È in scena l’impegno civile al Teatro India di Roma dal 21 al 29 marzo. Con “Un’altra storia. Festival dell’impegno civile” e con lo spettacolo “Dieci storie proprio così terzo atto”, Teatro di Roma e Associazione CO2 Onlus portano nella capitale un ricco programma di incontri ed eventi e un’opera-dibattito su mafie, antimafia e cittadinanza attiva e responsabile, con l’obiettivo di rimettere al centro dell’agire collettivo ciò che ogni cittadina e cittadino può fare per migliorare il luogo in cui vive. «La nostra è una chiamata alla città di Roma, una chiamata alla partecipazione attiva – spiega Giulia Minoli, ideatrice del Festival e autrice dello spettacolo teatrale –. Professori, studenti, professionisti, … chiunque può e deve fare la sua parte semplicemente guardandosi intorno, cercando di comprendere la realtà e dando il suo contributo al cambiamento. “Facci caso”, ci piace dire alle persone che incontriamo con il nostro spettacolo e che parteciperanno al Festival. L’antimafia e l’impegno civile sono patrimonio di tutti, grandi e piccini”.
«La preziosità di questa operazione è nel suo essere insieme sociale, culturale, educativa; la sua efficacia nell’essere una creazione che attiva processi di responsabilità e nel suo essere uno spettacolo realizzato da giovani interpreti per i loro coetanei, e per tutti noi – dichiara il direttore del Teatro di Roma, Antonio Calbi – Quest’anno, poi, la nuova edizione di Dieci storie proprio così diventa il cuore del festival nel quale si intrecciano altre storie rivolte a tutti coloro che si sentono parte di una comunità e anche a coloro che, come i bambini, debbono essere formati a essere cittadini migliori».
——-
IL FESTIVAL. Il Festival Un’altra storia (www.unaltrastoria.eu) apre i battenti mercoledì 21 marzo alle 19, in concomitanza con la XXIII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Dopo la “palestra dell’impegno civile” e la messinscena dello spettacolo “Dieci storie proprio così terzo atto”, il pubblico potrà dialogare con il presidente dell’Autorità nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone. Insieme all’apertura del Festival e alla prima romana dello spettacolo, il 21 marzo ci sarà un’altra inaugurazione: quella della mostra “McMafia. Mafia, camorra e ‘ndrangheta nella storia del fumetto”, a cura dell’Associazione daSud e del Museo del Fumetto.
23-25 MARZO: IL CUORE DEL FESTIVAL. La formula dibattito-laboratorio più spettacolo proseguirà tutti i giorni fino al 29 marzo, giornata di chiusura della kermesse, ma il fine settimana del 23-25 marzo vedrà un intensificarsi delle attività con un fitto programma di laboratori per famiglie, dibattiti, proiezioni, spettacoli per bambini e tanto altro.
La sera di venerdì 23 si comincia alle 18 con la proiezione di film tematici, alle 19 con lo spettacolo teatrale, al termine del quale il pubblico incontrerà Rosy Bindi, presidente della Commissione Bicamerale Antimafia, e Celeste Costantino, componente della stessa commissione nella legislatura passata e portavoce dell’Associazione daSud. Alle 21 è in programma il documentario “Dieci storie proprio così” di Giulia Minoli ed Emanuela Giordano (55’), prodotto da Jmovie e Rai Cinema, Premio speciale Nastri d’Argento Doc 2018. Al termine, dialogo tra il pubblico, le autrici e gli attori.
Si parlerà, sabato 24 marzo alle 11, di media e mafie, con giornalisti e attivisti (tra cui Federica Angeli e Amalia De Simone), e nel pomeriggio la riflessione continua con una tavola rotonda insieme ai professori Nando Dalla Chiesa e Rocco Sciarrone e al Procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho. Dopo lo spettacolo “Dieci storie proprio così terzo atto” (inizio ore 18), il procuratore si confronterà con il pubblico insieme al giornalista Giovanni Tizian. La serata sarà poi dedicata alla proiezione del documentario “Dieci storie proprio così” e al confronto con le autrici.
Domenica 25 marzo si riparte con laboratori e attività per i più piccoli. Alle 11 ci sarà un incontro dedicato al rapporto tra cultura e impegno civile. Ad animare la discussione saranno alcuni volti noti del cinema, della tv e della letteratura, tra cui l’attore e regista Pif, al secolo Pierfrancesco Diliberto, e gli attori di Gomorra Cristina Donadio e Arturo Maselli. Il pomeriggio, invece, si prosegue con lo spettacolo “Dieci storie proprio così terzo atto”, in programma alle 17, e al termine con il Faccia a faccia tra il giornalista Giovanni Minoli e il procuratore capo della Dda di Catanzaro Nicola Gratteri.
——-
PER BAMBINI E FAMIGLIE. Sul sito wwwunaltrastoria.eu è possibile trovare i dettagli delle tante attività previste per famiglie e bambini: dai numerosi laboratori allo spettacolo teatrale “Pulcinella e Zampalesta nella Terra dei fuochi” (di e con Gaspare Nasuto e Angelo Gallo, per un pubblico di tutte le età). All’interno dell’Area Famiglie e Bambini, allestita e pensata da Azucar Family Lab, i bambini e le bambine troveranno proposte di gioco e di intrattenimento che ognuno di loro potrà utilizzare, con l’aiuto di operatrici dell’infanzia, in modo diverso a seconda delle età.
Durante le repliche dello spettacolo “Dieci storie proprio così terzo atto” del 24 e 25 marzo è disponibile un servizio di baby-sitting, gratuito e a partire dai 5 anni, solo su prenotazione alla mail info@unaltrastoria.eu.
——–
LO SPETTACOLO “DIECI STORIE PROPRIO COSÌ, TERZO ATTO”. “Dieci storie proprio così terzo atto” è uno spettacolo di Emanuela Giordano e Giulia Minoli con Daria D’Aloia, Vincenzo d’Amato, Tania Garribba, Valentina Minzoni, Alessio Vassallo, e con Tommaso Di Giulio (chitarre e autore delle musiche) e Paolo Volpini (batteria). L’opera-dibattito, parte integrante del progetto “Palcoscenico della legalità”, è alla sua terza edizione drammaturgica, totalmente inedita, e racconta un’Italia poco conosciuta: il sindaco che combatte le logiche mafiose che intossicano la sua città, il commercialista che contrasta il rapporto tra aziende e denaro sporco, il giornalista, il collaboratore di giustizia, il testimone. Aziende, università, comunità che ci propongono un modo diverso di concepire le risorse economiche, gli spazi comuni, la nostra stessa esistenza. È una “ragionata” provocazione contro quella rete mafiosa, trasversale e onnipresente, che vorrebbe sconfitta la coscienza collettiva, la capacità di capire e reagire.
Il Festival è organizzato in collaborazione con Fondazione con il Sud, Associazione daSud, ilSalto.net, Libera, Italia che cambia con il supporto di: Siae, Poste Italiane, Eni, Altamane. Info e programma su www.unaltrastoria.eu.