Sinossi
Parigi 1913 – Maison de Plaisir Fortuny.
Malgrado le ferree regole della Maison, Rose e Lorain sono inspiegabilmente le uniche alle quali “Madame” vieta di lavorare, sfidando la severità del maggiordomo Rotney che deve gestirne le traballanti finanze. I tempi gloriosi sono ormai finiti, ma “Madame” continua a sperperare capitali con insensate scommesse che puntualmente perde. Per risollevare le sorti, si spera nella grande festa per la maggiore età di Jacque, figlio del potente e bizzarro senatore Visqueux, ma è proprio durante i festeggiamenti che “Madame” perde l’ennesima scommessa con Jacque e si trova a dover decidere se concedere Lorain per una prima notte con il senatore, o pagare l’onerosa cifra di un milione di franchi. Anche Rotney complotta con il senatore per salvare la Maison. Per consentire a Lorain di incontrare Renet, un garzone di casa da lei casualmente conosciuto e con il quale ha una confusa relazione, Rose propone uno scambio di persona e senza riflettere troppo va dal senatore. Ma è proprio in quella notte che Madame rivela a Rotney i segreti che la legano a Rose e a Lorain…
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Note di Regia
L’integrità etica è un tema scottante, poiché tutti la invocano, pochi però riescono a praticarla. Ma esistono persone incorruttibili? “Madame” dice di sì, e si riconoscono perché non hanno prezzo.
L’opera musicale “Quando le Rose Cadranno”, ha richiesto quasi quattro anni per la realizzazione: dalla fase iniziale di raccolta di testimonianze reali, fino alla messa in scena. Questo tipo di lavoro ha consentito di rappresentare sul palcoscenico le più varie situazioni di vita: trionfi ed insuccessi, arroganze e presunzioni, tragedie e delusioni. Casi umani difficili che a tutti noi può capitare di affrontare nel corso della vita, ma che si stemperano nella incredibile forza della sopravvivenza.
Tutti i personaggi reali delle storie raccontati nell’opera, sono sopravvissuti alle proprie contrarietà, e le hanno raccontate con “favolosa semplicità”. Storie straordinariamente ordinarie che i nostri attori hanno conosciuto e rappresentano toccando con mano come, spesso, sia davvero difficile mantenere la propria integrità, ma anche per ricordarci che stiamo vivendo questa “unica e incredibile vita”
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“Quando le rose cadranno” – Drammaturgia
L’opera teatrale “Quando le Rose Cadranno” è ambientata agli inizi del ‘900,ma prende spunto da interviste attuali condotte a persone di estrazioni sociali diverse e casualmente incontrate, tra cui: un ex prete, una giovane spietata manager, un usuraio, prostitute, una collaboratrice di giustizia, una vittima di violenze familiari… Questo tipo di lavoro ha consentito di rappresentare sul palcoscenico le più varie e difficili situazioni: trionfi ed insuccessi, arroganze e presunzioni, tragedie e delusioni., che si stemperano nella incredibile forza della sopravvivenza: storie straordinariamente ordinarie che i nostri attori hanno conosciuto, e che in parte, rappresentano toccando con mano come, spesso sia davvero difficile mantenere la propria integrità. A tutti sono state rivolte le seguenti domande: “Saresti disposto a scendere a patti con qualcuno, tradendo i tuoi principi, e In cambio di che cosa, o di chi” – “C’è un atto che in questo momento avresti, o non avresti il coraggio di compiere pur di rimanere fedele ai tuoi principi?”
Più che sulle convinzioni, la nostra morale, a volte anche inconsciamente, si basa sull’opportunismo, sul nostro benessere e quando questo viene meno, diventiamo più vulnerabili, ricattabili e qualcuno, cogliendo la nostra debolezza, compra le nostre idee, il nostro tempo, la nostra vita per le proprie finalità. Ma c’è anche chi, incurante delle conseguenze, con coraggio ha saputo dire “no”
Alisòn, Rose, Amy, Janette, Silvie, Lorain, Jadeè, Silvie sono i nomi (romanticamente tradotti) di persone realmente incontrate. le loro storie sono state “adagiate” in una casa di piacere: il tempio delle cose in vendita, il luogo dove tutto ha un prezzo, ma dove non tutto può essere comprato. Capire tuttavia dove sia il limite non è sempre chiaro. Il ribaltamento della situazione vittima/carnefice fa riflettere lo spettatore su quale sia realmente la propria opinione personale. Quest’Opera non dà valutazioni umane, non giudica, ma mette alla prova il giudizio di che vuol giudicare