di Alessandro Mauri
con Alessio Contini, Chiara Marzetta e Mirko Lanfredini
regia Francesco Colosimo
produzione Compagnia Respira Forte e Cabriole
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Lo spettacolo
1944. Nel ghetto di Terezìn ci sono gli ebrei. Ma non ebrei qualunque: gli artisti, i cineasti, gli eroi di guerra, quelli che, secondo il Reich, meritano un “trattamento speciale”. Che, per intenderci, non è molto diverso da quello di tutti gli altri ebrei. E c’è anche a Terezìn la Grande Germania che aspetta la voce della Propaganda, per intraprendere finalmente il cammino a cui è destinata. C’è un film quasi finito, pronto da montare, che sarà certamente un successo eccezionale. Ma c’è anche una cena elegante con un’attrice e un regista famoso. Da fuori arriva il rumore dei cingoli, dei proiettili, degli scarponi. Ma la cena deve andare avanti, imperterrita, almeno fino a dopo l’armistizio, perché quanto vuoi che duri un colpo di pistola? Certamente meno di una liberazione. E allora se vogliamo restare vivi, se vogliamo arrivare a domani, recitiamo, fingiamo, rallentiamo. Lo spettacolo deve continuare. A lungo.
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Note di regia
Cosa serve alle persone per essere felici? Una giustificazione all’ignoranza. Una frase da gettare lì quando le discussioni diventano troppo complicate, una formula per rendere l’osceno accettabile. O, meglio ancora, virtuoso. A questo serve la Propaganda, che è stata usata dai nazisti ma anche con grandissimi virtuosismi dai politici di tutti gli schieramenti, di tutti i Paesi, di tutti i tempi, successivi e precedenti. E naturalmente dai pubblicitari, dagli autori televisivi, dai social media manager.
A Terezìn, nel 1944, quasi alla fine della Seconda Guerra mondiale, venne girato uno dei primissimi esempi di manipolazione di massa. Un film in cui un campo di concentramento veniva rappresentato come una serena riserva di lavoro, in cui gli ebrei potevano vivere in relativa armonia. Fortunatamente non ne sono rimaste copie integre. Sfortunatamente, invece, l’idea di mistificare la realtà è stata spesso ripresa in altri ambiti, forse meno mostruosi ma non meno significativi. In fondo, cos’è la realtà se non quello a cui credono tutti? E come si fa a non credere a qualcosa che ci rende felici? Un’Altra Ultima Cena parla di Terezìn, dei Campi di Concentramento e Sterminio, delle camere a gas. Ma parla soprattutto del potere della Propaganda, del suo ammiccante fascino, della sua sinuosa partecipazione alla maggior parte degli eventi della nostra contemporaneità.
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PER INFO E BIGLIETTERIA
tel. 02 49472369 – 320 6874363 – biglietteria@spazioavirextertulliano.it
PREZZI – intero 16 euro / over60 11 euro / under26 10 euro – Biglietti disponibili su www.vivaticket.it
ORARI: venerdì e sabato ore 21.00 – domenica ore 16.30
La tessera associativa del Teatro Spazio Avirex Tertulliano del costo di € 1 ha durata annuale, è obbligatoria al fine di accedere a qualsiasi attività promossa o ospitata dal teatro.