È andata in scena la prima delle due serate al Tau dell’Unical di “Questi Fantasmi!” in esclusiva regionale in Calabria, per la regia di Marco Tullio Giordana, prodotto da “La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo”.
“Questi fantasmi!” è una commedia in tre atti, scritta nel 1945 ed è una delle prime opere di Eduardo, interpretata da Eduardo De Filippo stesso il 7 gennaio 1946, al Teatro Eliseodi Roma, con la Compagnia «Il Teatro di Eduardo con Titina De Filippo». È stata la prima commedia di Eduardo ad essere rappresentata all’estero: il 7 giugno 1955 a Parigi, al Théâtre de la Ville – Sarah Bernhardt, in occasione del “Festival internazionale d’arte drammatica”), ha raccolto unanimi consensi in tutte le sue diverse edizioni. Un successo assoluto ascrivibile allo straordinario meccanismo di un testo dal perfetto equilibrio tra comico e tragico.
È con la messa in scena del capolavoro di Eduardo, che Elledieffe, la compagnia di Luca De Filippo oggi diretta da Carolina Rosi, ha ripreso il lavoro dopo la prematura morte del suo fondatore.
La commedia propone uno dei temi centrali della drammaturgia eduardiana: la vita messa fra parentesi, sostituita da un’immagine, da una maschera imposta agli uomini dalle circostanze.
Marco Tullio Giordana è il regista dello spettacolo che vede Gianfelice Imparato nei panni del protagonista, e che, dopo il debutto a Firenze, è in tournée in tutta Italia. Questa messa in scena, racconta Carolina Rosi, è la “sintesi di un lavoro che ha avviato percorsi artistici condivisi, e che continua, nel rigoroso segno di Luca, a rappresentare e proteggere l’immenso patrimonio culturale di una delle più antiche famiglie della tradizione teatrale italiana”.
La commedia, dopo “Napoli Milionaria!”, è la seconda della raccolta “Cantata dei giorni dispari”. Eduardo si ispirò, probabilmente, per la sua realizzazione a un episodio di cui fu protagonista suo padre, Eduardo Scarpetta. Racconta infatti quest’ultimo che la sua famiglia, in ristrettezze economiche, fu costretta a lasciare la propria abitazione da un giorno all’altro. Il padre riuscì a trovare in poco tempo una nuova sistemazione, all’apparenza eccezionale, in rapporto all’affitto ridottissimo da pagare. Dopo alcuni giorni si chiarì il mistero: la casa era frequentata da un impertinente “monaciello”…
Marco Tullio Giordana firma la regia di una storia a tratti farsesca, che racconta la necessità di essere ciechi, di credere senza riserve a una realtà inverosimile, per tutelare se stessi e un ideale di famiglia minato al suo interno.
“Eduardo – spiega nelle note di regia, Giordana – è uno dei nostri grandi monumenti del Novecento. Grandezza che non è sbiadita col tempo. L’attualità di “Questi fantasmi!” è per me addirittura sconcertante. Il tipo incarnato da Pasquale Lojacono con la sua inconcludenza, l’arte di arrangiarsi, la disinvoltura morale, l’opportunismo, i sogni ingenui e le meschinità, non è molto diverso dai connazionali d’oggi. La grandezza di Eduardo sta nel non ergersi a giudice, nel non sentirsi migliore di lui, di loro. Non condanna né assolve, semplicemente rappresenta quel mondo senza sconti e senza stizza. Il suo sguardo non teme la compassione, rifiuta la rigidità del moralista”.
Dall’opera fu tratto un film omonimo, solo diretto da Eduardo stesso ed interpretato da Renato Rascel, Erno Crisa e Franca Valeri. Nel 1962 ne venne realizzata una produzione per la televisione diretta ed interpretata dallo stesso Eduardo De Filippo. Infine nel 1967, con la regia di Renato Castellani e con interpreti Vittorio Gassman e Sophia Loren, fu tratto un film che stravolge la commedia di Eduardo riducendola ad una sorta di farsa alla napoletana.
Nell’autunno del 1981, Enrico Maria Salerno diresse e interpretò un’edizione dell’opera da lui stesso adattata in italiano, mantenendo il dialetto solo per il personaggio del portinaio, affidato all’attore “eduardiano” Antonio Casagrande.
LA TRAMA
Pasquale Lojacono si trasferisce con la giovane moglie Maria in un appartamento all’ultimo piano di un palazzo seicentesco (in via Tribunali 176). Maria non sa che il marito ha ottenuto il fitto gratuito per cinque anni di quell’enorme casa (18 camere e 68 balconi) in cambio del compito di sfatare la leggenda sulla presenza di spiriti nella casa. Il portiere Raffaele spiega al nuovo inquilino cosa dovrà fare per ottemperare al suo impegno contrattuale: per dimostrare che non ci sono fantasmi dovrà mostrarsi ogni giorno, due volte al giorno, fuori tutti i 68 balconi, mostrando serenità e allegria. A tal scopo dovrà anche cantare ad alta voce (inizierà con Lucean le stelle, continuerà con Ah l’ammorre che fa fa)! Ascoltando però i racconti del portiere, della sorella di quest’ultimo e del “dirimpettaio” di casa, tal Professor Santanna, il nostro protagonista incomincia a credere all’esistenza degli spiriti; pertanto, quando s’imbatte in Alfredo, l’amante della moglie, lo scambia per un fantasma. La storia di Questi fantasmi!prosegue con Alfredo che fa pervenire sostanziosi aiuti economici alla famiglia Lojacono, aiuti che vengono interpretati da Pasquale come regali degli spiriti che l’avrebbero preso a ben volere! L’equivoco prosegue e il nostro protagonista è l’unico a non avvedersi di quello che sta realmente accadendo; dopo un’esilarante scena nella quale, per Pasquale, si consuma un litigio tra spiriti (in effetti i litiganti sono Alfredo, sua moglie, i suoi bambini e altri parenti), l’amante di Maria decide, apparentemente, di tornare in famiglia privando dei suoi regali il povero Pasquale. La storia di si avvia alla conclusione: con un marchingegno Pasquale riesce a reincontrare Alfredo, chiedendogli un ulteriore e sostanzioso aiuto economico, spiegando allo “spirito” che i soldi gli servono per riconquistare la moglie di cui è perdutamente innamorato. Alfredo, commosso per la triste confessione, gli lascia un pacco di banconote e scompare dalla loro vita.
«I fantasmi non esistono… li creiamo noi, siamo noi fantasmi!»
(Pasquale Lojacono in Questi fantasmi!)
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In scena: GIANFELICE IMPARATO, CAROLINA ROSI, MASSIMO DE MATTEO, PAOLA FULCINITI, FEDERICA ALTAMURA, ANDREA CIOFFI, NICOLA DI PINTO, VIOLA FORESTIERO, GIOVANNI ALLOCCA, GIANNI CANNAVACCIUOLO, CARMEN ANNIBALE