Domenico Castaldo, insieme a tutto il Laboratorio Permanente di Ricerca, che lavora da qualche anno presso la Zona Teatro dell’ex cimitero San Pietro In Vincoli, riporta in scena, dopo quasi 10 anni, lo spettacolo “Donnarumma” tratto da un romanzo scritto nel 1959 da Ottiero Ottieri, intellettuale e scrittore toscano, chiamato da Adriano Olivetti a lavorare nel nuovo stabilimento di Pozzuoli, come selezionatore del personale. Drammaturgia, messa in scena e interpretazione di Domenico Castaldo, nativo di Castellammare di Stabia, sono frutto di un lavoro profondo sulla condizione del lavoro dell’Italia post bellica, attraverso gli occhi dello scrittore che cercò di far rispettare in primis la figura del lavoratore e che tentò di costruire un immaginario di fabbrica umana e trasparente. In scena solo un tavolo, una sedia e il protagonista, un Domenico Castaldo che racconta, canta, evoca e interpreta una carrellata impressionante di personaggi alcuni realistici, altri grotteschi, tratteggiando un affresco umano dell’epoca con verità e profondità, ironia e amarezza. I lavoratori della fabbrica, la segretaria tuttofare di Ottieri, Eduardo De Filippo in visita straordinaria allo stabilimento, il politico di turno, ecc…, una miriade di volontà, desideri, destini, vicende che trovano il loro fulcro in Donnarumma, il lavoratore che incarna la frustrazione dei disoccupati napoletani. Uno spettacolo intenso, profondamente umano, poetico e popolare, vero e divertente, ma toccante e sottilmente amaro.
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Tratto dal romanzo di Ottiero Ottieri Donnarumma all’assalto
Di e con Domenico Castaldo
Riscrittura di Domenico Castaldo in collaborazione con Francesca Netto
Suoni e musiche Joseph Scicluna e Katia Capato
Supervisione al progetto Francesca Netto
Produzione Teatro Stabile di Torino e Laboratorio Permanente di Ricerca sull’Arte dell’Attore