Ventiseiesimo film del regista e attore Carlo Verdone, che in questa pellicola veste i panni di Guglielmo, un proprietario di un negozio di arte sacra e articoli da Chiesa, al centro di Roma, un uomo che fa affari con il Vaticano, calato completamente nei toni necessari per avere a che fare uomini e donne della chiesa, quindi visto come un bigotto. Dopo 25 anni di matrimonio la moglie lo lascia per la commessa del suo negozio e mentre è alla ricerca di una nuova commessa entra nella sua vita Luna, interpretata da Ilenia Pastorelli, vincitrice del David di Donatello per l’interpretazione in “Lo chiamavano Jeeg Robot”, una ragazza di periferia grezza e all’apparenza superficiale che parla un dialetto romano stretto, ascolta musica da discoteca e affronta la vita con leggerezza e spensieratezza al contrario di Guglielmo. Luna lo spronerà ad uscire con altre donne e lo iscriverà al nuovo sito di incontri “loveit” per dimenticare la moglie e Guglielmo riscoprirà desideri assopiti e una giovinezza che purtroppo si renderà conto di non aver mai vissuto pienamente. Carlo Verdone, in questo film, affronta il tema delle crisi di mezza età, con una commedia degli equivoci che mescola forme di narrazione classiche ad altre più attuali, come scene danzanti, droghe e allucinazioni visive. Commedia divertente e diversa dai soliti film di Verdone. Il contrasto con l’esuberante commessa è volutamente sopra le righe e ben costruito e strappa delle grosse risate, anche grazie agli sceneggiatori Nicola Guaglianone e Menotti, già sceneggiatori di “Lo chiamavano Jeeg Robot”.