È il pianista e compositore Keith Jarrett il Leone d’oro alla carriera per la Musica 2018; il Leone d’argento va al franco-argentino Sebastian Rivas, fra i più originali autori della sua generazione. Lo ha stabilito il Consiglio di Amministrazione della Biennale di Venezia, presieduto da Paolo Baratta, facendo propria la proposta del Direttore del Settore Musica Ivan Fedele.
Musicista assoluto, amatissimo dal pubblico – con oltre quattro milioni di dischi venduti in tutto il mondo per il Köln Concert, diventato un’opera di riferimento – Keith Jarrett riceverà il Leone d’oro alla carriera al 62. Festival Internazionale di Musica Contemporanea della Biennale di Venezia il 29 settembre. E’ in questa occasione che Keith Jarrett sarà protagonista al pianoforte di una delle sue leggendarie improvvisazioni, avvenimenti unici e irripetibili che hanno costellato la sua biografia artistica contribuendo a ridefinire la scrittura pianistica.
“Acclamato unanimemente come uno dei più importanti pianisti nel campo dell’improvvisazione e del jazz – recita la motivazione – Keith Jarrett è un artista che si è cimentato con straordinario talento e creatività in diversi generi musicali, tra i quali la musica classica, componendo partiture raffinate e graffianti al tempo stesso. La sua sterminata discografia è la testimonianza di un’arte senza confini e di una personalità unica nel campo del jazz, il cui approccio e la cifra stilistica così personali ne fanno un maestro universale della storia della musica”.
Sebastian Rivas verrà premiato con il Leone d’argento al 62. Festival Internazionale di Musica Contemporanea il 6 ottobre: la sera stessa andrà in scena Aliados, “opera del nostro tempo”, come recita il sottotitolo, incentrata sui personaggi storici di Margaret Thatcher e Augusto Pinochet.
“Argentino di nascita e francese di adozione, Sebastian Rivas coniuga nella sua musica il ‘duende’ ispano-americano con l’approccio sistematico della contemporaneità occidentale esprimendo una vocazione del pensiero a tessere le trame sempre rinnovate dell’inquietudine. Il talento musicale straripante abbinato alle istanze più illuminate dell’impegno sociale ne fanno uno dei protagonisti più interessanti e innovativi della giovane musica del nostro tempo” (dalla motivazione).
Il 62. Festival Internazionale di Musica Contemporanea della Biennale di Venezia si svolgerà dal 28 settembre al 7 ottobre 2018.
In passato il Leone d’oro alla carriera per la Musica era stato attribuito a Goffredo Petrassi (1994), Luciano Berio (1995), Friedrich Cerha (2006), Giacomo Manzoni (2007), Helmut Lachenmann (2008), György Kurtág (2009), Wolfgang Rihm (2010), Peter Eötvös (2011), Pierre Boulez (2012), Sofija Gubajdulina (2013), Steve Reich (2014), Georges Aperghis (2015), Salvatore Sciarrino (2016), Tan Dun (2017). Il Leone d’argento, dedicato alle promesse della musica o a quelle istituzioni che si sono distinte nel far crescere nuovi talenti, è stato attribuito in passato a Vittorio Montalti e Francesca Verunelli (2010), RepertorioZero (2011), Quartetto Prometeo (2012), Fondazione Spinola Banna per l’Arte (2013), Ryo Murakami (2016), Dai Fujikura (2017).
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Cenni biografici
KEITH JARRETT (1945, Allentown – USA)
Inizia a suonare il piano a 3 anni e musica classica a 7, per poi intraprendere studi di composizione all’età di 15 anni. Nei primi anni ’60 inizia a suonare jazz.
Nel 1965-66 è in tournée con Art Blakey’s Jazz Messengers, nel 1966–68 con il Charles Lloyd Quartet. Fonda un proprio trio con Charlie Haden e Paul Motian, poi quartetto con l’aggiunta del sassofonista Dewey Redman. Nel 1970–71 diventa importante membro del gruppo elettro-fusion di Miles Davis, dove suona pianoforte elettrico e organo, il suo ultimo impegno come sideman. In seguito si dedicherà esclusivamente alla musica acustica sia in assolo che come leader.
Nel 1971 inizia la sua collaborazione esclusiva con ECM Records, l’etichetta discografica tedesca diretta da Manfred Eicher. Dalla collaborazione nasce un catalogo di quasi 80 dischi, fra cui le 16 registrazioni degli innovativi concerti improvvisati di solo piano. Alla fine degli anni ‘70 è invitato a Oslo da Manfred Eicher a registrare con i tre migliori jazzisti scandinavi: il sassofonista Jan Garbarek, il contrabbassista Palle Danielsson e il batterista Jon Christensen. Il quartetto diventerà noto come Belonging e registerà i 5 album più venduti dalla ECM tra il 1976-79. Nel 1983 registra con il contrabbassista Gary Peacock e il batterista Jack Dejohnette una serie di ‘standard’ dal ricco corpus degli spettacoli di Broadway e dalle melodie jazz degli anni ’30, ’40 e ‘50. Il trio si scioglie nel dicembre 2014 dopo 30 anni di torunée, 100 concerti in tutto il mondo e 20 dischi premiati. A marzo di quest’anno, ECM pubblicherà After The Fall, un doppio CD dai materiali d’archivio del concerto tenuto dal trio quando era al uo massimo nel novembre 1998 alla NJPAC (New Jersey Performing Arts Center) di Newark.
Nel 2007 il leggendario contrabbassista Charlie Haden è nello studio di Jarrett in New Jersey per 4 giorni interi: nascono due dischi di grande successo, Jasmine (2010) e Last Dance (2014), due mesi prima che Haden mancasse. ECM ha pubblicato molte pagine di letteratura pianistica – di Bach, Barber, Bartók, Händel, Mozart, Pärt, Sciostakovic – suonate da Jarrett, oltre a Bridge of Light, composizioni orchestrali e di musica da camera scritte da Jarrett. Jarrett ha inoltre registrato musiche di Alan Hohvaness, Peggy Glanville Hicks e Lou Harrison, tutte dirette da Dennis Russell Davies.
Jarrett ha ricevuto diversi premi e onoreficenze in tutto il mondo: Polar Music Prize (Stoccolma, 2003); Leonie Sonning Music Prize (Copenhagen, 2004); Commandeur de l’Ordre des arts et des lettres (Parigi, 2007); National Endowment of the Arts Jazz Master Award for Lifetime Achievement (New York, 2014).
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SEBASTIAN RIVAS (1975, Châtenay-Malabry – Francia)
Compositore franco-argentino e “sound-artist”, Sebastian Rivas ha iniziato i suoi studi musicali suonando il sassofono, orientato dapprima al rock, al jazz e all’improvvisazione. Ha studiato Composizione alla Facoltà di Musica della Universidad Catolica de Buenos Aires con Gerardo Gandini fra altri, e a Parigi, vincendo il primo premio in Analisi musicale al Conservatorio di Boulogne-Billancourt, e conseguendo il diploma in composizione con Sergio Ortega. Si è laureato con lode nel 2003 al Corso di composizione del Conservatorio di Strasburgo. Ha partecipato a vari workshop (Royaumont, Acanthes, Ictus, Darmstadt) grazie a borse di studio, lavorando con Klaus Huber, Jonathan Harvey, Philippe Manoury, Toshio Hokosawa, Brian Ferneyhough, Michael Jarrell, François Paris. Nel 2003, 2004 e 2008 è selezionato dall’IRCAM/Ensemble Intercontemporain International Reading Panel, per il Tremplin e per il corso annuale di composizione e musica informatica. È stato selezionato dalla International Society for Contemporary Music (ISCM) nel 2004. Ha vinto il prestigioso Prix Italia 2012 per l’opera radiofonica La nuit hallucinée, prodotta da Radio France. È stato borsista per la Composizione all’Accademia di Francia, Villa Medici, a Roma dal 2013 al 2015. Esodo infinito per orchestra è stato annoverato fra i brani consigliati dal 63° International Rostrum of Composers 2016/Unesco. È docente di Composizione e Musica Elettroacustica dal 2004. Collabora con altre discipline, come danza, teatro e video.