INTEATRO Festival 2018 si terrà dal 21 giugno all’1 luglio tra Polverigi e Ancona. L’edizione numero 40 di INTEATRO, storico Festival nato tra le colline marchigiane nel borgo di Polverigi, presenta un’edizione tutta incentrata sull’apparente contraddizione tra identità e trasformazione.
14 artisti, 17 titoli e 24 repliche nei quattro giorni di Polverigi (21-24 giugno) e nelle giornate di Ancona (27 giugno 1 luglio), interamente dedicate al lavoro del drammaturgo iraniano Nassim Soleimanpour, in esclusiva per l’Italia, dal titolo autobiografico “Nassim”.
A Polverigi, inoltre, a celebrare il ruolo di promotore internazionale svolto da Inteatro nel corso degli anni, si svolgerà un incontro sul tema degli scambi internazionali con i Paesi extraeuropei, dal titolo “Crossing the seas” a cui parteciperanno ospiti provenienti, oltre che dai Paesi europei, anche da Asia e Medioriente.
Il Festival presenta una monografia dedicata all’artista greco Euripides Laskaridis che ha conosciuto recentemente un grande successo internazionale per il suo lavoro eccentrico ed iconoclasta che mescola mitologia ed attualità di un Paese pieno di contraddizioni come la Grecia.
Sono due gli spettacoli che verranno presentati: il burlesco e comico Relic e l’inclassificabile, bizzarra favola mitologica Titans.
L’artista fiammingo Benjamin Verdonck, protagonista di alcune passate edizioni, torna a Polverigi, in esclusiva per l’Italia, con Song for Gigi. Accompagnato da due musicisti l’artista dà vita ad una scatola delle meraviglie, straniante e poetica, una sorta di manifesto politico sul ruolo dell’artista nel rapporto con il pubblico.
Un gradito ritorno anche quello dell’inglese Gary Stevens che preparerà, nelle settimane precedenti, insieme ad un gruppo di giovani attori, lo spettacolo Uno di Noi, sul rapporto tra individuo e società.
Una sezione della manifestazione è dedicata, come di consueto alla nuova danza italiana con le ultime creazioni di giovani, ma già affermati coreografi, come: Marco D’Agostin con Avalanche (coproduzione di Marche Teatro/inteatroFestival), Annamaria Ajmone e Alberto Ricca in To be Banned from Rome, Collettivo Cinetico con due creazioni site specific appositamente studiate per il Festivall: How to destroy your dance e Shibari, lo straordinario ed esilarante Andrea Costanzo Martini con due performance: What happened in Torino e Occhio di bue; poi ancora la “queer/femme” Giorgia Nardin con il coinvolgente Minor Place, Francesco Marilungo, danzatore marchigiano, con il debutto di Love Souvenirs e la giovanissima Greta Francolini in Ritornello.
Un vero e proprio evento è costituito dalla nuova produzione di Alessandro Sciarroni & Masbedo, l’affascinante Prisma, al confine tra teatro, danza ed arti visive.
Mentre due sono gli spettacoli che vengono presentati nell’ambito della rete italiana Focus Young Mediterranean and Middle East Choreographers 2018: il debutto di Green leaves are gone progetto nato come collaborazione tra i performer italiani Tommaso Monza, Giovanna Rovedo, e i danzatori egiziani Ibrahim Abdo, Shady Abdelrahman e Damnoosh, originale cerimonia del tè, dell’iraniano Sina Saberi.
Anche in questa edizione INTEATRO Festival mantiene il carattere internazionale ed innovativo, rafforza la vocazione alla ricerca e alla scoperta di nuovi talenti, caratterizzandosi per un intenso lavoro di co-produzione e collaborazione con altri festival e network internazionali. Come il Focus Young Mediterranean and Middle East Choreographers 2018 che riunisce 13 realtà italiane, il progetto I-Archeo.S Integrated System of the
Natural And Cultural Heritage, programma di cooperazione tra Italia e Croazia che vede sei realtà aggregate per la valorizzazione del patrimonio culturale dei territori coinvolti. Il progetto verrà presentato
al pubblico il 27 giugno al Teatro delle Muse di Ancona. Sui temi della collaborazione internazionale sarà dedicato il 23 giugno, presso Villa Nappi a Polverigi, un incontro, intitolato “Crossing the seas”, tra operatori provenienti da Paesi europei ed extraeuropei sull’internazionalizzazione dello spettacolo dal vivo e sulla cooperazione tra teatri italiani e stranieri.
Tra gli spettacoli co-prodotti e gli artisti sostenuti: Nassim Soleimanpour con Nassim, Alessandro Sciarroni Prisma, Avalanche di Marco D’Agostin, Francesco Marilungo con Love Souvenirs (progetto Residenza), Gary Stevens (progetto selezionato nell’ambito del bando Marche Teatro/Inteatro festival call), Greta Francolini (artista partecipante al progetto ISA 2017 Inteatro Summer Academy), Collettivo Cinetico con il site specific How to destroy your dance e la formazione italo egiziana Monza_Rovedo_Abdo_Abdelrahman con Green Leaves are gone (progetto Residenza e Focus Young Mediterranean and Middle East Choreographers 2018).
Apre il Festival, giovedì 21 giugno al Teatro della Luna, Euripides Laskaridis regista e performer poliedrico ospitato nei più importanti festival d’Europa. Temi dominanti che caratterizzano la sua identità artistica sono il ridicolo e la trasformazione. Il 21 giugno l’artista greco presenta a Inteatro Titans e il 23 giugno il suo ultimo lavoro Relic; due creazioni che giocano a non prendersi troppo sul serio, che vanno dal regno metafisico popolato di divinità di Titans fino al mondo terrestre dopo la fine della ragione di Relic.
Ancora teatro con Benjamin Verdonck che al Cinema Italia presenta la sua nuova creazione Song per Gigi, che tra scatole magiche, musica, ombre, immagini in movimento propone un’elegia visiva che lavora sulla trasformazione delle immagini.
La serata si chiude con Gary Stevens performer, regista e video maker uno dei più originali artisti della scena britannica che presenta il suo Uno di noi che nascerà a Polverigi. Stevens, uno degli ideatori della celeberrima serie televisiva per bambini Teletubbies, è riconosciuto per il suo rigore e allo stesso tempo per spettacoli sempre immediati e straordinariamente divertenti.
Venerdì 22 giugno la protagonista sarà la danza. Apre la serata, al Cinema Italia, il nuovo lavoro della giovane coreografa Giorgia Nardin, Minor Place, una pratica di esposizione collettiva dove il pubblico è invitato a partecipare attivamente allo spettacolo. Segue la performance per un danzatore e sette corvi tassidermizzati di Francesco Marilungo Love Souvenirs, dove a vestire i panni della Maddalena, è un uomo. Uno spazio performativo, dove il corpo si fa reliquia e dove naturale e sovrannaturale convivono. Greta Francolini presenta alla Sala Sommier, Ritornello dove la danza si dedica completamente alla musica e dove la struttura è la prima traccia dell’opera del compositore William Basiski, “The Disintegration Loops”.
Collettivo Cinetico, diretto dalla pluripremiata Francesca Pennini, propone il site specific, creato per la chiesa di Villa Nappi Shibari. Chiudono il secondo giorno di Festival il gruppo formato da coreografi italiani ed egiziani: Tommaso Monza, Giovanna Rovedo, Ibrahim Abdo, Shady Abdelrahman che presentano in prima italiana Green leaves are gone, un lavoro su come la realtà declina il concetto di “sparizione”. Il gruppo fa parte del progetto artistico a cui aderisce Inteatro Festival Focus Young Mediterranean and Middle East Choreographers 2018.
Sabato 23 giugno la serata si apre al Teatro della Luna di Polverigi con Relic di Euripides Laskaridis, regista teatrale, coreografo e performer. Uno spettacolo ricco di toccante ironia che ci porta a riflette sul concetto di etica e civiltà. Al Cinema Italia, doppio appuntamento con il performer Andrea Costanzo Martini con What happened in Torino, viaggio tra stati d’animo ed espressione corporea a cavallo tra realtà e finzione. Con uno sguardo critico alle televendite televisive, il testo che accompagna la danza è una libera traduzione dell’icona delle televendite Vanna Marchi, controversa figura degli anni ’90. Segue Occhio di bue performance incentrata sulle relazioni di potere che si instaurano, durante uno spettacolo, tra danzatore, coreografo e pubblico.
Con To be banned from Rome la coreografa Annamaria Ajmone e il musicista Alberto Ricca, presentano uno spettacolo di indagine tra passioni e ossessioni, dentro i luoghi virtuali della rete e l’effetto ambivalente che la rete ha sulle persone che la utilizzano come strumento per costruirsi una cerchia di contatti ideale.
Chiude la serata al Parco Damnoosh di Sina Saberi nell’ambito del progetto Focus Young Mediterranean and Middle East Choreographers 2018. La performance, originale cerimonia del tè, offre uno sguardo sulla cultura iraniana tradizionale attraverso le narrazioni autobiografiche dell’artista. Prima per lo spettacolo del Collettivo Cinetico con How to destroy your dance alla Palestra della Scuola Media, nuova produzione e site specific che coinvolge 16 danzatori.
Domenica 24 giugno la serata si apre al Cinema Italia con Prisma di e con Alessandro Sciarroni & Masbedo. Sciarroni è l’artista italiano più invitato all’estero. I suoi spettacoli sono ormai dei piccoli classici nel panorama del contemporaneo. Masbedo è un duo di video artisti perfettamente riuscito che giocando con le immagini crea performance emozionali. Prisma trae ispirazione da uno dei primi lavori del coreografo “Cowboys”, dove
l’identità degli interpreti viene privata della sua riconoscibilità attraverso l’uso di specchi “indossati” davanti al viso: il corpo perde così definizione, fondendosi con lo spazio e con lo sguardo del pubblico. In Prisma il ritmo diviene più dilatato e il nuovo elemento video dialoga con i corpi “acefali” dei performer, creando una rifrazione di immagini e colori che si riverbera sugli specchi.
Segue alla Luna la prima nazionale di Avalanche di e con Marco D’Agostin. In Avalanche i due esseri umani protagonisti vengono osservati da un occhio ciclopico, sono Atlanti che camminano all’alba di un nuovo pianeta, dopo essersi caricati sulle spalle la loro millenaria tristezza. La danza si pone in una costante tensione verso l’infinito dell’enumerazione, alla ricerca accanita di un esito, di una risoluzione, interrogando la questione del limite e dunque, in ultima istanza, della fine.
Repliche per Collettivo Cinetico con How to destroy your dance e per Gary Stevens con Uno di noi.
INTEATRO Festival si sposta poi ad Ancona al Ridotto del Teatro delle Muse dove dal 27 giugno al 1 luglio al lo scrittore e regista iraniano Nassim Soleimanpour presenta, in prima ed esclusiva italiana, per cinque repliche lo spettacolo Nassim.
Nassim è una vera celebrazione della vitalità del teatro. Lo spettacolo vede in scena, ogni sera, un attore diverso, un meccanismo che l’artista aveva utilizzato nel precedente pluripremiato “White rabbit, red rabbit” in quanto non gli era permesso uscire dall’Iran. Ora, in esilio a Berlino, Nassim Soleimanpour è un uomo libero ma utilizza la stessa modalità, facendosi aiutare a raccontare la sua storia, ogni sera, da un interprete diverso. Lo spettacolo si rivela essere un originale dialogo tra l’autore, l’interprete e il pubblico ed esplora il potere del linguaggio come motore di aggregazione e riflessione in questa epoca incerta.
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Nei giorni del Festival:
MEETING
Il 23 giugno a Polverigi si tiene Crossing the sea, performing worldwide: Why, Where, How un incontro per operatori di settore dedicato alle politiche di internazionalizzazione dello spettacolo dal vivo. Come ogni anno, all’interno della cornice del Festival, Marche Teatro propone un momento di riflessione quest’anno il focus sarà il rapporto con i Paesi extraeuropei, considerati i “nuovi mercati” sia in termini di sostenibilità economica che di scambio con correnti artistiche emergenti.
Dal 27 al 30 giugno ad Ancona si svolge l’incontro tra i partner del Progetto Europeo Interreg vinto da Marche Teatro, I-Archeo.S Integrated system of the Natural and Cultural Heritage and the Cultural Activities. Progetto “Standard +” finanziato nell’ambito della prima Call del Programma CBC Interreg V-A Italia-Croazia
2014-2020, iniziato col gennaio 2018 per proseguire fino a metà 2019. L’obiettivo è quello di collegare fra loro vari soggetti pubblici e privati rafforzandone le competenze; aumentare il valore attrattivo delle destinazioni turistiche meno conosciute e creare nuovi itinerari turistici per destagionalizzare i flussi. Inteatro Festival sarà il centro del progetto marchigiano, valorizzando la sua naturale attrattiva per i turisti stranieri e gli operatori internazionali, con l’obiettivo di rendere l’evento un momento strategico per il turismo culturale e un volano per l’immagine delle Marche all’estero.
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RETI INTERNAZIONALI
Marche Teatro partecipa con Inteatro Festival al Focus Young Mediterranean and Middle East Choreographers 2018, secondo anno dopo Young Focus Arab Choreographer del 2017 .
Al festival sono ospitati per la Rete: il 22 giugno Tommaso Monza_Giovanna Rovedo_Ibrahim Abdo_Shady Abdelrahman e il 23 giugno Sina Saberi
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FORMAZIONE
Marche Teatro e Inteatro Festival partecipano al Premio Giornalistico Lettera 22
INTEATRO Festival è sede della finale del Premio Giornalistico Lettera 22: concorso dedicato alla giovane critica di teatro e danza. A tre finalisti INTEATRO Festival garantisce una residenza di 4 giorni a Polverigi, offrendo vitto e alloggio per il periodo di permanenza e collaborazione. Durante la finale i finalisti racconteranno gli appuntamenti del Festival, scrivendo ciascuno due articoli al giorno. Al termine della residenza ciascun finalista sceglierà un articolo da inviare alla giuria del Premio. La Giuria premierà gli autori dei migliori articoli che abbiano maggiore carattere di novità.
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RICONOSCIMENTI
EFFE LABEL – Europe for Festivals, Festivals for Europe
Inteatro Festival ha ricevuto nel 2017 e a valere per un biennio, il prestigioso riconoscimento EFFE LABEL – Europe for Festivals, Festivals for Europe, in quanto Festival di particolare rilevanza europea per la carica innovativa in termini di programmazione artistica, impegno e inclusione sociale.
Si tratta, per Inteatro Festival, di un’importante occasione in termini di visibilità e opportunità di costruzione e rafforzamento di partenariati e reti internazionali.
EFFE è la piattaforma internazionale dei Festival promossa da EFA – European Festivals Association, che promuove e connette i Festival culturali europei dei paesi che partecipano al Programma Europa Creativa della Commissione Europea.
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INTEATRO Festival 2018 è curato da MARCHE TEATRO Teatro di Rilevante interesse Culturale, diretto da Velia Papa, con il sostegno di Comune di Ancona, Comune di Polverigi, Regione Marche, Ministero per i Beni Le Attività Culturali e il Turismo.
www.marcheteatro.it