Va in scena venerdì 19 e sabato 20 gennaio ore 21, nell’ambito della stagione di prosa del Teatro Cantiere Florida a Firenze, Tu es libre testo scritto da Francesca Garolla finalista al Premio Riccione per il Teatro 2017, con la regia di Renzo Martinelli. In scena la storia di Haner, o meglio la storia di ciò che è restato di Haner a Parigi, da quando è partita per la Siria per unirsi a Daesh.
La protagonista non ha origini mediorientali, non è un’immigrata, non è un’emarginata, non è stata manipolata e non è pazza; è una giovane donna francese che può fare, ed essere, tutto ciò che vuole.
E così, per affermare e vivere la propria libertà, ha aderito ad un sistema sociale, culturale, etico del tutto differente da quello a cui noi apparteniamo. Affermando Una libertà per cui la vita non è necessariamente un valore, una libertà per cui l’individuo non è bene prezioso da difendere, ma solo funzione o frammento di una comunità, affermando una libertà che uccide. Haner è libera di scegliere e semplicemente mette in atto la propria libertà. Una libertà feroce che non si fa controllare, definire o interpretare, che va oltre il valore della morte e della vita, oltre la comprensione e al di là di qualsiasi previsione.
In sette giorni, la madre, il padre, un innamorato e un’amica di Haner tentano di dare un senso alla sua storia. Attraverso le loro parole l’autrice, anch’essa in scena, cerca una possibile definizione all’improbabile, oscena, incredibile libertà di Haner. Bastano sette giorni per cercare di comprendere il perché della sua scelta? Esiste questo perché? Solo sette giorni – sette come sette sono i giorni della creazione, nella Bibbia e nel Corano – e solo il tempo dello spettacolo come momento di riflessione per capire quanta e quale libertà siamo davvero in grado di tollerare. Perché, al di là di tutto, Haner, quando sceglie, è libera.
Molte sono le giovani occidentali che si sono unite ai fondamentalisti islamici, giovani donne che combattono una guerra che diventa la loro vita. Si parla di diverse decine di donne che sono andate a vivere nel Califfato islamico. Un fenomeno di cui si è cominciato a parlare dopo che alcune donne occidentali sono state arrestate per reati legati alle attività terroristiche dell’IS e, ancora di più, dopo i fatti del 7 gennaio 2015 a Parigi, con la comparsa alle cronache di Hayat Boumeddiene compagna di Amedy Coulibaly. La maggior parte delle donne che si sono unite all’IS provengono da Francia e Regno Unito, ma anche da Austria, Belgio e Spagna. Non si può definirne con precisione il numero. La maggior parte di loro ha tra i 18 e i 25 anni e nella maggioranza dei casi le giovani donne che cercano il jihad non provengono da famiglie particolarmente religiose.
Tu es libre ha la sua origine in due riferimenti, uno legato alla contemporaneità e l’altro alla classicità. Il riferimento al contemporaneo prende spunto dal cambiamento epocale che il movimento islamico sta portando nel contesto occidentale, cambiamento che si attua sia in maniera diretta ed evidente soprattutto attraverso figure “secondarie”, personaggi in qualche modo insospettabili, che non ricoprono ruoli di potere né sono significativi a livello mediatico, persone qualunque che, in nome di un’idea diventano protagonisti della Storia.
Il riferimento classico è invece nell’Iliade di Omero e, in particolare, nella figura di Andromaca, che ispira il nome della protagonista. Il nome Andromaca deriva dai due termini greci ἀνήρ (uomo, combattente) e μάχη (battaglia), un nome del tutto maschile per una figura in apparenza così femminile, ed è proprio questa la sua caratteristica: Andromaca nasconde, nel suo apparente ruolo secondario, l’essenza dell’eroe tragico, la sua forza e la sua straordinaria violenza. Involontaria protagonista di una guerra che, per citare Simone Weil, è archetipo di tutte le guerre.
Il testo è stato scritto tra il 2016 e il 2017 all’interno di due residenze artistiche realizzate a La Chartreuse – Centre National des écritures du spectacle di Villeneuve Lez Avignon, centro di drammaturgia francese che promuove la creazione artistica degli autori teatrali. Tradotto in francese grazie al contributo della Maison Antoine Vitez ed è stato presentato come mise en espace all’interno dei Rencontres d’été de la Chartreuse durante il Festival d’Avignone 2017. La produzione italiana di Tu es libre ha debuttato il 4 ottobre 2017 all’interno del FIT Festival di Lugano ed ha avuto la sua prima italiana a Teatro i Milano a novembre 2017 per arrivare nel 2018 al Teatro Cantiere Florida.
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Tu es libre
di Francesca Garolla
regia Renzo Martinelli
con Liliana Benini, Maria Caggianelli, Francesca Garolla, Viola Graziosi, Alberto Malanchino, Alberto Onofrietti
assistente alla regia Riccardo Motta
luci Mattia De Pace
suono Giuseppe Ielasi
suono eseguito da Gabriele Neotti
scene Renzo Martinelli
costumi Laura Claus
direzione tecnica Paolo Casati
organizzazione Lela Talia distribuzione Andrea Maltagliati
Produzione Teatro i con il sostegno di Fabulamundi Playwriting Europe – Beyond Borders? e NEXT – Laboratorio delle idee per la produzione e la distribuzione dello spettacolo dal vivo lombardo (edizione 2017/2018)
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Testo finalista al Premio Riccione 2017
Création réalisée dans le cadre des Résidences de la Chartreuse de Villeneuve lez Avignon, Programme Odyssée – ACCR, avec le soutien du Ministère de la culture et de la communication.
Iniziativa realizzata con il sostegno del progetto DE.MO. – Movin’Up seconda sessione 2015 e del PREMIO SPECIALE DE.MO./MOVIN’UP promossi dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane – Direzione Generale Spettacolo insieme a GAI – Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italian.
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Biglietti 15 euro intero 12/9 euro ridotto
info www.teatroflorida.it tel. 0557135357 prenotazioni@teatroflorida.it