Antefatto: All’indomani della recensione su Exit, (l’autore della bella fotografia è Andrea Macchia), ho proposto telefonicamente a Paolo Stratta, direttore di Cirko Vertigo, di intervistare alcuni ragazzi dello spettacolo. Come avevo scritto mi piaceva l’idea di conoscerli di più, sapere cosa c’era dietro queste scelte, e vedere da vicino la scuola. La sua risposta è stata: “Ci vediamo domani, mercoledì 14 marzo alle ore 18.30, presso il Café Müller, in via Sacchi 18 a Torino, la Fondazione Cirko Vertigo organizza l’incontro: L’inserimento Professionale Dei Giovani Artisti Di Circo Contemporaneo”. E ne parliamo. La locandina recitava così:
– Daniela Arendasova, Direttrice pedagogica e co-direttrice artistica della Scuola Nazionale di circo di Montreal introduce “Il progetto REFLECT e il contesto attuale della formazione alle arti circensi” – Matteo Negrin, Direttore della Fondazione Piemonte dal Vivo, Circuito regionale multidisciplinare, presenta “Il modello di distribuzione degli spettacoli del circuito piemontese e il progetto Cortocircuito”
– Marco Chiriotti, Responsabile del Settore Promozione delle Attività Culturali, del patrimonio linguistico e dello spettacolo, Direzione Promozione della Cultura, del Turismo e dello Sport della regione Piemonte, interviene sul tema “Le residenze artistiche in Italia, la multidisciplinarietà e il crescente ruolo del circo contemporaneo”
– Valeria Dinamo, Coordinatrice del progetto Hangar Piemonte, racconta “L’esperienza del Bando HANGAR CREATIVITÀ’ per il sostegno alle giovani compagnie emergenti” – Luisa Cuttini, Direttrice artistica di C.L.A.P.Spettacolodalvivo Associazione Culturale, Circuito multidisciplinare della Regione Lombardia e Coordinatrice di ACCI Associazione Italiana Circo Contemporaneo, presenta “Le attività dell’ACCI a sostegno della creatività emergente e in generale dell’arte e della cultura del circo contemporaneo in Italia”. Coordina la discussione
– Paolo Stratta, Direttore della Fondazione Cirko Vertigo, Presidente di ACCI Associazione Italiana Circo Contemporaneo. A seguire saranno presentati alcuni numeri di circo contemporaneo degli artisti formati alla Scuola di Cirko Vertigo. Ore 19.30 Piccolo aperitivo – momento di conversazione e confronto libero tra tutti i partecipanti.
Incontro molto tecnico, che per il mio pessimo inglese e per le mie scarse informazioni sulle iniziative circensi a livello mondiale, non ho potuto apprezzare appieno. Ho capito però che questo nuovo modo di fare circo sta avendo molte successo, quindi molte richieste e tutte le realtà del territorio Italiano (nazionale, regionale e locale) si stanno muovendo in questa direzione con iniziative e progetti molto importanti. Il Piemonte è fra i capofila già da alcuni anni e Grugliasco, sede della scuola di Cirko Vertigo, è molto conosciuta all’estero. L’incontro è stato fatto in una piccola ma accogliente sala, che il gruppo di lavoro di Stratta ha ricavato dal rifacimento edilizio di quello che una volta era un cinema a luci rosse ed ora un nuovo spazio teatrale molto accattivante. Peccato per l’aperitivo che me lo sono perso, ma con Paolo abbiamo deciso che era sufficiente intervistare uno o una artista come rappresentante del gruppo. Il fortunato vincitore di questa incombenza è stato Athinaios Michail Ioannis, ragazzo greco di cui avevo già accennato qualcosa nell’articolo.
L’incontro è avvenuto un paio di giorni dopo, nella sede del Parco Le Serre, proprio all’interno della scuola, dove ho rivisto alcune/i elementi dello spettacolo Exit. Ci siamo seduti su dei materassini da lavoro, poco distanti dai suoi compagni che continuavano a provare in questa grande sala con dei trapezi appesi. Ha una faccia simpatica e tirata, tipica di chi lavora molto ed è aperta agli altri. Ha 25 anni e viene da Volos, cittadina greca che avevo conosciuto molti anni fa e non avevo molto apprezzato per il suo aspetto troppo turistico. Mi ricordava Rimini, c’ero stato in agosto ed era pienissima di gente in spiaggia. Era d’accordo con me e, dal suo italiano non perfetto (comunque meglio del mio inglese), mi pare di avere capito che lui, in quel periodo dell’anno, frequenta altri posti. È stato in Inghilterra dove ha frequentato una scuola sulla “Street Art” sia come organizzatore ma anche come artista di Teatro di Strada. Entrambi amiamo questa realtà. Ha partecipato ad un programma Europeo in Slovenia dal titolo “Clown senza barriere”, forse un format televisivo, dove conta di tornare con un nuovo progetto. Spera di andare a Stoccolma per fare un Master e vorrebbe usare il “suo” teatro come strumento politico per parlare alla gente. Questo aspetto era molto evidente già nella sua performance dal titolo Isorropia, che suona molto meglio di Crisi, sua traduzione letterale italiana. La synopsis del suo intervento: “Una performance che combina commedia e tragedia in una visione satirica del mondo capitalista. Una figura che cammina sul filo dello sconosciuto e inaspettato, un’Odissea moderna che immerge il pubblico nel mondo surrealistico del personaggio.” Gli dico che mi ricorda molto un altro greco, che ho avuto la fortuna di conoscere molti anni fa e con cui ho fatto un breve tratto di strada: Labbros Mangeras, che mi pare attualmente vivi a Belluno, fa il teatrante e saluto. All’epoca aveva la stessa età di Michail e la stessa determinazione. Di chi vuole considerare il mondo il suo vero paese e conoscere altre realtà. Gli orari di lavoro nella scuola sono 9-13, breve pausa e poi avanti fino alle 17. Molto spesso, se le sale non sono impegnate continuano a lavorare ad oltranza. La scuola non è troppo cara finanziariamente e spesso si sostengono con esibizioni in strada o nei teatri. Dallo sguardo capisco che il suo tempo per l’intervista è finito e ci salutiamo calorosamente. È stata una bella chiacchierata, abbiamo comunicato molto più di quello che ci siamo detti.