Si può ridere parlando di disgrazie e i cambiamenti ambientali? Sembra proprio di sì e Teresa Mannino ci riesce benissimo: in Sento la terra girare, il nuovo spettacolo in scena fino al 29 aprile al Teatro Ambra Jovinelli di Roma, l’attrice-autrice, riesce a sorridere e a far sorridere anche parlando di disastri ecologici e ambientali.
Scritto (insieme a Giovanna Donini), diretto e interpretato dalla Mannino, Sento la terra girare è una specie di one women show che affronta temi importanti con una leggerezza sagace e uno sguardo disincantato come nelle sue corde. Stavolta la palermitana esce da un armadio pronta ad affrontare l’inaspettato e bislacco cambiamento del mondo e la deriva della Terra e solletica l’attenzione del pubblico addirittura con la lettura di una poesia del premio Nobel polacco, Wisława Szymborska, un “escamotage” per cominciare a prestare attenzione al nostro pianeta e alla sua richiesta di aiuto: Teresa Mannino parla di ecologia e di rifiuti, di disastri ambientali, di spostamento dell’asse terrestre snocciolando dati (agghiaccianti) e concreti che ci fanno rendere conto non solo di come l’uomo sia totalmente responsabile della deriva della Terra, ma di come si possa veramente fare ironia su tutto.
Il ritmo è sempre leggero e divertente nonostante i temi trattati e la Mannino dimostra anche di essere non solo una valida attrice, ma anche un’autrice responsabile che si impegna a difesa dell’ecosostenibilità.
Sono nata il ventitré, il precedente spettacolo teatrale, prendeva spunto dai ricordi della sua infanzia, ma anche stavolta la Mannino non si lascia sfuggire l’occasione di attingere dalla sua autobiografia ridendoci su per mostrare come il nostro stile di vita all’insegna del consumismo abbia inevitabilmente un impatto negativo e devastante per l’ambiente.
L’attacco irresistibile, ma serissimo contro la società si concretizza attraverso la critica al consumismo e allo spreco, alla nostra colpa di aver privato gli animali delle propria dignità cercando di umanizzarli privandoli della loro caninità, alla nostra colpa di viziare troppo i bambini, alla nostra necessità di manipolare la natura con effetti disastrosi.
Ma non solo: è un attimo finire per parlare di tablet e di bambini, dello spreco di giocattoli regalati a Natale e in ogni occasione, sul consumismo che non ci permette neppure di invecchiare, ma anche di rapporti di coppa divagando sulle differenze fra uomo e donna, sulle differenze fra il Nord e il Sud con tutti i propri difetti. Il “pretesto” del disastro ecologico si evolve in una lunga dissertazione che la Mannino porta avanti con sicurezza e nonchalance, nei toni che il pubblico ama: abile oratrice intrattiene la platea e la coinvolge sempre senza mai lasciarla abbandonata. In scena fino al 29 aprile. Info 06 83082620 – 06 83082884 Biglietti da € 33,00 a € 17,00, www.ambrajovinelli.org.