Ultima settimana di appuntamenti per l’VIII edizione del Festival Internazionale della Danza di Roma della Filarmonica Romana e Teatro Olimpico.
Martedì 17 e mercoledì 18 aprile (ore 21) protagonista la danza e la musica dei gitani e più in generale della tradizione ungherese, con una festosa Notte Tzigana che vedrà sul palco le danzatrici del Zigana Clan, le cui coreografie si ispirano al mondo nomade, insieme ai musicisti dell’Orchestra Tzigana di Budapest, formazione nata quasi cinquant’anni fa nel 1969, la più conosciuta in Ungheria, che impiega anche strumenti tipici della musica tzigana come il cimbalom e il tarogato, guidata dal talento di Antal Szalai, violinista gypsy fra i più celebri al mondo.
L’improvvisazione, la tensione, il dramma, la libertà, il viaggio e la condivisione in gruppo ‒ anima del popolo ungherese ‒ si trasformano in arte, fra musica, danza e gesto. Saranno quindici le danzatrici, dirette da Anastasia Francaviglia, e otto i musicisti che sul palco, in abiti tradizionali, eseguiranno un repertorio fatto musicalmente di accelerazioni e crescendo, ripetuti glissando di violini e virtuosistici assoli, alternati a momenti di intenso e nostalgico lirismo. Recuperando quella musica popolare ungherese che in passato tanto ha influenzato la musica dei compositori ‘classici’, brani come le Danze ungheresi di Brahms e la Seconda Rapsodia ungherese di Liszt saranno eseguiti mettendo in risalto il temperamento di questa musica che si alternerà all’ascolto di musiche popolari della cultura tzigana, come le celebri csárdás, danze che ancora oggi si ballano nelle taverne ungheresi e che celebrano la gioia di vivere ad ogni istante.
L’ultimo appuntamento del Festival giovedì 19 e venerdì 20 aprile (ore 21) ospita invece Pastora Galván, star mondiale del flamenco, discendente della consacrata famiglia sivigliana di bailaores che sono i Galván: suo padre José Galván, sua madre Eugenia de Los Reyes, senza dimenticare suo fratello Israel Galván figura di primo piano del mondo del flamenco d’oggi. Con tutto il suo carisma e il suo fascino Pastora presenta il nuovo spettacolo, intitolato semplicemente Pastora baila. Nelle sue celebri pose, guiderà il pubblico dal flamenco tradizionale ad una visione contemporanea di quest’arte, costellata da molteplici dettagli. Del flamenco infatti Pastora porta nel sangue la tradizione tramandata dai suoi genitori e la modernità dal fratello Israel, artista che ha sviluppato in senso contemporaneo quest’arte e che ha contribuito all’ideazione dello spettacolo. Con lei sul palco anche la chitarra di Juan Requena e il canto di David el Galli e Manuel Lopez. Dunque il flamenco nella sua essenzialità, con cante, baile e guitarra, perché come diceva Manuel Machado, poeta e scrittore spagnolo: “una fiesta si fa con tre persone: uno balla, uno canta e un altro suona. Ah dimenticavo quelli che gridano olè e battono le mani!”.
Info Teatro Olimpico, tel. 06 32659927, email ufficiopromozione@teatroolimpico.it / Filarmonica Romana, tel. 06 3201752, email promozione@filarmonicaromana.org
www.teatroolimpico.it – www.filarmonicaromana.org
Biglietti da 35 a 20 euro, junior 4-14 anni 14 € (più diritto di prevendita)
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TEATRO OLIMPICO
martedì 17, mercoledì 18 aprile ore 21
NOTTE TZIGANA
Orchestra Tzigana di Budapest
Antal Szalai violino e direzione
Compagnia Zigana Clan
direzione di Anastasia Francaviglia
Antal Szalai Direttore e primo violino, proviene da una famiglia di musicisti ungheresi, è stato avviato allo studio del violino in giovanissima età. Dopo aver compiuto regolari studi musicali presso il Conservatorio della sua città, ha iniziato nel 1963 la sua attività di violinista presso l’Orchestra Honbed e nel 1969 è divenuto primo violino dell’Orchestra Tzigana di Budapest da lui fondata insieme ad altri musicisti ungheresi. Ho ottenuto nella sua lunga carriera riconoscimenti da molti rappresentanti della vita artistica ungherese. È considerato il miglior violino solista tzigano del mondo beneficiario del premio “Ferenc Liszt Award” nel 2005.
Orchestra Tzigana di Budapest Nasce nel 1969 su iniziativa di Antal Szalai in collaborazione con altri musicisti provenienti da varie orchestre di Budapest. L’intento del gruppo è di proporre e valorizzare il repertorio orchestrale della musica tzigana. La tradizione dell’orchestra tzigana si avvia circa 300 anni fa e da lì in poi viene costituita da un violino, una viola, un violoncello ed un cimbalom. Il cimbalom tradizionale (detto anche cembalo ungherese) è uno strumento cordofono con tavola armonica trapezoidale. Le corde sono suddivise in un totale di 35 gruppi e rendono possibile ottenere una gamma di quattro ottave. Questo strumento permette esecuzioni virtuose con note articolate e staccati molto rapidi. Il loro repertorio è costituito non solo della musica ungherese csárdás, ma comprende anche pezzi classici del calibro delle Rapsodie ungheresi di Liszt, le Danze ungheresi di Brahms, pezzi provenienti dai membri della famiglia Strauss e la musica rurale ungherese tradizionale. Sin dalle loro prime apparizioni hanno ottenuto molti riconoscimenti e successi sia di critica che di pubblico, diventando in breve tempo l’orchestra più popolare della loro nazione. L’orchestra vanta tournée in quaranta paesi (Stati Uniti, Cina, Giappone, India, Canada, America del Sud ecc.) e in molte città europee.
Compagnia Zigana Clan Compagnia di danza diretta da Anastasia Francaviglia le cui coreografie si ispirano al mondo nomade degli tzigani: l’improvvisazione, la tensione, lo spazio, il dramma, la libertà, il viaggio e la condivisione in gruppo, sono l’anima di questo popolo che si trasformano in arte, fra musica, danza e gesto.
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TEATRO OLIMPICO, giovedì 19 e venerdì 20 aprile ore 21
PASTORA BAILA
Pastora Galván baile
Juan Requena chitarra
David el Galli, Manuel Lopez canto
Pastora Galván Figlia di José Galván, Pastora porta nel sangue la tradizione del baile dei suoi genitori e la modernità della danza di suo fratello Israel, fra i maggiori talenti del flamenco contemporaneo. Lei da parte sua è una bailaora di prestigio riconosciuto, Premio “Matilde Coral” al XVI Concorso nazionale di arte flamenco di Cordova nel 2001. Dal 1990 al ‘98 frequenta il Conservatorio di danza spagnola, periodo nel quale comincia a realizzare i suoi primi lavori. Già nel1995 all’età di 15 anni viaggia per la prima volta negli Stati Uniti con la compagnia del Teatro Flamenco di San Francisco. L’anno seguente tiene un corso alla Università di Standford e si esibisce in Francia con la compagnia di Israel Galván. Da allora non ha più smesso di insegnare ed esibirsi in tutto il mondo con diverse compagnie e come bailaora solista. Ha portato il suo baile nei più prestigiosi teatri e tablaos spagnoli così come in numerose città d’Europa, Giappone, Stati Uniti, Medio Oriente, Cuba, e naturalmente nei più importanti festival di flamenco e danza del mondo: Mont-de-Marsans (2000), Montellano (2002), Carral de Carbón a Granada (2003), Alburquerque, Argelès-sur-Mer, Monterrey in Messico (2004), il festival flamenco “In the Sun” di Miami (2005), Festival de Jerez (2006), “Andalucia flamenca” a Madrid, Malaga en flamenco, Montpellier Danse, Festival Internacional de Música y Danza de Granada (2007), Biennale danza dei Paesi Bassi (2008), etc. La Biennale di flamenco di Siviglia merita particolare attenzione per aver presentato il baile di Pastora in tutte le sue edizioni a partire dal 1998, quando prese parte a ¡Mira!/Los zapatos rojos di Israel Galván. La collaborazione col fratello Israel è poi proseguita con Metamorfosis (2000), Galvánicas (2002) e Dos Hermanos (2004) insieme al chitarrista Gerardo Núñez. Nel 2006 si segnala l’importante debutto nello spettacolo La Francesa, protagonista assoluta del baile, con cinque coreografie create per lei da Israel Galván.