Non è certo la prima volta che in teatro (palcoscenico, platea, performance; stato in luogo) si affronta il tema del viaggio (partenza, percorrenza, arrivo; moto a luogo). La cornice chiusa di un teatro, come può esserlo quella del CineTeatro Baretti di Torino, è spesso luogo di grandi emigrazioni e viaggi nel tempo.
Una rappresentazione teatrale, come può esserlo Per questo sono qui, per andare, in scena lo scorso 2 marzo presso il CineTeatro Baretti, è il pretesto per mettere in scena un incontro tra personaggi fittizzi o reali: sul palco del Baretti si sono incontrati due personaggi reali, lo scrittore Gian Luca Favetto e il cantautore Federico Sirianni. Con la partecipazione incisiva del violino di Elisabetta Bosio, lo scrittore e il musicista si sono esibiti nel reading tratto dal romanzo Premessa per un addio (2016), sotto l’accompagnamento del repertorio cantautorale.
Filo comune di questa preziosa esperienza sinestetica (avvalorata dalle proiezioni di opere firmate da Maura Banfo e Valerio Berruti, Daniele Galliano e Paolo Leonardo, Pierluigi Pusole e Gosia Turzeniecka) è la dimensione liquida dell’incertezza che accompagna il viaggio, raccontando le storie di Tommaso Techel, cartografo, e della sua immagine riflessa negli sguardi altrui – nei personaggi di Alma Berlin e Cora Paul, nel confronto con un’altra nazione, un’altra cultura, un’altra percezione. Due storie parallele, riferisce Favetto, come due sponde di un fiume, Pánta rheî, tutto scorre, tutto viaggia nonostante l’apparente immobilità.
Non è mai chiaro, lungo il percorso estatico e introversivo costruito dai due poeti accostando le parole del romanzo a quelle delle canzoni, dove cominci la finzione narrativa. Lo stesso Tommaso, il cui mestiere lo porta ad applicare la rigidità della scienza geografica alla sua conoscenza del mondo, dovrà rinunciare alla chiarezza razionale nell’analisi di terre e persone, culture e popoli, fiumi e anime, scoprendo se stesso per la prima volta nella dimensione del viaggio.
Un viaggio che unisce Torino a New York, Alto Adige, Canada e Parigi sopra lo stesso piccolo palco; un viaggio che non è più vero del viaggio narrato nel romanzo di Favetto o nelle canzoni di Sirianni. La loro immobilità scenica, al massimo semovente, non predigiudica la dimensione del viaggio che raccontano: bastano la letteratura, la musica e il teatro per viaggiare.
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Per questo sono qui, per andare
di e con Gian Luca Favetto e Federico Sirianni
voce narrante Gian Luca Favetto
musica dal vivo Federico Sirianni
al violino Elisabetta Bosio
dipinti di Maura Banfo, Valerio Berruti, Daniele Galliano, Paolo Leonardo, Pierluigi Pusole e Gosia Turzeniecka
produzione Associazione Culturale Tesla