Luca De Fusco interpreta e dirige Pirandello, “spezzando” la scena: ai toni caldi e naturali delle luci che accompagnano l’ingresso dei primi interpreti – attori in carne e ossa, non già personaggi fittizi – risaltano le luci fredde, fantasmagoriche che illuminano l’ingresso dei Sei personaggi: un padre, una madre e i quattro figli, protagonisti di un dramma troppo coinvolgente perché il loro autore riuscisse a portarlo in scena.
L’approccio registico di questa co-produzione dei Teatri Stabili di Napoli e Genova è interamente votato alla fedele interpretazione dell’opera di Luigi Pirandello, nel rispetto delle sue intenzioni: dimostrare il valore inesprimibile dell’arte attraverso il confronto con la vita. I Sei personaggi inondati di quella luce bluastra recano tale messaggio, dicendosi immortali perché sopravvissuti al loro autore ma ugualmente smaniosi di vita, oltre quella ridondante finzione che sono costretti a vivere.
Sotto le note nette e implacabili della colonna sonora di Ran Bagno, la narrazione dei fatti, affidata alla cristallina interpretazione di Eros Pagni, si alterna alla proiezione sullo sfondo delle premesse drammatiche dei personaggi privi di interprete e autore. Lo spettacolo appare già diviso tra la forma teatrale e quella filmica, le proiezioni video realizzate da Alessandro Papa sono finalizzate a una maggiore comprensione dei rancori covati dalla famiglia distrutta ma pienamente apprezzabili in sé; e tuttavia i Sei personaggi in cerca d’autore diretti da De Fusco riescono a spezzare la scena a un livello perfino più profondo, contrapponendo alla spietata esposizione di Pagni le repliche ciniche e aggressive della figliastra (Gaia Aprea) che portano a rilievo umano le vicende riprese in video.
Così esposto, il dramma evita di incagliarsi nella rigidità che il testo di Pirandello potrebbe imporre: alla difficoltà di interpretazione del copione si risponde con fedeltà, riproponendo il fulcro della drammaturgia pirandelliana nella dicotomia cromatica che rende i Sei personaggi simili a fantasmi, troppo afflitti e sciagurati per apparire reali, e gli astanti – attori, capocomico (Paolo Serra) e suggeritore (Enzo Turrin), fermi sul proscenio a osservare lo sviluppo della trama come gli spettatori – profondamente rapiti dalla luce melanconica che separa la rappresentazione dalla platea.
Lo specchio che divide i toni caldi da quelli freddi è lo specchio in cui la vita guarda se stessa, rappresentata dall’arte: questa interpretazione dei Sei personaggi è quasi letterale, riproducendone la tensione tra realtà e finzione. (Meglio: riproducendo una finzione che pretende di essere realtà e non scende a compromessi con possibili variazioni sul tema)
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Sei personaggi in cerca d’autore
Di Luigi Pirandello
Regia di Luca De Fusco
con Eros Pagni, Angela Pagano, Gaia Aprea, Paolo Serra, Maria Basile Scarpetta, Silvia Biancalana, Paolo Cresta, Federica Granata, Gianluca Musiu, Alessandra Pacifico Griffini, Giacinto Palmarini, Federica Sandrini, Ivano Schiavi, Enzo Turrin
Scenografia e costumi di Marta Crisolini Malatesta
Luci di Gigi Saccomandi
Musiche di Ran Bagno
Video di Alessandro Papa
Produzion Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Genova