La notte dei tempi all’improvviso s’illuminò. Era comparso sua maestà: il Fuoco!
Fine delle tenebre, fine dei cibi crudi, inizio di una nuova Era.
Da sempre il fuoco ci accompagna, ci scalda, ci ipnotizza ma sa essere anche perfido e subdolo incutendoci un forte timore reverenziale.
Gli uomini da sempre l’hanno adorato e hanno cercato di contenerlo, maneggiarlo.
Ai giorni nostri possiamo ammirarlo nelle sue evoluzioni più spettacolari grazie alla Compagnia Dei Fuocolieri.
Fondata nel 2005 da Carlo Terzo, in arte III, a Palermo, “La Compagnia Dei Fuocolieri” è una compagnia d’arti varie caratterizzata dall’uso delle fiamme come strumento espressivo e da una ispirazione umanista socialista. Negli anni ne faranno parte diversi artisti, maestri e professionisti di varia estrazione e formazione, permettendogli così di acquisire anche competenze relative alla produzione, logistica ed organizzazione di eventi.
Queste collaborazioni, o adesioni, permetteranno alla Compagnia di spaziare in altrettante forme espressive: dalle arti plastiche e figurative a quelle visive ed alla musica oltre che, ovviamente, a quelle sceniche. Tant’è che i Fuocolieri organizzano rassegne artistiche, curano programmazioni, eventi ed iniziative culturali in collaborazione con enti pubblici e privati. Hanno partecipato e reperito artisti per rievocazioni storiche, cortei in costume, feste patronali, notti bianche, eventi culturali, festival e kermesse in molti comuni italiani.
Chiedo a Carlo di raccontarmi di questa sua idea “luminosa”.
Fin da piccolo, mi dice, ha avuto la passione del fuoco ma ha anche voluto abbinarla agli altri suoi interessi artistici che sono il Teatro e la Danza.
Con la sua Compagnia formata anche da Niccolò Villiani, Damiano del Guasta, Fabiana Morroia, Kathrina Smith Kotos e Sara Malena organizza teatralizzazioni urbane dove la città diventa palcoscenico e il pubblico protagonista. Ultimamente si sono esibiti a Triora, il paese delle Streghe, risposta europea alla Salem americana dove, nei tempi passati, hanno bruciato il maggior numero di streghe che si ricordi.
L’idea geniale di carlo III (‘c’ volutamente misuscola per non sembrare un monarca senza regno) è stata di non voler essere un solista del fuoco come tutti ma quella di creare una compagnia che portasse sulle scene teatrali opere con l’accompagnamento “musicale” del fuoco.
Carlo è certo che questa espressione artistica possa essere universalmente riconosciuta e dia allo spettatore quella spettacolarità che solo le fiamme possono donare.
Come avrete intuito siamo alla presenza di teatranti professionisti e non di giocolieri.
Simpaticamente mi dice che con il fuoco ci si brucia spesso, l’importante è non ustionarsi.
Grazie a questo approccio eclettico il successo non manca tanto che Carlo tiene corsi di Teatro, Danza e insegna a maneggiare il fuoco. Tre allievi, Riccardo, Dalia e Francesco cominciano adesso ad affiancare i maestri in questa professione.
Sulla loro pagina Facebook potrete saperne di più su come farvi qualche piccola bruciatura che in questo ambiente è una ambita medaglia al valore… buon fuoco a tutti!