Da lunedì 5 marzo 2018 la nuova stagione in residenza al Teatro Elfo Puccini. Da Mark Anthony Turnage a Fausto Romitelli, Sentieri selvaggi esplora il contemporaneo. In vendita gli abbonamenti con formule personalizzate: Intero, Trio, Under30 e Amici Selvaggi.
Crossroads è il titolo e il tema della nuova stagione 2018 di Sentieri selvaggi, un percorso itinerante in sette concerti in programma dal 5 marzo al 31 maggio al Teatro Elfo Puccini.
Luogo simbolico della contaminazione, centro generatore di esiti inaspettati, l’“incrocio” conferma la vocazione di Sentieri selvaggi di guardare alla musica del nostro tempo senza preclusioni. Ed è sul crocevia della contemporanea in Italia che l’ensemble ha conquistato un ruolo fondamentale nella conoscenza e divulgazione del repertorio, obiettivo perseguito con sempre maggiore successo in oltre due decenni di attività. Nelle parole del direttore artistico Carlo Boccadoro: «Il titolo di questa stagione ci ricorda come da sempre gli incroci, le intersezioni, gli incontri e a volte gli scontri siano la caratteristica distintiva dei programmi di Sentieri selvaggi».
Il concerto d’inaugurazione (L’arco dei suoni; 5 marzo, ore 21), mette a confronto stili, nazionalità e linguaggi differenti, dalla prima esecuzione italiana di Returning di Mark Anthony Turnage al raro Sestetto di Franco Donatoni e a Shaker Loops di John Adams.
Tre concerti monografici, raccolti nel progetto Raccordi Sonori per SIAE Classici di Oggi ideato grazie al sostegno di SIAE, rendono omaggio ad altrettanti autori “di famiglia” dell’ensemble: Armando Gentilucci (Come qualcosa palpita nel fondo; 26 marzo, ore 21), Lorenzo Ferrero (Ghost Tantra; 23 aprile, ore 21) e Fausto Romitelli (Amok Koma; 7 maggio, ore 21) sono tra i compositori italiani che maggiormente hanno saputo trarre forza compositiva dalle contaminazioni tra linguaggi, di superare le barriere tra generi e stili. Raccordi sonori è il terzo focus di un percorso di approfondimento nella musica italiana del nostro tempo, iniziato nelle ultime due stagioni (Ritratti italiani nel 2016 e La logica degli opposti nel 2017) grazie al sostegno di SIAE.
Lo sguardo all’improvvisazione trova anche quest’anno uno straordinario appuntamento con Andrea Dulbecco (9 aprile, ore 21), storico percussionista dell’ensemble e raffinato jazzista, impegnato al vibrafono con il chitarrista Bebo Ferra, e alla marimba in trio con Mario Negri al clarinetto e Furio Di Castri alle percussioni.
Anche gli ultimi due concerti mostrano la ricchezza e il talento dei singoli strumentisti che compongono l’ensemble: Andrea Rebaudengo si cimenta al pianoforte in un dialogo tra Maurice Ravel e Mauro Montalbetti (Stanze/Miroirs; 14 maggio, ore 21) mentre i flauti di Paola Fre concludono la stagione con un mosaico di autori di diverse nazionalità e stile, da Carter a Donatoni (Il suono del respiro; 31 maggio, ore 21).