Film diretto da Gabriele Muccino, regista di “L’ultimo bacio”, “La ricerca della felicità” e “Sette anime” e interpretato da alcuni degli attori italiani più talentuosi in circolazione: Stefano Accorsi, alla sua terza collaborazione con Muccino, Pierfrancesco Favino, Sabrina Impacciatore, Claudia Gerini, Giulia Michelini, Massimo Ghini, Gianmarco Tognazzi e Stefania Sandrelli.
Alba e Pietro per festeggiare le loro nozze d’oro riuniscono tutta la loro famiglia, composta dai tre figli e i rispettivi coniugi e i nipoti, per pranzo nella stupenda isola di Ischia. Ma a causa del maltempo tutti i familiari sono costretti a restare nella villa di Alba e Pietro. La convivenza forzata porterà a vari scontri tra i vari membri della famiglia, facendo ritornare a galla situazioni e paure mai risolte.
Dopo 10 anni negli Stati Uniti Muccino torna alla regia con una storia di una famiglia borghese italiana e dei loro fantasmi.
Il film rivela sin dall’inizio il suo campo d’indagine con la voce fuori campo di Accorsi e la frase: “Dicono che la famiglia sia il nostro punto di partenza, poi di fuga e alla fine diventi quello di ritorno”.
Ognuno dei protagonisti ha una vita incasinata, ha segreti e paure: c’è il padre di famiglia diviso dall’attuale moglie gelosissima e dal rapporto con l’ex compagna molto rigida che dopo di lui non è riuscita a farsi una famiglia, c’è il marito infedele, come in quasi tutti i film di Muccino, che non riesce a lasciare la moglie e quindi vive un rapporto sia con l’amante che con la compagna fondato su menzogne e sua moglie che non vuole vedere il vuoto del suo matrimonio, o lo scrittore che non ha mai sfondato che a 40 anni è partito lasciando il figlio a casa e ha girato il Sud America, per ritrovare sé stesso, salvo poi scoprire di non aver risolto niente. Sicuramente se non ci fosse stato questo cast di attori il film sarebbe risultato meno interessante di quel che è, perché lo scopo del film è quello di far risaltare in poco tempo tutte le caratteristiche fondamentali di ogni singolo personaggio ed è grazie alla maestria degli attori che il film ci riesce. È interessante la struttura del film e il continuo dialogare dei personaggi attraverso scene movimentate e intrecciate che rendono il film coinvolgente.