L’Opera di Wiesbaden (Hessische Staatstheater Wiesbaden) manda in scena una nuova produzione dell’ultimo lavoro dell’accoppiata vincente Strauss/von Hofmannsthal. Arabella, che nelle intenzioni di Strauss doveva essere un secondo Rosenkavalier, si svolge a Vienna a metà del diciannovesimo secolo e racconta le vicende amorose di due fanciulle di una famiglia aristocratica caduta in rovina, Arabella e Zdenka. Una rassicurante commedia nostalgica. Intrighi e gelosie con trionfo finale dell’amore e dei buoni sentimenti familiari.
Uwe Eric Laufenberg, Intendant della stessa Opera di Wiesbaden, trasporta l’intreccio negli anni del nazismo, ma ne mantiene l’ambientazione da bel mondo, tra lobby di hotel di lusso e club privati da jet set, come nel Fiakerball del secondo atto. Ne esce uno spettacolo compatto e ben costruito, a tratti un po’ statico. I costumi di Antje Sternberg contribuiscono a ricreare l’atmosfera da alta società e con i suoi codici comportamentali.
Adeguato il cast schierato in palcoscenico, che tratti si trova costretto a forzare il volume, se non altro per la dimensione dell’orchestra. Arabella è uno dei più bei ruoli da soprano scritti da Strauss e Sabina Cvilak (già festeggiata di recente nei panni di Elisabeth nello stesso teatro) lo padroneggia con mestiere e voce gentile. Una parte non facile, se non altro per la sua lunghezza, che traccia il percorso di crescita della protagonista da ragazzetta a giovane donna. Anja-Nina Bahrmann, paracaduta da Vienna il pomeriggio stesso della recita per sostituire Katharina Konradi, interpreta con grazia Zdenka, la sorella minore di Arabella, costretta dalla famiglia a nascondere la sua femminilità per le ristrettezze economiche familiari che impediscono un secondo matrimonio adeguato. Ardente il Matteo di Thomas Blondelle, spasimante di Arabella e destinato invece a sposare la sorellina.
Ryan McKinny presta voce e gesto a un Mandryka assertivo, mentre Wolf Matthias Friedrich si destreggia bene nel ruolo, a tratti farsesco del Conte padre che ha distrutto le finanze familiari al tavolo da gioco. La spumeggiante Fiakermilli di Gloria Rehm aggiunge un piacevole carattere da operetta al secondo atto.
La Staatsorchester Wiesbaden, ai comandi di Patrick Lange, restituisce tutto il fascino e l’eleganza della partitura straussiana. Applausi finali per tutti i protagonisti della serata.
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Arabella
Richard Strauss (1864 – 1949)
Commedia lirica in tre atti. Libretto di Hugo von Hofmannsthal
Prima rappresentazione: 1933 a Dresden
In tedesco, con sottotitoli
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Direttore Patrick Lange
Regia Uwe Eric Laufenberg
Scene Gisbert Jäkel
Costumi Antje Sternberg
Direttore del coro Albert Horne
Luci Andreas Frank
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Cast
Graf Waldner Wolf Matthias Friedrich
Adelaide Romina Boscolo
Arabella Sabina Cvilak
Zdenka Katharina Konradi
Mandryka Ryan McKinny
Matteo Thomas Blondelle
Graf Elemer Aaron Cawley
Graf Dominik Benjamin Russell
Graf Lamoral Alexander Knight
Fiakermilli Gloria Rehm
Kartenaufschlägerin Maria Rebekka Stöhr
Welko David Bruwer
Djura Thomas Braun
Zimmerkellner Jochen Elbert
Drei Spieler Oliver Steinmetz, Leonid Firstov, Aldomir Mollov
Chor & Statisterie des Hessischen Staatstheaters Wiesbaden
Hessisches Staatsorchester Wiesbaden