutto esaurito), per la prima volta il pubblico di Roma potrà godere di una programmazione sistematica e continuativa di eventi di Storytelling appositamente studiati per il territorio e supportata dalla regione Lazio.
Un cast d’eccezione di artisti nazionali e internazionali porterà il meglio del proprio repertorio legato all’arte della narrazione orale in una delle ambientazioni più suggestive di Roma, in un ricco programma culminante a Giugno nell’ottava edizione del Festival Internazionale di Storytelling Raccontamiunastoria, evento che rappresenta l’eccellenza italiana nel settore, apprezzato e conosciuto nel panorama culturale del racconto tradizionale di tutto il mondo.
Da dicembre 2017 a Giugno 2018, con la cadenza di minimo un evento al mese, sarà possibile assistere a suggestive performance di Storytelling che faranno assaporare al pubblico il fascino del racconto orale, dai miti dell’antica Roma – restituiti secondo i canoni dell’oratoria Romana – alle leggende popolari, dalle biografie di grandi personaggi storici agli interventi degli artisti internazionali che proporranno il meglio della tradizione orale dei propri Paesi di origine.
Non mancheranno le co-produzioni internazionali e la programmazione in doppia lingua (italiano-inglese)
Numerosa sarà la partecipazione al progetto di giovani artisti e talenti emergenti, sia Italiani che internazionali, per una proposta culturale che si pone come alternativa alle proposte performative già attive nella capitale, offrendo eventi che costituiscano al tempo stesso un’occasione di svago e un’opportunità di scoprire il territorio e approfondire la conoscenza del patrimonio della tradizione orale ad esso legata.
Lo Storytelling è riconosciuto dall’Unesco come “patrimonio immateriale dell’Umanità”, e il 2018 è stato dichiarato dall’Unione Europea “anno del patrimonio culturale tradizionale. Il progetto Appia in Fabula si pone in armonia con queste direttive e presenta una programmazione di altissimo livello artistico e culturale firmata dalla direzione artistica di Paola Balbi e Davide Bardi, artisti riconosciuti e apprezzati in tutto il mondo e autorità indiscusse del settore in Italia.
La programmazione della stagione, con particolare concentrazione di eventi in occasione del Festival Internazionale di Storytelling Raccontamiunastoria, prevede eventi specifici per tutte le età, ma particolare enfasi è posta nell’offerta per il pubblico adulto, come da manifesto del movimento internazionale dello Storytelling Revival, che si propone di riportare la fruizione delle storie a livello trans-generazionale e a scardinare l’erronea percezione che il repertorio della tradizione orale si rivolga prevalentemente ad un pubblico di bambini.
Oltre che dalla Regione Lazio il progetto è supportato dal FEST-Federation for European Storytelling ed è in corso di valutazione anche il contributo del fondo Europeo per il 2018 – anno del patrimonio culturale tradizionale.