di William Shakespeare
adattamento e regia Marco Plini
con Marco Maccieri e con Luca Cattani, Giusto Cucchiarini, Cecilia Di Donato, Marco Merzi, Valeria Perdonò
aiuto regia Thea Dellavalle e Angela Ruozzi
disegno luci Fabio Bozzetta
video editing e live shooting Samuele Huynh Hong Son
costumi Nuvia Valestri
i costumi dei senatori romani sono abiti Luigi Bianchi Sartoria, Mantova
produzione Centro Teatrale MaMiMò
con il sostegno della Fondazione I Teatri
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L’ultima tragedia di Shakespeare, datata 1607, ambientata nella produzione MaMiMò in un futuro a tratti dark, racconta l’avvincente storia del generale Caio Marzio, detto Coriolano, allevato a pane e sangue, educato in nome della non contrattabilità del proprio valore, che ha pur bisogno, per continuare a funzionare, di definirsi – in effetti di misurarsi – contro qualcosa.
L’adattamento del testo per questo allestimento sottolinea il legame con il presente. La tragica vicenda personale del generale Caio Marzio, detto Coriolano, è infatti indissolubilmente legata al destino di Roma, una città in espansione in cui le istituzioni democratiche sono ancora fragili e nuove forze popolari si affacciano sulla scena politica.
Coriolano, cresciuto secondo i valori tradizionali nella guerra e per la guerra, è campione assoluto in battaglia, le sue imprese vittoriose contro i Volsci, una volta rientrato a Roma, lo rendono il candidato ideale per la carica di console. Coriolano però è un conservatore, disprezza il popolo che accusa di codardia ed è apertamente ostile ai tribuni i nuovi magistrati eletti in rappresentanza delle istanze popolari. La sua intransigenza entra in conflitto con le esigenze di mediazione della politica, i tribuni riescono a capovolgere l’esito dell’elezione e a esiliarlo, condannandolo come nemico del popolo. Coriolano, tradito da Roma, tradirà a sua volta alleandosi con il suo nemico Tullo Aufidio, il capo dei Volsci e marciando contro Roma per cingerla d’assedio e punirla della sua irriconoscenza. Soltanto l’ambasceria guidata dalla madre Volumnia convincerà il guerriero a firmare la pace e salvare Roma dalla distruzione. Tornato dai Volsci troverà la morte verrà ucciso per l’invidia di Aufidio e perché riconosciuto traditore dell’alleanza.
La vicenda narrata in Coriolano crea un attrito con l’oggi perché racconta di una forma politica in divenire. La Roma repubblicana in cui il popolo smette di essere massa passiva, l’argilla della storia plasmata dai re, e chiede di avere voce e parte attiva nelle decisioni dello stato che lo riguardano, mette in luce le contraddizioni e i conflitti di una democrazia dei primordi, sollevando interrogativi che restano fondamentali per chi vuole provare a “pensare la politica”. Il testo presenta in apertura una città che sembra sull’orlo di una guerra civile, l’espansione militare all’esterno ha creato pericolosi conflitti interni. Nell’insanabile opposizione tra Coriolano e il popolo si riflette una lotta di classe che si gioca non sul piano economico ma su quello dei valori.
In questa dialettica continua, che non trova soluzione ma che chiede allo spettatore di prendere posizione, i punti di vista si alternano attorno a tre poli principali: Coriolano, il popolo e i politici.
Coriolano è nemico del popolo, vorrebbe eliminare i suoi rappresentanti, propone un modello autoritario e oligarchico. Vero. Coriolano è un eroe, con la sua bravura in battaglia ha salvato Roma. Vero. Coriolano è sempre coerente con i suoi valori. Vero. Ne condividiamo i valori? Ne apprezziamo la coerenza? Possiamo apprezzarne la coerenza anche se disprezziamo i suoi valori?
Il popolo è una massa manipolabile e non è disposto a sacrificarsi per lo stato. Vero. Il popolo non ha ricevuto istruzione, ha bisogno di una guida, è mosso da necessità concrete. Vero. Il popolo lotta per un diritto. Vero.
Riconosciamo i diritti del popolo? Riconosciamo i suoi bisogni? Ci riconosciamo nella sua incoerenza? Ovvero possiamo riconoscere tali diritti anche se ne condanniamo l’incoerenza?
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Note di regia
Populismo, mancanza di meritocrazia e soprattutto quell’invadente irrazionalità che produce solo cattivo governo: sono questi i limiti della democrazia? Il popolo è chiamato alla responsabilità del governo, ma ne è veramente interessato? L’uguaglianza e la meritocrazia sono concetti antitetici o complementari? Sembra di confrontarsi con le macerie di una società, anche se il testo parla della sua costruzione. Coriolano è il testo più politico di Shakespeare, uno dei più cupi, e, curiosamente uno dei meno rappresentati. Nella vicenda pubblica del condottiero romano sembrano apparire fantasmi che ci portano dritti, dritti ai nostri giorni e ci fanno interrogare sulla natura dei nostri istinti sociali. In effetti è sorprendente affrontare un testo come questo e ritrovarvi gli stessi meccanismi che governano la nostra società, quei difetti nel meccanismo dialettico tra le classi che sono attivi anche oggi ed impediscono la libera espressione democratica.
(Marco Plini)
INFO E PRENOTAZIONI
da lunedì a venerdì dalle ore 9.30 alle 18.00
tel: +39 02 69 01 57 33
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ORARIO SPETTACOLI
da martedì a sabato h. 20.30
domenica h. 16.00
lunedì RIPOSO
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PREZZI
intero € 19,00
ridotto under 26/convenzionati € 14,00
ridotto under 14/over 65 € 9,50
giovedì sera € 15,00
danza&Jazz € 15,00
danza&Jazz under 14/over 65 € 10,00
prevendita e prenotazione € 1,00
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ABBONAMENTI
CARNET 10 ingressi 130 euro: per i veri fan del Teatro Fontana, questo abbonamento consente l’ingresso a 10 spettacoli a scelta per la stagione di prosa. È possibile utilizzare fino a due ingressi per lo stesso spettacolo.
CARNET 5 ingressi 70 euro: consente l’ingresso a 5 spettacoli a scelta per qualsiasi spettacolo della stagione. È possibile utilizzare massimo un ingresso per spettacolo.
CARNET COPPIA 50 euro: questa formula di abbonamento è pensata per chi vuole condividere la serata a teatro. Carnet coppia consente l’ingresso a 2 spettacoli a scelta per 2 persone.
CARNET GIOVEDÌ SERA 20 euro: Giovedì sera è un abbonamento nominale valido per 2 spettacoli utilizzabile per tutti gli appuntamenti della stagione di prosa, solo il sabato sera.
2 INGRESSI LIBERI 30 euro: 2 ingressi – è possibile utilizzare entrambi i tagliandi a spettacolo.
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PREVENDITA E RITIRO BIGLIETTI
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ritiro biglietti: da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 18.00
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