Lo spettacolo, proposto in Prima nazionale, appartiene alla serie DIECIPARTITE, un progetto che nasce da un’idea Daniele Lo Monaco e che Manfridi ha iniziato a scrivere e a portare in scena nel 2009, e che ora giunge al suo settimo capitolo.
Stavolta protagonista assoluto della narrazione è Francesco Totti, raccontato attraverso le pieghe delle vicende che hanno accompagnato squadra e tifoseria al confronto cruciale col Genoa, atto conclusivo del campionato 2016/17 e gara decisiva per la conquista del secondo posto, un piazzamento di importanza vitale per l’AS Roma. L’accesso diretto alla Champions League, infatti, comporta introiti che se fossero andati persi avrebbero prodotto un forte ridimensionamento della squadra. E, cosa ancor più grave, una mancata vittoria avrebbe tolto completamente senso alla grande festa preparata in omaggio a Totti, giunto alla sua partita di addio, precipitando l’intero popolo romanista nello sconforto di dover salutare il suo Capitano all’insegna dell’insuccesso e della frustrazione.
In una sorta di back stage della settimana precedente l’incontro, l’epopea calcistica di Totti viene rievocata attraverso un intarsio di cronache che accostano squarci di realtà umana al clamore della ribalta, mentre le vicende di una partita assurda, quasi fuori controllo, cadenzeranno il comporsi di un risultato che solo a pochi istanti della fine troverà con Perotti il gol del trionfo e della salvezza dall’incubo.
A questo punto, dopo il triplice fischio dell’arbitro, avvolto dall’empito commosso dei settantamila spettatori presenti all’Olimpico e mentre i tabelloni trasmettono immagini di azioni memorabili, Francesco Totti, con la voce rotta dall’emozione, leggerà da un foglio stropicciato un discorso in cui sembrerà prender forma un formidabile atto di crescita.
In tantissimi si sono riconosciuti in quel discorso, romanisti e non. In Italia e altrove. In tantissimi vi hanno riconosciuto quella sofferenza del mutamento che riguarda ciascuno di noi, e che fa del racconto di questo Roma-Genoa una storia che va al di là dei limiti di una vicenda calcistica e basta.
SALA UMBERTO – 28 marzo ore 21 – Prezzi da 23 a 17 euro