La stagione di concerti di Sentieri selvaggi prosegue al Teatro Elfo Puccini con un appuntamento interamente dedicato al compositore Armando Gentilucci in programma lunedì 26 marzo alle ore 21.
Tra i grandi Maestri del dopoguerra, Gentilucci ha fatto di lirismo e limpidezza le più evidenti caratteristiche della sua poetica. Sentieri gli riserva il primo ritratto monografico della stagione e rinsalda un’amicizia di lunga data. Il pubblico dell’ensemble milanese ha già avuto modo di ascoltare in passato brani quali Al telaio del tempo e Le clessidre di Dürer, quest’ultimo inciso nell’album Live 3 del 2015.
La serata ripercorre l’intero arco del suo percorso compositivo: dalle sperimentazioni elettroniche degli inizi, rievocate dal titolo del concerto (Come qualcosa palpita nel fondo, brano del 1973), fino a Moby Dick (1988), opera di Gentilucci tratta dal capolavoro di Melville, mai rappresentata sulle scene e testamento artistico del compositore. L’opera è evocata dal brano per flauto In acque solitarie, “una glossa in margine di Moby Dick” eseguito da Paola Fre. In programma anche Al telaio del tempo (1983) affidato al clarinetto di Mirco Ghirardini e i brani cameristici Lieve suonò la notte (1979), Selva di pensieri sonanti (1988) e Le clessidre di Dürer (1985).
Il concerto inaugura la serie Raccordi Sonori per SIAE – Classici di Oggi, terzo focus di un percorso di approfondimento nella musica italiana del nostro tempo iniziato nelle ultime due stagioni (Ritratti italiani nel 2016 e La logica degli opposti nel 2017) grazie al sostegno di SIAE.
Nato nel 1939 e morto prematuramente nel 1989, Gentilucci studia con Franco Donatoni e Bruno Bettinelli. È noto, oltre che per la sua attività di compositore, come didatta (dal 1969 direttore dell’Istituto musicale “Achille Peri” di Reggio Emilia) e musicologo (fondatore della rivista Musica/Realtà).
Il suo primo incontro con la musica elettronica riecheggia in Come qualcosa palpita nel fondo, titolo del concerto e della composizione per violino e nastro magnetico del 1973. Nelle sue parole: «Alla base di operazioni compositive del periodo 1971-74 era una presenza ideologica che rischiava di essere perfino prevaricante: ciò non accade nelle mie composizioni più recenti ove si ritrova un ascolto assai più puntuale e interno alla natura stessa del materiale scelto.»
I brani in programma appartengono appunto soprattutto agli anni ’80 e presentano un organico molto ridotto, così da far emergere al meglio la natura suggestiva e raffinata della sua scrittura.
I biglietti sono in vendita al prezzo di 17 € / 11 € / 5 € (+ 1,50 € di prevendita) presso la biglietteria del Teatro Elfo Puccini, Corso Buenos Aires 33, 20124 – Milano (tel. 02.00660606, www.elfo.org).