Nel 2018 ricorrono i 50 anni dal debutto di Riccardo Muti al Teatro del Maggio, dove il grande Maestro è stato Direttore principale e musicale dal 1968 al 1980. In occasione di questo significativo anniversario, Riccardo Muti dirigerà il Macbeth di Giuseppe Verdi in forma di concerto all’LXXXI Festival del Maggio Musicale prima a Firenze, l’11 e il 13 luglio, e poi a Ravenna, il 15 luglio.
Ma i festeggiamenti non si fermeranno qui. Nel gennaio 2018 prende avvio anche un importante progetto che nasce dalla collaborazione fra il Teatro del Maggio e RMMUSIC, etichetta discografica creata per registrare prove ed esecuzioni di Riccardo Muti: una Riccardo Muti Edition che, nell’ambito della collana Maggio Live, porterà alla pubblicazione di alcune fra le più belle registrazioni storiche live del Maestro, da lui stesso scelte nell’archivio del Teatro.
“Il Maestro Muti fa parte della storia del Maggio e del suo Festival”, osserva il Sovrintendente Cristiano Chiarot. “Questa iniziativa ci riempie di orgoglio e ci permette ancora una volta di sottolineare, a 50 anni dal debutto a Firenze, il sodalizio artistico ed umano esistente fra il Maestro Muti, il Teatro del Maggio e il suo pubblico. Queste registrazioni ne sono le prime testimonianze: basta ascoltare il calore degli applausi con cui veniva accolto sul podio il giovane Muti”.
La prima uscita, in gennaio, con I puritani di Vincenzo Bellini andati in scena al Teatro Comunale di Firenze il 1° dicembre 1970, protagonisti Cristina Deutekom, Nicolai Gedda, Sesto Bruscantini e Agostino Ferrin: un’esecuzione per la quale, come ricorda Leonardo Pinzauti nella sua storia del Maggio, il giovane Muti ottiene “un successo grandioso, degno d’altri tempi”. Su di lui – scrive ancora Pinzauti – “si appunta l’ammirazione del pubblico e in genere della critica, che avverte nella concertazione una temperatura espressiva tutt’altro che consueta”.
A maggio è prevista la seconda uscita, dedicata al repertorio sinfonico, con due concerti di Wolfgang Amadeus Mozart solista al pianoforte Sviatoslav Richter, il grande pianista russo che nel 1968 tenne a battesimo il giovane Muti al suo debutto sul podio dell’Orchestra del Maggio. Il Concerto in do minore K. 491 è stato registrato al Teatro Comunale di Firenze il 20 novembre 1971 e rappresenta l’unica testimonianza che il grande pianista russo ci ha lasciato di questo capolavoro mozartiano. Il Concerto in si bemolle maggiore K. 595 venne eseguito invece il 4 dicembre 1976 e la registrazione è inedita.
La terza uscita a settembre con Pagliacci di Ruggero Leoncavallo registrati il 2 gennaio 1971, protagonisti Richard Tucker, Mietta Sighele e Kari Nurmela. Osserva Pinzauti come la lettura da parte di Muti, con l’apporto determinante di Tucker, “sembrava restituire d’istinto alla partitura di Leoncavallo quasi il senso di un espressionismo italiano, suscitando sorpresa e ammirazione anche fra quanti ascoltavano quest’opera come una vera e propria novità”.
I nastri originali sono stati sottoposti da Marco Lacchini di Audiomaster ad un accurato restauro finalizzato alla restituzione della migliore qualità sonora possibile, preservando però tutte le caratteristiche peculiari della registrazione live.
I booklet – contenenti le note illustrative in italiano e in inglese di Marco Grondona, Daniele Spini, Giuseppe Rossi e Luciano Alberti – saranno arricchiti dalle fotografie degli spettacoli conservate nell’archivio del Teatro del Maggio.
La Riccardo Muti Edition di Maggio Live avrà una distribuzione internazionale sia nei negozi che attraverso i canali di vendita online.
Per l’occasione, all’inizio del 2018 la RMMUSIC realizzerà, in esclusiva, la linea “Historic Live Recording of Riccardo Muti” in formato LP/Vinile. Questa Special Limited Edition, firmata a mano da Riccardo Muti, sarà disponibile attraverso il sito www.riccardomutimusic.com