Dopo Virgilio brucia, presentato al Piccolo nel gennaio 2016, il Teatro Studio torna a ospitare una produzione Anagoor, Socrate il sopravvissuto/come le foglie, una riflessione sulla scuola e la formazione delle coscienze attraverso il filtro della filosofia e della tragedia. La compagnia ha vinto il Leone d’Argento per il Teatro 2018 della Biennale di Venezia.
Sulle tracce del romanzo di Antonio Scurati “Il sopravvissuto”, la compagnia Anagoor, con Socrate il sopravvissuto, entra all’interno di una classe come tante dal punto di vista dell’educatore senza ricalcare la vicenda in un adattamento teatrale. Solo alcune tra le pagine più emblematiche del libro si intrecciano ad altre vicende, altre parole, altre dimensioni temporali: in questo caso gli ultimi momenti di vita di Socrate attorniato dai suoi discepoli prima della condanna a morte.
Tra le ore che precedono la morte di Socrate per ingiunzione della città, così come sono raccontate da Platone nel “Fedone”, e l’ora in cui lo studente Vitaliano Caccia massacra a colpi di pistola l’intera commissione di maturità, lasciando in vita il solo insegnante di storia e filosofia, si consuma tutta la battaglia al pensiero occidentale dalle sue origini ai suoi inevitabili e tragici esiti storici, come una vera e propria Gigantomachia.
Attraverso le analogie di queste due vicende si rinnovano due eterni interrogativi: la domanda di senso, ingombrante punto di domanda rivolto al maestro, e la questione stessa della posizione del maestro rispetto al sapere e ai discepoli.
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L’incontro
In occasione delle repliche di Socrate il sopravvissuto/come le foglie, il Piccolo Teatro organizza un incontro per parlare dei temi e approfondire i contenuti dello spettacolo. Filosofia e tragedia sono i due cardini dello spettacolo, che intreccia brani del Fedone – uno dei più celebri dialoghi di Platone – con la vicenda raccontata da Antonio Scurati ne Il sopravvissuto, in cui si ipotizza una strage in una scuola, con uno studente che massacra una commissione di maturità salvando solo il professore di storia e filosofia. Oltre a questi, pagine dal filosofo e mistico armeno Georges Gurdjieff e da La storia seguente dello scrittore olandese contemporaneo Cees Nooteboom. A fare da comune denominatore il ruolo dei Maestri, nel passato e nel presente.
Di questi temi, della poetica di Anagoor e della messa in scena dello spettacolo si parlerà nell’incontro con la compagnia, al quale intervengono lo scrittore Antonio Scurati e il critico Oliviero Ponte di Pino.
Ingresso gratuito con prenotazione su www.piccoloteatro.org
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Piccolo Teatro Studio Melato (Via Rivoli, 6 – M2 Lanza), dall’11 al 15 aprile 2018
Socrate il sopravvissuto/come le foglie
dal libro di Antonio Scurati “Il sopravvissuto”
con innesti liberamente ispirati a Platone, Cees Nooteboom e Georges I. Gurdjieff
regia di Simone Derai
con Marco Menegoni, Iohanna Benvegna, Marco Ciccullo, Matteo D’Amore, Piero Ramella,
Margherita Sartor, Massimo Simonetto, Mariagioia Ubaldi, Francesca Scapinello
costumi Serena Bussolaro e Simone Derai
musiche e sound design Mauro Martinuz
video di Simone Derai e Giulio Favotto
con Domenico Santonicola (Socrate), Piero Ramella (Alcibiade), Francesco Berton, Marco Ciccullo, Saikou Fofana, Giovanni Genovese, Elvis Ljede, Jacopo Molinari, Piermaria Muraro, Massimo Simonetto
maschere Silvia Bragagnolo e Simone Derai
riprese aeree Tommy ilai e Camilla Marcon
concept ed editing Simone Derai e Giulio Favotto
direzione della fotografia e post produzione Giulio Favotto / Otium
drammaturgia Simone Derai e Patrizia Vercesi
produzione Anagoor 2016
co-produzione Festival delle Colline Torinesi, Centrale Fies
e con il supporto di Bando ORA! Linguaggi Contemporanei produzioni innovative
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Orari: mercoledì e venerdì ore 20.30; giovedì e sabato ore 19.30; domenica ore 16.
Durata: 100 minuti
Prezzi: platea 33 euro, balconata 26 euro
Informazioni e prenotazioni 0242411889 – www.piccoloteatro.org
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