Presso Zona Teatro di Torino, sede della Compagnia ACTI di Beppe Rosso, va in scena Il Misantropo, una riscrittura attualizzata del capolavoro di Molière, ad opera della Compagnia Il Mulino di Amleto e di Tedacà, realizzata in collaborazione con La Corte Ospitale, nel progetto di residenze artistiche del 2016/2017. In scena il vuoto latteo di un pavimento chiaro, un fondale scuro che cela al di là un camerino con specchi e sedie, luogo nascosto dove la verità oltre le maschere erompe con la grazia dell’inaspettato. Il testo di Molière è mantenuto inalterato in quanto a trama e situazioni, stile grottesco e la sorpresa di un profondo messaggio umano che serpeggia in tutta l’opera: vivere insieme è una tragedia. I giovani attori della compagnia sono ottimi interpreti di una regia sobria, ma molto precisa che guida la commedia di Molière verso una giostra di rapporti d’amore frustrati o coronati, ma sempre concreti e vividi, intensi e passionali che si consumano interamente sulla scena. Il protagonista detesta l’ipocrisia di un mondo finto ed esprime sempre ciò che pensa, inimicandosi gli amici della sua amata. In questo viaggio fra falsità e coraggio, si incuneano i veri sentimenti degli altri personaggi che invece non riescono ad emergere perchè non hanno il coraggio folle del protagonista. Risate e scene giocose di grande ilarità, si accompagnano a momenti di verità e sorprendente profondità umana, per un Molière più intrigante e meno gaudente, ma sicuramente più contemporaneo. Uno spettacolo intelligente, equilibrato, ottimamente recitato, una riscrittura fresca di un classico fra comicità e riflessione.
Visto l’8 febbraio a Zona Teatro
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IL MISANTROPO, UNA COMMEDIA SULLA TRAGEDIA DI VIVERE INSIEME
da Molière
con Fabio Bisogni, Roberta Calia, Yuri D’Agostino, Marco Lorenzi, Federico Manfredi, Barbara Mazzi, Raffaele Musella
regia Marco Lorenzi
traduzione e adattamento Marco Lorenzi
visual concept Eleonora Diana
tecnico di compagnia Giorgio Tedesco
assistente alla regia Yuri D’Agostino
Il Mulino di Amleto e Tedacà in collaborazione con La Corte Ospitale – residenze artistiche 16-17