Macbettu di Alessandro Serra, approda in Toscana, a Firenze, al Teatro Cantiere Florida, giovedì, 15 marzo alle 21 nell’ambito della rassegna Materia Prima. Vincitore del prestigioso premio UBU quale miglior spettacolo dell’anno, Macbettu è il Macbeth di William Shakespeare recitato in sardo e, come nella più pura tradizione elisabettiana, interpretato da soli uomini. Gli attori protagonisti di questo spettacolo dall’incredibile potenza arcaica sono Fulvio Accogli, Andrea Bartolomeo, Leonardo Capuano, Andrea Carroni, Giovanni Carroni, Maurizio Giordo, Stefano Mereu, Felice Montervino. Alessandro Serra, regista e fondatore della compagnia Teatropersona, ha sviluppato l’idea del progetto nel corso di un reportage fotografico che ha effettuato tra i carnevali della Barbagia. I suoni cupi prodotti da campanacci e antichi strumenti, le pelli di animali, le corna, il sughero. La potenza dei gesti e della voce, la confidenza con Dioniso e al contempo l’incredibile precisione formale nelle danze e nei canti. Le fosche maschere e poi il sangue, il vino rosso, le forze della natura domate dall’uomo. Ma soprattutto il buio inverno. Sorprendenti le analogie tra il capolavoro shakespeariano e i tipi e le maschere della Sardegna. La lingua sarda non limita la fruizione ma trasforma in canto ciò che in italiano rischierebbe di scadere in letteratura. Uno spazio scenico vuoto, attraversato dai corpi degli attori che disegnano luoghi ed evocano presenze. Pietre, terra, ferro, sangue, positure di guerriero, residui di antiche civiltà nuragiche. Materia che non veicola significati, ma forze primordiali che agiscono su chi le riceve. Dalla Scozia alla Barbagia, Macbettu mutua il capolavoro di Shakesperare all’interno dei codici ancestrali, esoterici, terrosi della cultura barbaricina. La lingua diviene così veicolo immaginifico per risalire lungo la china degli archetipi. In un gioco acuto di rifrazioni e evocazioni, Alessandro Serra inserisce la tragica vicenda di Macbeth nel contesto barbaricino, componendo un microcosmo aspro e primigenio, in grado di assurgere – senza la mediazione coercitiva dei significati – alla ritualità universale del simbolo, pennellando un quadro potente, coinvolgente, visionario ed evocativo di estrema attualità. La regia precisa e serrata, ritmata non solo dallo scandire della lingua ma anche da suoni secchi, spaventosi e da una danza di movimenti dietro ai quali sta un rigore estetico non frequente, evidenziano la metafora insita nel capolavoro shakespeariano, quella della violenza fine a se stessa. La traduzione in sardo e la consulenza linguistica sono di Giovanni Carroni, mentre la collaborazione ai movimenti di scena sono di Chiara Michelini. La regia, le scene, le luci e i costumi sono di Alessandro Serra. Le musiche Pietre Sonore di Pinuccio Sciola. Lo spettacolo è una produzione Sardegna Teatro in coproduzione con Teatropersona. Dopo Frame, presentato a febbraio, con Macbettu si conclude la monografia di scena che il Teatro cantiere Florida ha dedicato ad Alessandro Serra.
Alessandro Serra si avvicina al teatro attraverso gli esercizi di trascrizione per la scena delle opere cinematografiche di Ingmar Bergman. Si forma come attore a partire dallo studio delle azioni fisiche e dei canti vibratori nel solco della tradizione di Grotowski per poi arrivare alle leggi oggettive del movimento di scena trascritte da Mejercho’ld e Decroux. Integra la sua formazione teatrale con le arti marziali che pratica sin da giovanissimo. Nel frattempo si laurea in Arti e Scienze dello Spettacolo all’Università la Sapienza di Roma con una tesi sulla drammaturgia dell’immagine. Fondamentale, negli ultimi anni di formazione, l’incontro con Yves Lebreton e il suo metodo del Teatro Corporeo. Nel 1999 fonda la Compagnia Teatropersona, con la quale comincia a mettere in scena le proprie creazioni che scrive e dirige, curandone le scene, i costumi, le luci e i suoni. Tra il 2006 e il 2011 il lavoro di ricerca sulla scena come puro fatto materico, si concretizza nella creazione di una “trilogia del silenzio” (composta dagli spettacoli Beckett Box, Trattato dei Manichini e AURE), in cui la drammaturgia è praticata quale vero e proprio espianto di aure dalle opere letterarie di Samuel Beckett, Bruno Schulz e Marcel Proust. Nel 2009 crea la sua prima opera per l’infanzia, Il Principe Mezzanotte, presentato in oltre duecento repliche in Italia e all’estero. Nel 2013 crea Il Grande Viaggio opera tout public dedicata il tema dell’immigrazione. Nel 2015 la ricerca teatrale si accosta al linguaggio della danza e con il sostegno della fondazione Giacometti di Stampa (CH) crea L’ombra della sera, dedicato alla vita e alle opere di Alberto Giacometti. Nello stesso anno, in collaborazione con gli attori della compagnia Accademia Arte della diversità di Bolzano crea H+G. Nel 2017 ritorna al teatro di prosa e in collaborazione con Sardegna Teatro crea MACBETTU, inspirato all’opera di Shakespeare e recitato in lingua sarda.
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Giovedì 15 marzo ore 21 nell’ambito di Materia prima:
MACBETTU
TRATTO DA MACBETH DI WILLIAM SHAKESPEARE
DI ALESSANDRO SERRA
CON FULVIO ACCOGLI, ANDREA BARTOLOMEO, LEONARDO CAPUANO, ANDREA CARRONI, GIOVANNI CARRONI, MAURIZIO GIORDO, STEFANO MEREU, FELICE MONTERVINO
TRADUZIONE IN SARDO E CONSULENZA LINGUISTICA GIOVANNI CARRONI
COLLABORAZIONE AI MOVIMENTI DI SCENA CHIARA MICHELINI
REGIA, SCENE, LUCI, COSTUMI ALESSANDRO SERRA
MUSICHE PIETRE SONORE PINUCCIO SCIOLA
PRODUZIONE SARDEGNA TEATRO IN COPRODUZIONE CON TEATROPERSONA
CON IL SOSTEGNO DI REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA / ASSESSORATO AL TURISMO | FONDAZIONE PINUCCIO SCIOLA | CEDAC CIRCUITO REGIONALE SARDEGNA | REGIONE TOSCANA SISTEMA REGIONALE DELLO SPETTACOLO DAL VIVO
SI RINGRAZIANO I COMUNI DI PALAU E CARBONIA
Lo spettacolo è sold out
Info 055 7137375 – prenotazioni@teatroflorida.it