Il sindaco del Rione Sanità, capolavoro di Eduardo De Filippo, diretto da Mario Martone, arriva al Piccolo, al Teatro Grassi di via Rovello, dal 9 al 28 gennaio, dopo il debutto a Napoli, nella primavera scorsa, in prima nazionale, e le recite torinesi subito successive.
Martone dirige per la prima volta un testo di Eduardo in un allestimento che impegna realtà produttive diverse, Elledieffe/NEST Napoli Est Teatro/Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, nella realizzazione di un progetto culturale dalla forte valenza politica e civile.
Proprio questo significato ha persuaso Carolina Rosi ad affidare uno dei testi più cari ad Eduardo, al regista Mario Martone e al giovane Francesco Di Leva (che nello spettacolo interpreterà il ruolo del “sindaco” Antonio Barracano), co-fondatore del NEST insieme a Adriano Pantaleo, Giuseppe Miale Di Mauro e Giuseppe Gaudino, anche loro parte integrante di questo progetto.
Il NEST – Napoli Est Teatro di San Giovanni a Teduccio è uno dei quartieri più popolari e difficili di Napoli e proprio in questo scenario un gruppo di giovani, attori, registi, scenografi e drammaturghi hanno ristrutturato una palestra e creato uno spazio per le arti là dove negli anni Ottanta c’era un morto di camorra al giorno e dove la criminalità organizzata ha visto alternarsi al comando negli ultimi anni diversi boss tra i venti e i trent’anni. Con Francesco Di Leva, in scena, un cast che, contravvenendo in parte alle stesse indicazioni di Eduardo, abbassa notevolmente l’asticella dell’età dei vari interpreti: è il caso di Massimiliano Gallo (nel ruolo di Arturo Santaniello) e di Giovanni Ludeno che interpreta il ruolo del dottor Fabio Della Ragione. Partecipano gli attori che compongono il gruppo storico del NEST, da Adriano Pantaleo a Giuseppe Gaudino e con loro ci sono Daniela Ioia, Gennaro Di Colandrea, Viviana Cangiano, Salvatore Presutto, Lucienne Perreca, Mimmo Esposito, Morena Di Leva, Ralph P, Armando De Giulio, Daniele Baselice.
Le scene sono di Carmine Guarino, i costumi di Giovanna Napolitano, le luci di Cesare Accetta, le musiche originali di Ralph P, il regista collaboratore è Giuseppe Miale Di Mauro.
“Il teatro è vivo quando s’interroga sulla realtà – dichiara Martone – se parla al proprio pubblico non solo osando sul piano formale ma anche agendo in una dimensione politica”. Questa modalità di lavoro si concretizza calando nella realtà dei giorni nostri Il sindaco del Rione Sanità. L’idea di affidare il ruolo del Sindaco a un uomo giovane e deciso, nel fisico e nel gesto – quanto il personaggio scritto da Eduardo era invece crepuscolare – pone nei fatti la figura del protagonista ancora al centro del sistema criminale che rappresenta, laddove la scrittura eduardiana ne faceva il simbolo di un sistema di valori e disvalori al tramonto, ed allo stesso tempo favorisce il tentativo di sottrarre il testo al rischio della semplice rappresentazione naturalistica incarnandolo in un mondo reale drammaticamente vivo.
Il sindaco del Rione Sanità è una commedia in tre atti scritta ed interpretata da Eduardo De Filippo, inserita dall’autore nella raccolta Cantata dei giorni dispari. Il protagonista, Antonio Barracano (Francesco Di Leva), è “il sindaco” della Sanità. Qui amministra le vicende del rione, un “uomo d’onore” che distingue tra “gente per bene e gente carogna”. In una sorta di ribaltamento del sistema legalitario, Don Antonio si avvale da anni dell’aiuto di Fabio Della Ragione, un medico che, con la sua opera, sostanzialmente impedisce di portare alla conoscenza della Legge i risultati delle sparatorie e dei regolamenti di conti che avvengono nel quartiere. Chi “tiene santi” va in Paradiso e chi non ne tiene va da Don Antonio, è così da sempre. Quando però gli si presenta disperato Rafiluccio Santaniello, il figlio del fornaio, risoluto ad ammazzare il padre Arturo, Don Antonio, cogliendo nel giovane la stessa determinazione che lo spinse all’omicidio in gioventù, si propone come mediatore avviandosi così all’incontro fatale con Arturo.
“Il sindaco del Rione Sanità” è infatti il mio primo Eduardo. Mi sono sempre tenuto alla larga, perché mettere in scena i suoi testi significa assumere inevitabilmente non solo quanto c’è scritto sulla carta ma anche (e in troppi casi soprattutto) il macrotesto delle messe in scena di De Filippo attore e regista, tramandato e codificato attraverso le innumerevoli recite e le varie versioni televisive. Sgomberare il campo, impedire alla radice che questo accada con un così deciso spostamento d’età del protagonista, consente di mettere il testo alla prova della contemporaneità (oggi i boss sono giovanissimi) e di leggerlo come nuovo. Affiora un’umanità feroce, ambigua e dolente, dove il bene e il male si confrontano in ogni personaggio, dove le due città di cui sempre si parla a Napoli (la legalitaria e la criminale) si scontrano in una partita senza vincitori. Perché, è inutile fingere di non vederlo, la città è una e, per quanta paura faccia, nessuno può pensare di tagliarla in due. Mario Martone
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L’incontro
Mercoledì 10 gennaio, alle ore 17, al Chiostro Nina Vinchi (via Rovello 2), la compagnia incontra il pubblico, per approfondire i temi dello spettacolo. Coordina Anna Piletti.
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
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Piccolo Teatro Grassi (Via Rovello, 2 – M1 Cordusio) dal 9 al 28 gennaio 2018
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Il sindaco del Rione Sanità
di Eduardo De Filippo, regia Mario Martone
con Francesco Di Leva, Giovanni Ludeno
con la partecipazione di Massimiliano Gallo
e con Adriano Pantaleo, Giuseppe Gaudino, Daniela Ioia, Gennaro Di Colandrea, Viviana Cangiano, Salvatore Presutto, Lucienne Perreca, Mimmo Esposito, Morena Di Leva, Ralph P, Armando De Giulio, Daniele Baselice
scene Carmine Guarino, costumi Giovanna Napolitano, luci Cesare Accetta, musiche originali Ralph P
regista collaboratore Giuseppe Miale Di Mauro
assistente scenografo Mauro Rea, capo elettricista Giuseppe Di Lorenzo
fotografie Mario Spada, manifesto Carmine Luino
produzione Elledieffe / Nest – Napoli Est Teatro / Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale
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Orari: martedì, giovedì e sabato ore 19.30;
mercoledì e venerdì ore 20.30 (salvo mercoledì 24 gennaio, ore 15 per le scuole);
domenica ore 16. Lunedì riposo.
Durata: 110 minuti senza intervallo
Prezzi: platea 33 euro, balconata 26 euro
Informazioni e prenotazioni 0242411889 – www.piccoloteatro.org
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