Era da un po’ di tempo che volevo chiacchierare con il gruppo del Mulino ad Arte al completo. Li conosco e li seguo già da un po’ di anni e, se non proprio amici possiamo definirci simpatizzanti, almeno da parte mia. Avevo già intervistato/chiacchierato con Daniele e una delle ultime cose che mi aveva detto: “… sono entusiasta del mio gruppo di lavoro” mi aveva incuriosito verso gli assenti. In realtà anche questa volta Costanza Maria Frola, la donna del trio, tipo la Marchesini del Solenghi/Lopez ecc. mi ha dato buca. Ha trovato una buona scusa per non essere presente, ma ci ritenterò più avanti, perché trovo sia un’attrice eclettica, capace di dare spessore al suo personaggio, e forse il riferimento alla Marchesini ha del concreto. Al suo posto è arrivata però, dietro mia insistenza, Federica Leone che, in quanto a simpatia e grinta non è seconda a nessuno. E tutti ne siamo stati contenti. Volevo capire se il clima e lo spirito di questo gruppo di under 35 fosse davvero buono, come me lo aveva descritto il fondatore. Naturalmente non era solo questo, volevo anche conoscerli e intervistarli alla mia maniera, cioè chiacchierando delle cose che ci accomunavano. Ci siamo trovati al bar sotto i portici di Pinerolo, il Da Vinci, che non conoscevo. Elegante ma non troppo serioso, e nella parte sopra elevata, nella saletta più grande, Daniele mi ha detto, con una punta di orgoglio di aver fatto il suo “Mi abbatto ma sono felice”. Spettacolo che ha già avuto molti riconoscimenti e di cui avevo già scritto su queste pagine. Dopo poco il mio arrivo ecco sa lire Jacopo e Federica. Avevamo già intavolato un discorso con Daniele sulla possibilità dei Teatri di gestire la pubblicità o sponsorizzazione, come si dice in termini più soft, ed il loro arrivo non ci ha fatto desistere dall’argomento. Abbiamo tutti esposto il nostro pensiero, sopratutto sulla categoria teatrale dell’attore puro e dell’artigiano, cioè di colui che si occupa solo dell’aspetto artistico della messa in scena e invece di colui che si occupa anche di tutto quello che ci sta intorno. Gestione economica, ricerca fondi, montaggio smontaggio, vendita spettacoli, ricerca sponsor appunto, eccetera eccetera. Ho avvisato i nuovi arrivati che l’intervista era già iniziata ma questo non ha modificato l’andamento della chiacchierata, Daniele ha espresso la sua idea di teatro nelle mani di tanti, ma che facciano riferimento ad una persona precisa. Jacopo ha parlato di ricerca di una strada originale ma condivisa, con cui differenziarsi rispetto alle altre realtà Teatrali mentre Federica ritiene che sia il gruppo il valore aggiunto al lavoro teatrale, cioè più si hanno chiari i propri compiti e più ci si fida degli altri e più tempo si ha per crescere e diventare competitivi. Jacopo viene da Bologna, dove ha frequentato insieme a Daniele la Scuola di Teatro “Alessandra Galante Garrone” e nel 2011 si sono diplomati “attore di prosa”, confermandomi un’amicizia nata sulla fatica e sul restare a scuola ben oltre le ore di chiusura. Vive a Bologna, ove ha una famiglia composta da compagna e due figli. Oltre che attore è impegnato anche come doppiatore, fa campagne pubblicitarie e collabora alla collana di “libri letti in cd”. Sia lui che Federica non arrivano ai trent’anni, lei è la più giovane, ha origini napoletane ma ha vissuto quasi sempre a Roma, dove si è laureata al Dams (Letteratura, musica e spettacolo). È una critica teatrale e collabora con giornali locali. Le ho chiesto se ha fatto teatro in precedenza, e lei mi ha detto di no ma si occupa anche della vendita degli spettacoli. A mio avviso chi vende fa teatro, forse in modo inconsapevole, ma se quello che proponi ti piace allora è teatro.
È stata una buona chiacchierata, il clima è disteso ed il motivo per cui Daniele era entusiasta del suo gruppo di lavoro è lì, si discute, nessuno pretende di avere ragione ma c’è rispetto delle idee degli altri. Emerge anche come la figura del regista, spesso è Ronco che dirige, venga percepita. Non è mai categorica ed imposta, ma anzi, visto che spesso i ruoli sono intercambiabili, cioè si scambiano i personaggi a seconda degli impegni, debbono trovare soluzioni condivise e quindi si cercano compromessi che vadano bene a tutti. E poi viene fuori l’entusiasmo di Federica, che crede nel Mulino ad Arte, sa che ha grandi potenzialità ed un grande futuro li attende. Mentre ci avviamo all’uscita penso che mi piacciono queste persone.
L’Associazione Culturale Mulino ad Arte è una compagnia teatrale under 35 che opera sul territorio nazionale dal 2009. Il cast è composto da: Daniele Ronco e Jacopo Trebbi, diplomati alla Scuola di Teatro di Bologna “Alessandra Galante Garrone”, Costanza Maria Frola presso la Sat di Moncalieri. Le attività prevalenti di Mulino ad Arte sono: produzione e distribuzione di spettacoli teatrali, organizzazione di eventi e formazione. Per quanto riguarda l’attività di produzione e distribuzione, Mulino ad Arte ha visto una crescita costante di pubblico e di critica, arrivando in pochi anni a distribuire oltre 50 spettacoli l’anno su tutto il territorio nazionale, ricevendo premi e riconoscimenti (Cassino Off 2016, Maldipalco 2014 e 2015, Le strade degli altri 2017, Voce della società giovanile 2017). La compagnia produce spettacoli di repertorio e di drammaturgia contemporanea, partendo dall’urgenza di affrontare tematiche “pop” dal grande risvolto sociale, utilizzando principalmente i linguaggi della parola e della musica, con un’ attenta ricerca che miri ad un’ unicità di rappresentazione, adottando un linguaggio schietto e diretto in modo da arrivare a tutte le fasce di pubblico. Mulino ad Arte ha il sostegno della Fondazione Piemonte dal Vivo attraverso il progetto Cortocircuito Piemonte. Grazie alla collaborazione tra la Fondazione e i Comuni di Orbassano e Cumiana (Torino), il Mulino organizza a partire dal 2013 il cartellone della Stagione teatrale dei suddetti Comuni. In particolare: il Teatro Sandro Pertini ospita la stagione Live Show Orbassano e il Teatro Felice Carena Live Show Cumiana. A partire dall’edizione 2016, è co-organizzatore del Torino Fringe Festival. Il 2017 vede una nuova collaborazione fra Mulino ad Arte e Il Mutamento Zona Castalia presso San Pietro in Vincoli Zona Teatro di Torino, con la nascita della rassegna Live Show in Vincolie del Progetto Mummia. Con il progetto “Play Tour Ife”, Mulino ad Arte vince il bando Funder35 per il triennio 2018/2020 aggiudicandosi il massimo riconoscimento possibile.
Premi:
2018 Festival Anello Verde (Savona) “Mi abbatto e sono felice” (migliore spettacolo green&smart)
2018 Funder 35 con il progetto “PLAY YOUR LIFE”
2017 Le strade degli altri (Genova) premio drammaturgie per “CHAOS-HUMANOID B12”
2017 Voce della società giovanile (Nazionale) con lo spettacolo “Mi abbatto e sono felice”
2016 CassinoOff (Nazionale) con lo spettacolo “Mi abbatto e sono felice”
2015 MaldiPalco (Torino) con lo spettacolo “Mi abbatto e sono felice”
2015 #FaiGirareLaCultura (Svizzera) con lo spettacolo “Level up”
2014 MaldiPalco (Torino) con lo spettacolo “Dropshot”
Organigramma Daniele Ronco Presidente Costanza Maria Frola Vicepresidente Jacopo Trebbi Segretario Federica Leone Tesoriere
JACOPO TREBBI. Terminati gli studi superiori, si diploma presso la Scuola di Teatro di Bologna “Alessandra Galante Garrone” nel Dicembre 2011prendendo parte agli spettacoli “I giorni della libertà” (regia di Gabriele Tesauri) e “Frammenti di Vita” (regia di Vittorio Francescani). Nel 2012 è diretto da Renata Palminiello in “Tre Sorelle” di Cechov; nel 2013 rappresenta la Scuola di Teatro di Bologna al Premio Nazionale delle Arti indetto dall’ANAD Silvio D’Amico di Roma, lavora con Teodoro Bonci del Bene nella prima messa in scena italiana di “Illusioni” di Vyrypaev (Festival VIE 2015), collabora con Zanichelli Editore come protagonista di video tutorial a tema storico ed interpreta Roderigo nell’Otello del Teatro Stabile di Bologna con Massimo Dapporto e Maurizio Donadoni; nel 2015 è ne “La Dodicesima Notte” di Officina dei Tratti, nel “Macbeth” di Verdi con la regia di Bob Wilson e, per la TV, è Romeo nel secondo episodio de “L’Ispettore Coliandro – il ritorno”. Nel 2016 comincia la collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia di Milano e con le case di produzione bolognesi Immagina srl e Open Group ed è Buckingham nel “Riccardo III” prodotto da Teatri di Pistoia (Centro di produzione). Per il Cinema, viene diretto da Annarita Zambrano nel film “Dopo la guerra” (Après le guerre, 2016) con Giuseppe Battiston e Barbora Bobulova. A Torino collabora assiduamente con la compagnia teatrale Mulino ad Arte e con la casa di produzione Grey Ladder. Nel 2018 sarà nel cast teatrale di “Gioia e dolori nella vita delle giraffe” di Tiago Rodrigues prodotto da Emilia Romagna Teatro Fondazione. Dal 2015 entra nel corpo docenti della BSMT (Bernstein School of Musical Theater) di Bologna in qualità di insegnante dei corsi Teens.
FEDERICA LEONE. Si laurea in “Letteratura, Musica e Spettacolo” presso l’Università La Sapienza di Roma, approfondendo i suoi studi umanistici presso l’Università di Torino con la Laurea Magistrale in Comunicazione e Cultura dei Media. La sua formazione si arricchisce con diversi workshop di critica teatrale (“TEC Lab” presso il Teatro dell’Orologio di Roma nell’anno 2014/15) e di organizzazione (“Da grande voglio fare l’operatore teatrale – V edizione” organizzato da Hystrio presso il Piccolo Teatro di Milano). Partecipa nel 2014/2015 al progetto “Dominio Pubblico” sostenuto dalla Regione Lazio, ATCL, Teatro dell’Orologio e Teatro Argot. Nel 2015/2016 lavora presso il Teatro dell’Orologio di Roma e, nello stesso anno, collabora con diverse testate giornalistiche online e con la rivista “Teatro contemporaneo e Cinema” diretta da Mario Verdone. Dal 2016 è una corrispondente per il settimanale piemontese “L’Eco del Chisone”. Dal 2016 diventa collaboratrice di Mulino ad Arte per quanto riguarda l’ufficio stampa, la distribuzione, la promozione e l’organizzazione.