Si terrà all’Istituto Francese di Milano, venerdì 16 e sabato 17 marzo, la quindicesima edizione de “Le giornate del cinema quebecchese”, otto film in programma, 4 lungometraggi e 4 corti, tra fiction e documentari, dedicati al nuovo cinema canadese del Quebec, nel corso di due serate curate da Joe Balass, regista canadese, quest’anno dal titolo “Amore, Arte e Rivoluzione: 50 anni dopo il 1968”.
La rassegna è dedicata al ‘68, 50 anni dopo, a Parigi e in Québec, uno dei periodi più rivoluzionari della nostra epoca, organizzata in collaborazione con il Conseil des arts et des lettres du Québec, la Société de développement des entreprises culturelles du Québec, la Delegazione del Québec a Roma, l’Ambasciata del Canada in Italia, il Conseil des arts du Canada, l’Institut français Milano e l’Institut français Firenze.
In programma anteprime italiane e internazionali che racconteranno la più stringente attualità con uno sguardo alla rivoluzione, quella del ’68, che più di ogni altra della nostra epoca, ha saputo “trasformare” gli aspetti della vita di ognuno di noi, oggi come ieri, dal cinema al teatro, dalla politica alla letteratura, dalla religione all’amore.
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Venerdì 16 marzo
All’Istituto Francese di Milano, in corso Magenta, 63, si parte venerdì 16 marzo alle 19 con la prima italiana di Nelly di Anne Émond, film liberamente ispirato dall’opera autobiografica di Nelly Arcan, nel quale la regista tratteggia un ritratto di donna frammentata, spezzata, divisa nelle sue molteplici identità inconciliabili. Scrittrice e prostituta, star del palcoscenico e amante infelice. Il film sarà preceduto dalla proiezione del cortometraggio Regard di L’équipe di Wapikoni Mobile. Alle ore 21 il festival prosegue con la proiezione del cortometraggio Pre-drink di Marc-Antoine Lemir e a seguire il lungometraggio Le petite fille qui aimait trop les allumettes di Simon Lavoie, ispirato liberamente a un racconto di Gaétan Soucy, il regista gira in bianco e nero la ricostruzione del mondo antico e dei segreti di una famiglia disfunzionale. Ambientato in una foresta dell’immenso Québec rurale Lavoie realizza un film che racconta dell’adolescenza di una ragazzina, che si chiama “Fratello” e che deve fare i conti con un mondo totalmente dominato dal potere patriarcale e maschile (presentato al Toronto International Film Festival).
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Sabato 17 marzo
Sabato 17 marzo si parte alle 15.30 con la proiezione del cortometraggio Slurpee di Charles Grenier e a seguire Montréal la blanche di Bachir Bensaddek che filma il ritratto di due migranti algerini in Québec, interrogandosi con schiettezza sul senso di identità e sul significato della parola integrazione. Il regista sarà presente. Di adolescenti si parlerà (alle ore 17) nel documentario Bienvenue à FL di Geneviève Dulude-De Celle, ritratto di una comunità di giovani chiusi nell’universo parallelo della scuola secondaria regionale di Sorel-Tracy dove il regista installa la sua cinepresa dentro alla scuola Fernand-Lefebvre di Sorel, per raccontarci la nascita e l’evoluzione di un progetto fotografico collettivo studentesco. Il documentario sarà anticipato dalla proiezione del contro Les insulaires di Valérie Lessard.
“Maggio 1968. Da Parigi si infiamma un movimento di rivolta globale che risponde tardivamente alla crisi di un sistema politico consumato, distante dalla gente, affaticato. La ribellione sovverte le regole della scrittura e del pensiero, facendo indignare Pasolini, voce dissonante che ne intuisce segnali intrinsecamente borghesi. Ma da quel pensiero liberato, i confini e i meccanismi dell’immaginazione, della parola, della sessualità e dell’arte, si trasformeranno in modo irreversibile. Cinquant’anni dopo, il cinema del Québec racconta di esperienze collettive, di appartenenza, di fratellanza, di amori, di liberazioni, di partecipazione e, con la sua poetica politica, interpreta la realtà effimera del contemporaneo in modo efficace, testimone attuale di quel movimento e di quei tempi di radicale cambiamento”.
I cortometraggi in programma sono: Regard di L’équipe di Wapikoni Mobile; Pre-drink di Marc-Antoine Lemir Slurpee di Charles Grenier e Les insulaires di Valérie Lessard.
Confermato anche quest’anno il circuito di microdistribuzione che vede il programma quebecchese estendersi con una speciale selezione di titoli a Firenze il 22 e 23 e a e Palermo (20 marzo).
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Tutti i film sono in lingua originale con sottotitoli in italiano.
Ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.
http://www.cinemaquebecitalia.com
Su Facebook: Cinema Quebec Italia
institutfrancais-milano.com
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Institut français Milano
Corso Magenta 63 Milano
sala cinema: CinéMagenta63
Tel. 02 4859191
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Institut français Firenze
Piazza Ognissanti 2
50123 Firenze
T. 055 2718801
http://institutfrancais-firenze.com/it
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Le sinossi dei film
In NELLY di Anne Émond, film liberamente ispirato dall’opera autobiografica di Nelly Arcan, la regista tratteggia un ritratto di donna frammentata, spezzata, divisa nelle sue molteplici identità inconciliabili. Scrittrice e prostituta, star del palcoscenico e amante infelice: più donne in una solitudine, navigano avventurandosi tra esaltazione e disincanto. Storie tossiche di una vita violenta e radicale, vissuta intensamente fino all’ultimo respiro. Appassionata e folle, disperata e necessaria. Presentato al Toronto Film Festival.
E poi MONTRÉAL LA BLANCHE di Bachir Bensaddek filma il ritratto di due migranti algerini in Québec, interrogandosi con schiettezza sul senso di identità e sul significato della parola integrazione. Amokrane fa il tassista. È la notte di Natale e lavora. Kahina si precipita infreddolita nel suo taxi, disperata per aver perduto la sua automobile nella neve. Lui riconosce immediatamente nell’anziana donna una diva pop algerina che credeva morta. Comincia così una notte nomade per le strade della città deserta. Presentato al Rotterdam Film Festival.
Di adolescenti si parlerà nel film BIENVENUE À FL di Geneviève Dulude-De Celle, ritratto di una comunità di giovani chiusi nell’universo parallelo della scuola secondaria regionale di Sorel-Tracy. Geneviève Dulude-Decelles installa la sua cinepresa dentro alla scuola Fernand-Lefebvre di Sorel, per raccontarci la nascita e l’evoluzione di un progetto fotografico collettivo studentesco. Raccoglie così le testimonianze, le tensioni e le aspettative per l’imminente ballo di fine anno, raccontandoci come i ragazzi e le ragazze vedono e si immaginano il mondo reale che li aspetta fuori da quelle mura e da cui sentono che stanno per essere travolti: con umorismo, filosofia e coraggio. Ritratto futuro prossimo dei sogni di una generazione. Presentato al Toronto International Film Festival.
LA PETITE FILLE QUI AIMAIT TROP LES ALLUMETTES di Simon Lavoie. Ispirato liberamente a un racconto di Gaétan Soucy, Simon Lavoie gira in bianco e nero la ricostruzione del mondo antico e dei segreti di una famiglia disfunzionale. Ambientato in una foresta dell’immenso Québec rurale, in una ricostruzione da horror gotico noir, Simon Lavoie realizza un film che racconta dell’adolescenza di una ragazzina, che si chiama “Fratello” e che deve fare i conti con un mondo totalmente dominato dal potere patriarcale e maschile. È il racconto del percorso di emancipazione che permetterà a Fratello di crescere, uscendo dall’isolamento totale che il padre e il fratello maggiore le hanno costruito intorno. Dal rapporto instabile con la figura paterna, dalla dinamica di sottomissione al fratello maggiore, esce grazie alla curiosità e all’amicizia di un giovane contadino dal sorriso radioso, che abita in un villaggio non lontano dalla casa degli orrori. Presentato al Toronto International Film Festival.
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Corti
REGARD di L’équipe de Wapikoni Mobile – Un colpo d’occhio su una riserva del popolo Innu nel profondo nord quebecchese. I bambini del villaggio si appropriano della cinepresa per mostrarci la loro vita quotidiana.
PRE-DRINK di Marc-Antoine Lemire – Alexe è una giovane trans e Carl un uomo gay. Grandi amici da sempre, una serata passata insieme sconvolge Alexe quando i due decidono di fare l’amore per la prima volta.
LES INSULAIRES di Valérie Lessard – Reinterpretazione coreografica di varie scene di film degli anni ’60, questa danza estrapola le scene originali dal loro contesto narrativo conservandone solo lo schema gestuale e scomponendo i rapporti di forza tra i protagonisti.
SLURPEE di Charles Grenier – Un adolescente alle prese con un feticismo di recente scoperta incontra una prostituta che evoca il suo passato di aspirante lottatore di judo.
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Orario Milano
v.16 marzo – 19.00
REGARD di L’équipe de Wapikoni Mobile
5m / b+n / 2017
NELLY di Anne Émond
101m / Colore / 2016
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v.16 marzo – 21.00
PRE-DRINK di Marc-Antoine Lemire
23m / Colore / 2017
LA PETITE FILLE QUI AIMAIT TROP LES ALLUMETTESU di Simon Lavoie
112 m / bianco e nero / 2017
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s. 17 marzo – 15.30
SLURPEE di Charles Grenier
10m / Colore / 2016
MONTRÉAL LA BLANCHE di Bachir Bensaddek
87 m / Colore / 2016 (regista presente)
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s. 17 marzo – 17.00
LES INSULAIRES di Valérie Lessard
11m / Colore / 2015
BIENVENUE À FL di Geneviève Dulude-De Celles
75m / Doc / Colore / 2015