Si è tenuta ieri una splendida iniziativa al CinemaTeatro Garden di Cosenza.
Una serata di beneficenza organizzata dall’associazione “La terra di Piero” in collaborazione con la fondazione “Lilli Funaro”, eccellenze calabresi per solidarietà e impegno sociale.
La raccolta fondi è destinata interamente al progetto “Parco Piero Romeo” di Cosenza e ai giardini sociali Li.Fe. dedicati a Lilli Funaro e Fernando Blues, in costruzione nell’area delle ex officine ferroviarie di Cosenza.
Il Parco Piero Romeo è un parco inclusivo che contribuisce ad avviare un sano processo di integrazione e di uguaglianza. Un esempio di civiltà, di inclusione sociale e di pari opportunità. Unico nel Mezzogiorno. Abbattimento totale delle barriere architettoniche, rampe di accesso, percorsi per bambini ipovedenti, altalene adatte ad ospitare le sedie a rotelle, percorsi tattili, orti sospesi, scivoli e tanto altro. Tutto questo consente ai piccoli con diverse abilità, ai loro genitori e ai loro amichetti normodotati di giocare insieme.
Recentemente è avvenuta l’inaugurazione del bagno accessibile a tutti al “Parco Piero Romeo”, un altro importante tassello di civiltà, se si considera che è il primo installato in un parco inclusivo in tutta Italia.
La terra di Piero è una associazione di volontariato di Cosenza. Le prime attività si sono rivolte alla raccolta fondi per la costruzione di pozzi nella Repubblica Centrafricana.
Oggi sono molti i fronti su cui l’associazione è impegnata, sia sul territorio cosentino che in Africa, con progetti attivi in Madagascar, Tanzania e Africa centrale.
Non stupisce dunque il sodalizio artistico e l’intesa tra l’attore partenopeo, da sempre impegnato nel sociale e in progetti solidali e benefici per l’Africa e questa splendida realtà associativa.
Nella sua “Divina Commediola” Covatta accompagna la platea in un viaggio alla scoperta del continente nero, del “terzo mondo”, in una discesa negli inferi di dantesca memoria.
Tanti illustri personaggi hanno letto e commentato la Divina Commedia di Dante. In questa occasione Covatta si inoltra nella lettura delle celebri terzine, adattate però al suo viaggio personale, in sapienti rime imbevute della sua coinvolgente napoletanità.
“O’ vero” disse il Duca dal suo banco
Fin da bambini ci avevano avvisato
Se fai il cattivo arriva l’uomo bianco
E mangia tutto! Infatti così è stato“
L’inferno diventa l’Africa, con i suoi controsensi e povertà, Virgilio è un bimbo di colore in tunica bianca che accompagna Dante, il nostro Giobbe, alla scoperta della quotidianità africana.
È un viaggio nei peggiori gironi infernali, la fame, la pedofilia, la malattia, il turismo sessuale, la guerra, il razzismo, l’assenza d’acqua. È un mondo dove non esistono i diritti più comuni, il diritto alla salute, all’istruzione, all’infanzia, alla vita.
Tra un canto e l’altro si intermezzano i commenti dell’attore che, come un professore, spiega ai suoi alunni le sue esperienze, il suo viaggio, la sua opera.
È un monologo divertente, si ride, si riflette, ci si arrabbia e si piange.
Giobbe Covatta ci legge la sua personale versione della Divina Commedia, totalmente dedicata ai diritti dei minori: i contenuti ed il commento sono spassosi e divertenti, ma come sempre accade negli spettacoli del comico napoletano, i temi sono seri e spesso drammatici.
Conoscere i diritti dei bambini riconosciuti dalla “Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”, conoscere i modi più comuni con cui questi diritti vengono calpestati equivale a diffondere una cultura di rispetto, di pace e di uguaglianza per tutte le nuove generazioni.
Di spettacoli come questi se ne sente davvero il bisogno, e di iniziative come quelle della Terra di Piero ancora di più.
Avanti così ragazzi!