L’inaugurazione della stagione di concerti sinfonici del Teatro dell’Opera di Roma, lo scorso 22 dicembre è stata semplicemente strepitosa con una fuoriclasse della lirica, la star Anna Caterina Antonacci che ha emozionato ne La voix humaine Francis Poulenc, ma subito dopo le feste natalizie, giovedì 11 gennaio (alle 20.30), spazio al secondo concerto della stagione del Costanzi con un programma che include il Tirol Concerto di Philip Glass e la Sesta Sinfonia di Anton Bruckner.
Anche in questa occasione, un doppio debutto per una coppia di artisti che sono anche marito e moglie: quello di Dennis Russell Davies, statunitense di Toledo nell’Ohio con una consolidata carriera in Europa e negli Stati Uniti, sul podio dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma e quello della consorte, la pianista giapponese Maki Namekawa.
Sarà l’occasione giusta per poter ascoltare anche a Roma il duo di artisti specialista e ormai interprete di riferimento della musica di Philip Glass, maestro del minimalismo musicale: dal oltre dieci anni a questa parte la coppia si esibisce in duo pianistico in tutto il mondo nei concerti di Glass e la Namekawa ha già eseguito in prima mondiale l’intero ciclo dei Piano etudes di Philip Glass al Perth Festival 2013: al Costanzi eseguiranno il Tirol Concerto, commissionato nel 2000 dal Festival Klangspuren con il sostegno del Tirol Werbung e della Stuttgart Chamber Orchestra nonché uno degli otto che compongono The Concerto Project di Glass.
Il rapporto del duo pianistico Dennis Russell Davies – Maki Namekawa con Glass è veramente speciale e da artistico è diventato anche umano: insieme hanno eseguito la prima mondiale di Four Movements for Two Pianos al Lincoln Center Festival, la prima statunitense di Stoker alla New York Morgan Library, in prima mondiale, con Katia e Marielle Labèque, i Two Movements for four pianos al Ruhr Piano Festival e con Philipp Glass, hanno ricevuto il Ruhr Piano Festival Award 2017.
Dennis Russell Davies, attualmente Direttore Artistico e Direttore Principale della Filharmonie Brno, già ospite a Santa Cecilia di Roma, Milano, Monaco e Berlino, è stato direttore della Bruckner Orchester Linz e affianca al ruolo di Direttore, anche quello di pianista e musicista da camera, lavorando a stretto contatto con molti compositori come Berio, Cage, Glass, Anderson, Werner Henze, Nyman.
Completa il programma della serata la Sesta sinfonia di Brucker del 1879 dedicata al proprio protettore, il dottor Anton van Ölzelt-Newin: non eseguita troppo frequentemente, la Sesta si caratterizza per l’orchestrazione fantasiosa e la ricchezza espressiva seppure nelle diversità rispetto al resto del repertorio sinfonico di Bruckner. Terzo appuntamento della stagione il prossimo 23 marzo con Quadri da un’esposizione di Mussorgskij-Ravel, Dumbarton Oaks di Stravinskij, In Memoriam di Periklis Koukos, Quattro immagini di Nikos Skalkottas diretti da Constantinos Carydis, quarto e ultimo appuntamento il 17 maggio con il concerto da Brahms (Quartetto in sol minore) a Schönberg (Erwartung) con la direzione di Lothar Koenigs.
In apertura, l’introduzione del programma affidata del filosofo e musicologo Stefano Catucci, poi un brano di Zoltán Kodály eseguito dal Coro Femminile del Teatro dell’Opera di Roma diretto dal maestro Roberto Gabbiani.
Confermati i prezzi concorrenziali dei biglietti (20 euro il prezzo intero, per i giovani ridotto di 10 euro). Per informazioni: operaroma.it.