Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Violino Stefan Milenkovich
Direttore Giuseppe Grazioli
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Doppio, gradito ritorno a laVerdi per la bacchetta di Giuseppe Grazioli e il violino di Stefan Milenkovich, impegnati in un programma “tutto Russia”, all’insegna della grande musica dell’Ottocento.
Appuntamento Venerdì 23 (ore 20.00) e Domenica 25 (ore 16.00) Marzo, all’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi impegnata nel Concerto per violino e orchestra di Cajkovskij. Completato agli inizi del 1878 a Clarens, presso Ginevra, è un evergreen dei repertori internazionali e uno dei capisaldi della letteratura per lo strumento, affidato al talento del serbo Stefan Milenkovich, che il pubblico di largo Mahler si ricorderà per l’appassionante interpretazione del Concerto per violino e orchestra di Mendelsshon, nel giugno di due anni fa.
La parte sinfonica di questo diciannovesimo programma della Stagione principale vede un altro russo sulla scena: si tratta di Vasily Kalinnikov, con la sua Sinfonia n. 1: pubblicata al tramonto del XIX secolo, tra il 1894 e il 1895, rappresenta ancora oggi l’eredità più preziosa e commovente che il compositore – scomparso a soli 35 anni – ci ha lasciato nella sua brevissima parabola musicale.
(Biglietti: euro 36,00/16,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar/dom, ore 10.00/19.00, tel. 02.83389401/2; on line: www.laverdi.org o www.vivaticket.it).
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Biografie
Giuseppe Grazioli, direttore. Si è diplomato in pianoforte con Paolo Bordoni, in composizione con Niccolò Castiglioni ed ha studiato direzione d’orchestra con Gianluigi Gelmetti, Leopold Hager, Franco Ferrara, Peter Maag e Leonard Bernstein.
Ha diretto le principali orchestre italiane fra le quali: Accademia di Santa Cecilia di Roma, Orchestra RAI di Roma e Napoli, Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, Orchestra del Teatro Comunale di Trieste, Orchestra dell’Ente Arena di Verona, Orchestra Haydn di Bolzano. Dal 1995, anno in cui ha debuttato a Saint-Etienne, svolge una intensa attività in Francia dove ha diretto più di 50 produzioni operistiche a Metz, Rennes, Avignone, Lille, Lione, Tours, Bordeaux, Marsiglia, Nantes, Angers e Parigi.
Nel giugno 2002 ha diretto, al Teatro Châtelet di Parigi, il concerto finale del concorso di canto Operalia in seguito al quale Placido Domingo lo ha invitato a dirigere Lucia di Lammermoor e Les Pêcheurs de perles all’Opera di Washington. Nel maggio 2003 ha diretto per il Teatro alla Scala la prima mondiale di Vita di Marco Tutino.
Negli ultimi anni è stato presente nel cartellone del Teatro Regio di Torino (Orfeo agli Inferi, La Tempesta e Le nozze di Figaro), del Carlo Felice di Genova (Candide), del Teatro Comunale di Bologna (The Beggar’s Opera), del Teatro di San Carlo (Mysterium di Nino Rota), del Teatro Massimo di Palermo (Orphée et Eurydice) dell’Opéra de Nantes et Angers (Il cappello di paglia di Firenze), dell’Opéra National de Montpellier (La Traviata), dell’Università di Yale (A Midsummer Night’s Dream), dell’Opéra de Quebec (Lucia di Lammermoor, Falstaff, Tosca e La Damnation de Faust con la regia di Robert Lepage), dell’Opéra de Saint-Etienne (3 Cantate inedite di Massenet), del Grand Théâtre de Luxembourg (Il turco in Italia). Nel 2010 ha inaugurato il Festival della Valle d’Itria con l’opera Napoli Milionaria di Nino Rota, pubblicata in prima registrazione mondiale su dvd.
Fra gli impegni recenti e futuri: Tosca a Montreal, L’Italiana in Algeri a Nancy, Semiramide a Saint-Etienne, Così fan tutte alla Yale University, Carmen a Québec City, una nuova produzione de L’opera da tre soldi al Piccolo Teatro di Milano con laVerdi, l’inaugurazione del Festival della Valle d’Itria 2016 con La grotta di Trofonio di Paisiello, Lucia di Lammermoor ad Ancona e numerosi concerti sinfonici con l’Orchestra del Teatro Bellini di Catania, l’Orchestra del Teatro la Fenice di Venezia, l’Orchestra Sinfonica dei Conservatori italiani e l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi.
Dopo una serie di 3 cd dedicati a rarità del ‘900, ha inciso per l’etichetta CPO, la prima registrazione mondiale di “Quadri di Segantini” di Zandonai e diverse composizioni di Rota: l’opera La visita meravigliosa, un cd dedicato alla musica per orchestra (Choc du Monde de la Musique) e infine alcuni lavori per il teatro (Lo scoiattolo in gamba, Cristallo di rocca).
Nell’estate 2011 ha iniziato a registrare l’integrale delle opere sinfoniche di Nino Rota con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi per DECCA, che ha pubblicato i primi 6 doppi cd, con numerose prime registrazioni mondiali. Nell’aprile del 2016, sempre per DECCA, è stato pubblicato un nuovo cd dedicato all’Opera da tre soldi di Weill e a musiche di scena di Nino Rota e Fiorenzo Carpi.
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Stefan Milenkovich, violino. Nativo di Belgrado, ha iniziato lo studio del violino all’età di tre anni, dimostrando subito un raro talento che lo porta alla sua prima apparizione con l’orchestra, come solista, all’età di sei anni ed incominciando una carriera che lo ha portato ad esibirsi in tutto il mondo.
È stato invitato, all’età di 10 anni, a suonare per il presidente Ronald Reagan in un concerto natalizio a Washington; per il presidente Mikhail Gorbaciov quando aveva 11 anni e per il Papa Giovanni Paolo II all’età di 14 anni. Ha festeggiato il suo millesimo concerto all’età di sedici anni a Monterrey in Messico.
È stato vincitore di molti premi partecipando ai più importanti concorsi internazionali: il Concorso di Indianapolis (USA), il “Tibor Varga” (Svizzera), il “Queen Elizabeth” (Bruxelles), lo “Yehudi Menuhin” (Gran Bretagna), il “Ludwig Spohr” di Weimar ed il Concorso di Hannover (Germania), il “Lipizer” di Gorizia ed il “Paganini” di Genova in Italia.
Riconosciuto a livello internazionale per le sue eccezionali doti tecniche ed interpretative, ha suonato come solista con l’Orchestra Sinfonica di Berlino, l’Orchestra di Stato di San Pietroburgo, l’Orchestra del Teatro Bolshoj, la Helsinki Philharmonic, l’Orchestra di Radio-France, l’Orchestra Nazionale del Belgio, la Filarmonica di Belgrado, l’Orchestra di Stato del Messico, l’Orchestra Sinfonica di Stato di San Paolo, l’Orpheus Chamber Orchestra, le Orchestre di Melbourne e del Queensland in Australia, l’Indianapolis Symphony Orchestra, la New York Chamber Symphony Orchestra, la Chicago Symphony Orchestra, collaborando con direttori del calibro di Lorin Maazel, Daniel Oren, Lu Jia, Lior Shambadal, Vladimir Fedoseyev, Sir Neville Marriner.
La sua discografia include tra l’altro le Sonate e le Partite di J.S. Bach, e l’integrale per la Dynamic (2003) delle composizioni di Paganini per violino solo.
Stefan Milenkovich è impegnato anche in cause umanitarie: tra l’altro nel 2003 gli è stato attribuito a Belgrado il riconoscimento “Most Human Person”. Ha inoltre partecipato a numerosi concerti patrocinati dall’UNESCO a Parigi, esibendosi al fianco di Placido Domingo, Lorin Maazel, Alexis Weissenberg e Sir Yehudi Menuhin.
Dedito anche all’insegnamento, dal 2002 è stato assistente di Itzhak Perlman alla Juilliard School di New York, prima di accettare l’attuale incarico di Professore di violino all’Università dell’Illinois, USA.
Suona un Guadagnini del 1783.