È dedicato a Juan Diego Flórez il prossimo appuntamento del ciclo “Grandi voci alla Scala”, sabato 17 febbraio alle ore 18, al Ridotto dei Palchi del Teatro alla Scala. Il grande tenore parteciperà all’incontro – a ingresso libero fino a esaurimento posti – curato da Sabino Lenoci e Giancarlo Landini, direttore e vicedirettore della rivista ‘l’opera’, che realizzano il ciclo “Grandi voci alla Scala” in collaborazione con il Teatro.
Dal debutto avvenuto con un successo straordinario nel 1996 al Rossini Opera Festival di Pesaro, come Corradino nella Matilde di Shabran, Juan Diego Flórez si è subito affermato fra i più grandi tenori della scena internazionale e ha avuto una carriera di assoluto prestigio. Nello stesso 1996 ha debuttato alla Scala, Chevalier Danois nell’Armide di Gluck sotto la direzione di Riccardo Muti, facendosi valere per la voce e lo stile, capaci di dare pieno risalto alla vocalità contraltina del personaggio. Si è fatto poi apprezzare come Fenton nel Falstaff, coniugando l’incanto della voce con il physique du rôle. Ha primeggiato nel repertorio rossiniano, Almaviva nel Barbiere di Siviglia, Lindoro nell’Italiana in Algeri, Ramiro nella Cenerentola, Giacomo V ne La donna del lago, Comte nel Comte Ory e Rodrigo nell’Otello, senza dimenticare la sua partecipazione alle esecuzioni concertistiche della Petite Messe Solennelle e dello Stabat Mater. In questo ambito si è confermato interprete di levatura storica per l’eccezionalità di una tecnica che gli consente di affrontare da autentico fuoriclasse le ardue tessiture e i mirabolanti passi fioriti che caratterizzano la vocalità delle opere di Rossini. Non ha mancato di farsi ammirare pure nella produzione del primo Ottocento, prima come Elvino della Sonnambula, poi come Tonio della Fille du régiment. In entrambi i casi, oltre a sfoggiare l’infallibile registro acuto, ha saputo piegare la sua voce al canto di grazia tipico della produzione belliniana e donizettina. Il pubblico della Scala ha applaudito Flórez anche in splendidi recital di canto, dove il tenore ha intonato pagine di opere che non ha mai eseguito nella sala del Piermarini, liriche da camera, romanze da salotto e canzoni del Perù, sua terra natale.
Juan Diego Flórez torna alla Scala dal 24 febbraio al 17 marzo come protagonista di Orphée et Euridice di Gluck, accanto a Christiane Karg, per la direzione di Michele Mariotti.
Ampliando il suo repertorio, lo scorso gennaio ha debuttato ne Les contes d’Hoffmann a Montecarlo. Nei prossimi mesi sarà Gennaro in Lucrezia Borgia e Edgardo in Lucia di Lammermoor a Monaco, Duca in Rigoletto a Vienna e tornerà al Festival di Pesaro con Ricciardo e Zoraide.
Il Ciclo “Grandi voci alla Scala” prevede altri appuntamenti dedicati a personaggi legati alla storia della Scala: il 10 marzo si ricorderà Giuseppe Di Stefano; il 12 maggio Leyla Gencer; il 6 ottobre Renata Tebaldi. Per il 10 novembre è in programma un incontro con Luciana Serra, attualmente docente all’Accademia di Perfezionamento per cantanti lirici della Scala.