La quinta stagione di Kilowatt Tutto l’Anno riprende a febbraio con una programmazione composta da 2 spettacoli di teatro ragazzi, tre performances di danza contemporanea e 5 prove aperte al termine di altrettanti periodi di residenza di compagnie di teatro. “E’ sempre un piacere presentare le nuove inziative e i progetti targati Kilowatt – ha dichiarato durante la conferenza stampa l’assessore alla Cultura Gabriele Marconcini – già dall’impatto visivo si percepisce la ricchezza di questa proposta e la sua capacità di animare il nostro tessuto cittadino. Kilowatt è un’attività che produce arte, cultura e dunque valore nel nostro territorio: noi puntiamo fortemente su questo progetto e siamo soddisfatti nel vedere questo calendario di eventi che si articolano non solo in occasione del festival, ma nel corso dell’intero anno. Dalla danza agli spettacoli per bambini, il quadro delle proposte appare molto variegato e aperto al dialogo come testimonia lo spettacolo di Arezzo. Come Comune, siamo fieri di essere parte attiva dentro questo tipo di proposta che vede il supporto di importanti realtà private e dei visionari che riescono ad animare in maniera concreta tutto questo mondo attorno a Kilowatt.”
Il programma della stagione si apre, venerdì 2 febbraio, alle ore 21, la prova aperta al termine della residenza del coreografo e danzatore Francesco Marilungo, considerato fra gli interpreti e autori più interessanti della danza contemporanea. Love souvenir il progetto su cui sta lavorando, è una performance per un danzatore e sette corvi tassidermizzati che prende spunto da Maria Maddalena, santa dai mille volti la cui immagine, nel corso dei secoli, è stata più volte manipolata. Il “corpo” della Maddalena, pur mutando nel tempo, si è fatto reliquia ed è qui giustapposto alla pratica della tassidermia. Il corpo che si fa reliquia e quello che viene impagliato divengono mezzo di contatto con un mondo sovrannaturale.
Domenica 18 febbraio, alle ore 17, si parte, con un pullman gratuito messo a disposizione dall’organizzazione, da Sansepolcro alle ore 16 per arrivare ad Arezzo, presso il Teatro Mecenate dove, all’interno di “Invito di Sosta” in collaborazione per il progetto “Nuovo Pubblico”, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e di cui sono partner Sosta Palmizi e CapoTrave/Kilowatt, CollettivO CineticO presenta 10 Miniballetti. Un’antologia di danze in bilico tra geometria e turbinio dove l’elemento aereo é paradigma di riflessione sui confini del controllo. Correnti e bufere, ventilatori e droni, uccelli e grand-jeté diventano allegorie sul legame tra coreografia e danza in un’indagine che rimbalza tra la ripetibilità del gesto e l’improvvisazione, tra la scrittura e l’interpretazione. A fare da spartito un quaderno delle scuole elementari di Francesca Pennini con decine di coreografie inventate e mai eseguite. CollettivO CineticO nasce nel 2007 ed è diretto della coreografa Francesca Pennini in collaborazione con il dramaturg Angelo Pedroni ed oltre 50 artisti provenienti da discipline diverse. Il CollettivO presenta i suoi spettacoli in tutto il mondo ed ha ricevuto numerosi premi tra cui il Premio Danza & Danza 2015 a Francesca Pennini come miglior coreografa e interprete, nomination premi UBU miglior performer under 35; Premio Hystrio Iceberg 2016; Premio MESS al BE Festival di Birmingham 2016; Premio Nazionale dei Critici di Teatro per il Teatro Danza 2016.
Torna a Sansepolcro per un periodo di residenza artistica il duo riminese Quotidiana.com, fondato nel 2003 da Roberto Scappin e Paola Vannoni. Indagare, attraverso piccoli spostamenti del linguaggio, la banalità e il male che accompagnano la condizione umana, è da sempre l’oggetto dell’interesse di questa originale compagine artistica. Mercoledì 14 marzo, alle ore 21, Quotidiana.com presenteranno Prima che arrivi l’eternita’. Scienza vs. Religione. E’ davvero necessaria la religione per disegnare l’etica dell’essere umano? Il progetto vuole riflettere sulla coesistenza nel terzo millennio di scienza e religione, laddove la scienza riesce oggi a spiegare molti di quei fenomeni che un tempo erano attribuiti all’operato delle divinità. Il progresso della scienza altera continuamente il concetto di fede, nonostante le radici di ogni religione rimangano fermamente ancorate alle proprie origini, così la scienza e la religione operano su piani completamente diversi e spesso si scontrano senza trovare mai una zona di contatto.
Fra gli artisti selezionati dai Visionari per Kilowatt Festival 2017, Daria Menichetti, originalissima coreografa e artista che ha studiato con maestri come Carolyn Carlson, Jan Fabre, Masaki Iwana, Raffaella Giordano, Abbondanza-Bertoni porterà a Sansepolcro il suo ultimo progetto. Venerdì 16 marzo, al termine della sua residenza, Daria Menichetti metterà in scena Meru, interpretato da Francesco Manenti. Partendo dalla montagna come luogo ispiratore, Meru è il tentativo di approssimarsi alla natura delle cose, alla natura di un gesto puro privo di interpretazioni, di giudizi su di esso. Quale luce può emanare un corpo maschile messo a nudo, senza l’ausilio di costumi, scenografia, musica?
Prende spunto dalle Cronache marziane di Ray Bradbury Vieni su Marte, frutto della residenza artistica di Vico Quarto Mazzini, in scena venerdì 27 aprile. Nato nel 2010 alla Civica Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe” di Udine, VicoQuartoMazzini concentra la sua ricerca sul ruolo dell’attore e sulla sua funzione vitale all’interno del contesto teatrale. In Vieni su Marte si prefigura l’ultima grande, estrema, emigrazione dell’Umanità: la colonizzazione di Marte, con le emozioni, le aspirazioni, le suggestioni che questo enorme e radicale cambiamento potrebbe ispirare in ogni strato della società.
Giovedì 3 maggio Francesco Gabrielli assieme ad Alessandra Dell’Atti, presentano Oscuri ardori, esito del loro lavoro su Macbeth. La scelta di raccontare l’ascesa e la caduta di Macbeth e della sua sposa, eroi negativi per eccellenza dell’opera shakespeariana, le cui azioni senza ritorno contengono quella sete di potere e di affermazione che sovverte lo stato naturale delle cose e supera i limiti dell’ immaginazione, è legata alla volontà di indagare alcuni degli aspetti più oscuri della natura umana, per dare una rappresentazione dei suoi confini, oltre i quali la natura umana nega se stessa allorchè l’uomo annienta i suoi simili per soddisfare le proprie ambizioni di potere. Alessandra Dell’Atti e Francesco Gabrielli, interpreti ed autori di teatro e danza contemporanea, si incontrano nel 2015 collaborando alla messa in scena dello spettacolo “L’Amleto prima” prodotto dal C.R.T Teatro dell’ Arte di Milano. Successivamente proseguono la loro collaborazione con una ricerca tra corpo e voce, teatro e danza ponendo l’accento sulla “relazione” in tutte le sue accezioni e sfumature. A Sansepolcro Gabrielli condurrà un laboratorio/performance di teatro fisico liberamente tratto da Romeo e Giulietta di William Shakespeare, in cui ripartire dalle origini del teatro, dallo studio della relazione teatrale, fisica e vocale, dal titolo Amore lasciami dormire per favore. Rivisitare le parole di Shakespeare non significa solo ripercorrere la sua drammaturgia, rappresentandola, ma anche indagare e svelare i punti di contatto, i nodi, tra la nostra società contemporanea e quella seicentesca descritta dall’autore, a partire dalla comprensione delle nature umane che attraversano i classici del teatro. Gli esiti del laboratorio, gratuito, saranno messi in scena venerdì 5 maggio.
Concludono la programmazione, lunedì 14 maggio, Tiziano Panici, Aleksandros Memetaj e Yoris Petrillo con Elogio della follia, spettacolo che prende le mosse da Erasmo da Rotterdam per fare il punto sulla dipendenza da social media. Il seguito dell’opera omonima di Erasmo da Rotterdam, scritta nel 1509, è immaginato dall’autore Aleksandros Memetaj e del regista Tiziano Panici, anche interpreti e performers, a partire da una suggestione: nella più famosa delle opere di William Shakespeare –Amleto- ambientata negli stessi anni dell’uscita del saggio, sembrano esserci molte tracce dell’influenza umanistica del filosofo fiammingo. Il principe Amleto finge d’impazzire per poter vendicare la morte di suo padre e, in una delle scene più note, simula la sua pazzia di fronte al consigliere del Re, Polonio, leggendo le pagine di un libro: Elogio della follia? Il progetto è portato avanti da Tiziano Panici, attore e regista, direttore artistico del Teatro Argot Studio di Roma, da Aleksandros Memetaj, giovane attore emerso con il toccante spettacolo Albania casa mia, e dal danzatore e coreografo Yoris Petrillo, in forza alla compagnia Cie Twain.
Per la rassegna “Kilowatt dei ragazzi”, la storica compagnia Teatro Invito presenta, domenica 4 febbraio alle ore 17, Cappuccetto Blues, consigliato per bambini dai 5 ai 10 anni e per un pubblico di famiglie. Due bluesman, due musicisti girovaghi, ricordano i bei tempi andati, quelli del vecchio zio George “Howling” Wolf, artista trasformista, in grado di camuffarsi in men che non si dica nei modi più impensati: bambina, vecchietta… Lo spettacolo vuole essere una versione di Cappuccetto rosso dal punto di vista dei lupi. I due attori si basano sulla clownerie, una coppia comica che ricorda Stanlio e Ollio, con canzoni originali cantate e suonate dal vivo. Il tutto è condito con un pizzico di magia, dando vita a una performance molto divertente, sia per i bambini sia per i grandi.
Domenica 18 marzo, alle ore 17, la compagnia Giallo Mare Minimal Teatro porterà in scena una delle favole più note e amate, I tre porcellini. Adatta ad un pubblico dai 6 ai 10 anni la fiaba che ha per protagonisti i tre piccoli maiali più famosi al mondo è utilizzata in questo spettacolo come specchio per raccontare non una, ma bensì due storie parallele che si intrecciano fra loro miscelando ironia e gioco narrativo. Un doppio livello di racconto che intreccia la famosa fiaba dei Tre Porcellini con quella di una famiglia formata dalla saggia mamma Domenica, il padre, il visionario pittore Ferdinando, ed i loro figli – Primo, Secondo ed Ultimo. Tre, proprio come i fratelli porcelli della fiaba che mamma Domenica racconta quotidianamente ai propri figli e che Primo, Secondo ed Ultimo usano per immaginare fantastici giochi utilizzando i quadri del padre Ferdinando, popolati da straripanti personaggi da favola, come in una sorta di magico teatrino familiare.
Lo spettacolo di avvale di un‘originale scenografia che combina e fa interagire piccoli congegni scenografici tridimensionali con l‘utilizzo delle video proiezioni di immagini create, ispirate al mondo pittorico dell’artista colombiano Ferdinando Botero, celebre per le sue figure fantastiche e straripanti.
É consigliata la prenotazione.
Per il programma completo visionare il sito www.kilowattfestival.it
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Associazione Culturale CapoTrave/Kilowatt
Via della Misericordia 19, 52037 Sansepolcro AR
tel. 0575.733063 / mob. 339.4074895
www.capotrave.com – www.kilowattfestival.it – www.bespectactive.eu
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Accrediti operatori (€3,00) organizzazione@kilowattfestival.it
Accrediti stampa ufficio.stampa@kilowattfestival.it 349.5655066
Ingresso singolo spettacolo € 9,00
Ingresso ridotto ragazzi, under 25 e possessori Kilowatt Card 2017-18 € 6,00
La Kilowatt Card è nominale, non cedibile, dura fino a maggio 2018 e può essere acquistata in biglietteria al prezzo di € 5,00