Si aprirà a Roma, il 22 aprile alle ore 18 nella Basilica dei SS. Cosma e Damiano la V edizione del Festival “Un organo per Roma”.
La Passione secondo Bach e Pergolesi, due modi di esprimere il dolore: dalla Passione secondo Matteo e le composizioni per organo di Bach allo Stabat Mater di Pergolesi.
La prima volta a “Un organo per Roma” per l’Orchestra giovanile Massimo Freccia diretta da Massimo Bacci.
Singolarità di questa compagine, formata da giovani e giovanissimi, è l’ispirarsi al concetto di una sorta di bottega rinascimentale dove i segreti della costruzione musicale passano dal Maestro all’allievo fondendo in un unico progetto artistico l’operato di tre generazioni di musicisti: dai piccoli alle giovani promesse concertistiche fino a docenti e professionisti delle più prestigiose Istituzioni musicali italiane.
Oltre ad assicurare un’elevata qualità delle esecuzioni, questa iniziativa rappresenta un’opera socialmente e culturalmente meritevole nel ricordo e nel solco del grande direttore Massimo Freccia.
All’organo ritroviamo Olga di Ilio in qualità di solista e basso continuo con due giovani ed affermate cantanti: il soprano Michela Guarrera ed il contralto Maria Elena Pepi.
Il Festival, ideato da Giorgio Carnini e promosso dalla Camerata Italica in collaborazione con il Conservatorio di Musica Santa Cecilia e dall’Istituzione Universitaria dei Concerti (IUC), con il patrocinio dell’Accademia Tedesca Villa Massimo e della Società Dante Alighieri, è parte di un progetto più ampio che tende a richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e delle Istituzioni sul grave problema della mancanza di un organo da concerto al Parco della Musica come previsto inizialmente da Renzo Piano.
Il Festival si prefigge inoltre la messa in luce di giovani talenti presenti all’interno del Conservatorio Santa Cecilia e la diffusione , in prima esecuzione assoluta, di opere sia di giovani che di affermati compositori.
Da sabato 22 aprile a sabato 20 ottobre, sette gli appuntamenti a Roma Per la V edizione del Festival “Un Organo Per Roma” che si svolgerà nella Sala del Conservatorio Santa Cecilia, unica ad avere un organo laico, non trascurando tuttavia sedi deputate alla Musica sacra quali la Basilica dei SS. Cosma e Damiano e la Basilica di San Paolo fuori le mura.
“Le precedenti edizioni del Festival – spiega Giorgio Carnini – hanno risvegliato nella nostra città, dopo anni di letargo, l’interesse del pubblico verso il concertismo organistico, grazie ad una scelta dei programmi mirata a sottolineare l’universalità del linguaggio organistico attraverso il dialogo con strumenti e forme musicali diversissime”.
Dopo il concerto inaugurale del 22 aprile nella Basilica dei SS. Cosma e Damiano il festival prosegue nella sua tradizionale sede della Sala Accademica del Conservatorio “Santa Cecilia” in via dei Greci 18.
Sabato 5 maggio alle 19.00 l’organo dialoga con le voci e gli strumenti a fiato, che, nonostante siano così diversi all’apparenza, sono simili all’organo, perché in tutti il suono è prodotto dall’aria che attraversa le canne vibrando. Ecco dunque che sotto il titolo “Il vento filo conduttore” troviamo musiche di un classico, Felix Mendelssohn-Bartholdy, e di sei autori contemporanei, gli italiani Maurizio Gabrieli, Claudio Dall’Albero, Francesco Telli, Raffaele Manari, Riccardo Riccardi e il tedesco recentemente scomparso Bernhard Krol. In queste composizioni – tre delle quali sono in prima esecuzione assoluta – l’organo dialoga di volta in volta col coro, col corno, con un quintetto di strumenti a fiato e con una voce femminile solista. Partecipano il Quintetto di Fiati del Conservatorio “Santa Cecilia”, l’Ensemble Vocale Thesaurus diretto da Alberto Galletti, il soprano Galina Ovchinnikova, il mezzosoprano Federica Paganini, il cornista Stefano Berluti, il timpanista José Manuel Mires. Alla tastiera dell’organo siedono Federico Vallini e Paolo Tagliaferri. Dirige Stefano Mastrangelo.
Domenica 13 maggio alle 15.00 il festival è di nuovo in una grande basilica romana, San Paolo fuori le Mura, per un concerto intitolato “Dalla morte alla Vita”, che inizia con il Requiem di Gabriel Fauré, in cui la morte non ha nulla di terribile (significativamente il compositore francese non ha musicato il Dies irae) e prevalgono invece un sentimento di rassegnazione e di abbandono e un desiderio di pace, di quiete e di silenzio. Segue il Carillon di Westminster di un altro compositore francese vissuto a cavallo del 1900, il grande organista Louis Vierne. Si conclude con lo splendido trascinante, esultante Hallelujah dal Messiah di George Frederick Händel. Si alternano all’organo Christian Alejandro Almada e Marco Di Marco. All’arpa Giulia Bigioni. Le voci soliste in Fauré sono Maria Chiara Pavone e Giacomo Balla. L’Ensemble Laborintum Vocum è diretto da Lorenzo Macrì.
Sabato 19 ottobre alle 19.00 si ritorna in Conservatorio per “Un organo a teatro: Herodias e Salomé”, ovvero il potere della bellezza, un dramma di Rocco Familiari. Il noto regista e drammaturgo ha scritto un testo su queste due figure femminili bibliche, simbolo di erotismo, sete di potere e crudeltà, che è stato messo in musica in forma di melologo da Giorgio Carnini. Partecipano all’esecuzione le attrici Paola e Selvaggia Quattrini, gli organisti Giorgio Carnini e Angelo Bruzzese, inoltre Sandro De Blasio, Ivano Guagnelli, Federica Tuccillo, Gabriele Silvestri e Gianfranco Vozza. Coordinamento scenico di Gabriele Scarton.
Dopo la pausa estiva, il festival riprende sabato 6 ottobre alle 19.00 con “Dialogo tra ance e flauti”, che vede il confronto di un’intera orchestra di flauti con l’organo, che eseguiranno tre composizioni contemporanee in prima assoluta: Turbamento ed estasi di Ferdinando Curinga, S’i’ fosse vento di Antonio Di Pofi e Divertissement di Gianluca Ruggeri. L’organo da solo eseguirà inoltre la celeberrima Toccata e Fuga in re minore di Johann Sebastian Bach e l’orchestra di fiati da sola la Passacaglia di Handel, un Concerto di Jean Bodin de Boismortier e Geensleeves di Anne McGinty, una fantasia sulla notissima canzone popolare inglese. Partecipano l’Orchestra di Flauti del Conservatorio “Santa Cecilia”, l’organista Daniele Rossi, la cantante Delia Russo, i percussionisti Francesco Conforti, Rosario Ceraudo, Tommaso Sansonetti e Yuri Vallario. Dirige Franz Albanese.
Il concerto di sabato 13 ottobre alle 19.00 è interamente dedicato a “Liszt organista e pianista”. Questo leggendario virtuoso del pianoforte fu infatti anche un grande appassionato dell’organo, sia come compositore che come esecutore. Si ascolteranno due sue composizioni, la Fantasia Weinen, Klagen, Sorgen, Zagen e il Preludio e fuga su B.A.C.H., entrambe eseguite prima su uno dei due strumenti e poi sull’altro. Suonano l’organista Roberto Canali e il pianista Andrea Baggioli.
Il festival si conclude sabato 20 ottobre alle 19 con concerto intitolato “Morricone e l’organo: un rapporto quasi sacrale”, omaggio a questo grande compositore romano in occasione dei suoi novant’anni. La serata sarà condotta da Alessandro De Rosa e Giorgio Carnini e vedrà la partecipazione di storici collaboratori del Maestro, che da anni lo affiancano nell’esecuzione della sua musica: sono Gilda Buttà, Bruno Battisti D’Amario, Gino Lanzillotta, Carlo Romano, Luca Pincini, Paolo Zampini. E ancora l’organista Alberto Pavoni e il Coro “Claudio Casini” dell’Università di Roma Tor Vergata diretto da Stefano Cucci. Questo concerto è pensato come se le composizioni di Morricone scaturissero da musiche di Bach, Frescobaldi e Stravinsky: si parte infatti da questi tre autori per passare con una transizione – come se Morricone meditasse sulla musica di quei maestri del passato – alla musica di Morricone stesso e in particolare alle sue più famose composizioni per il cinema, da Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto a Mission, da C’era una volta il West a Cinema Paradiso, da La battaglia di Algeri a C’era una volta in America. Questo concerto è in collaborazione con “Alziamo il volume”, la serie di incontri con l’autore curata da Carla Conti e Roberto Giuliani.
Con il patrocinio di Società Dante Alighieri e Accademia Tedesca Roma – Villa Massimo
Ingresso gratuito
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Informazioni per il pubblico: 063610051 – 0636096720