Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Pianoforte Roberto Cominati
Direttore Jader Bignamini
——–
Jader Bignamini, protagonista della scena internazionale sui podi di tutto il mondo, si e ci concede un “passaggio casalingo” all’Auditorium di Milano, la “casa” de laVerdi, dove è artista in residence, all’indomani della fortunata tournée in Giappone. E lo fa naturalmente alla guida della “sua” Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, suggellando per la prima volta l’incontro con un’altra star mondiale, il pianista Roberto Cominati, che torna anch’egli graditissimo ospite in largo Mahler. Un incontro avvolto in un drappo a stelle e strisce, nel segno di due grandi del Novecento americano quali George Gershwin e Leonard Bernstein. Sarà proprio quest’ultimo, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita (Lawrence, Massachusetts, 25 agosto 1918), ad aprire lo scoppiettante programma n. 29 della stagione sinfonica, con il suo Divertimento per orchestra. La locandina lascia quindi spazio al compositore di Brooklyn e al talento di Cominati, che delizierà il pubblico con la duplice interpretazione del Concerto per pianoforte e orchestra in Fa maggiore e di Rhapsody in Blue. Infine, di nuovo l’Orchestra con la Suite da Porgy and Bess.
Tre le date a disposizione: giovedì 31 (ore 20.30) Maggio, venerdì 1 (ore 20.00) e domenica 3 (ore 16.00) Giugno, all’Auditorium di Milano in largo Mahler.
Lasciamo la parola a Jader Bignamini, che ci introduce all’ascolto di Bernstein:
“Il Divertimento per orchestra di Leonard Bernstein, scritto nel 1980 per il 100° anniversario della Boston Symphony Orchestra, è un divertimento nell’accezione etimologica del termine: insomma, una vera delizia per chi lo ascolta in sala da concerto. Il brano, letterariamente, si configura come una sorta di ‘giro del mondo’, attraverso melodie e ritmi di ogni latitudine. È diviso in otto sezioni e tocca altrettanti diversi generi musicali, partendo dallo stile prettamente americano, che richiama espressamente le marce di John Philip Sousa, fino ad arrivare alle classiche danze europee, valzer in testa. È un pezzo che mette alla prova il virtuosismo dell’orchestra, pieno di sorprese non solo musicali: nella marcia finale, gli ottavini si alzano i piedi, richiamando Stars and Stripes Forever: la marcia nazionale degli Stati Uniti, scritta da Sousa nel 1896”.
Ecco il commento di Roberto Cominati sul Concerto di Fa di Gershwin:
“Il Concerto in Fa di Gershwin ha una caratteristica peculiare: è l’unico brano jazzistico in forma di concerto classico. A differenza della Rhapsody in Blue, l’ho suonato poche volte, per cui lo ripropongo molto volentieri al pubblico dell’Auditorium di Milano. È certamente un brano divertente sia per me, che lo eseguo, sia per il pubblico giù in sala: è scritto benissimo, non presenta difficoltà insormontabili. Inoltre, per la prima volta suono con laVerdi diretta da Jader Bignamini: un ulteriore motivo per divertirmi e farvi divertire!”.
(Biglietti: euro 36,00/16,00; Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar/dom, ore 10.00/ 19.00. Tel. 02.83389401/2, www.laverdi.org – www.vivaticket.it).
——–
Biografie
Jader Bignamini, direttore. Scelto nel 1998 da Riccardo Chailly come clarinetto piccolo dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, inizia il suo percorso all’interno dell’Istituzione che lo vedrà passare dalle file dell’orchestra al podio, fino ad essere nominato nel 2010 Direttore Assistente e dal 2012 Direttore Associato. Nato a Crema, dopo gli studi al Conservatorio di Piacenza inizia giovanissimo a collaborare, anche come solista, con diverse orchestre e avvia contemporaneamente l’attività di direttore con gruppi da camera, orchestre sinfoniche e di enti lirici. Nell’autunno 2012 partecipa per il secondo anno consecutivo al Festival MiTo con la Messe Solennelle di Berlioz. Prosegue inoltre la sua intensa collaborazione con laVerdi dove dirige, oltre a quello inaugurale, svariati concerti con programmi lirici e sinfonici (Brahms, Cajkovskij, Glinka, Musorgskij, Prokofiev, Ravel, Respighi, Rimsky-Korsakov, Paganini, Piazzolla, Stravinskij, Vivaldi), sia a Milano che nella tournée in Russia (Cajkovskij Hall a Mosca e Glinka Philarmonic Hall a San Pietroburgo), collaborando con solisti quali Karen Gomyo, Francesca Dego, Natasha Korsakova, Kolya Blacher e Lylia Zilberstein. Seguono i debutti sinfonici in Giappone alla Biwako Hall di Otsu, in Brasile al Teatro Municipal di Sao Paulo, a Palermo con l’Orchestra Sinfonica Siciliana e a Firenze col Maggio Musicale. Inaugura poi il XXXIX Festival della Valle d’Itria con Crispino e la Comare, la XX Stagione Sinfonica de laVerdi con un programma verdiano e il Festival Verdi 2013 a Parma con Simon Boccanegra, a seguito del quale gli viene offerto dal Teatro Regio un invito triennale per il Festival.
Tra gli impegni recenti, oltre ai numerosi appuntamenti sinfonici con laVerdi, tra i quali il verdiano Requiem, ricordiamo i Carmina Burana con la Filarmonica del Comunale di Bologna, La bohème al Municipal di Sao Paulo e al Teatro la Fenice di Venezia, L’elisir d’amore ad Ancona, Tosca al Comunale di Bologna, La forza del destino al Festival Verdi di Parma e La bohème al Filarmonico di Verona.
Il 2015 lo ha visto protagonista di felici debutti come Cavalleria rusticana e L’amor brujo al Teatro Filarmonico di Verona, Aida al Teatro dell’Opera di Roma, Madama Butterfly al Teatro la Fenice di Venezia oltre al debutto americano con Rigoletto al Festival di Santa Fe in New Mexico, dove tornerà nel 2018 per una nuova produzione di Madama Butterfly.
Reduce del successo americano ha quindi diretto un concerto al Teatro alla Scala di Milano con laVerdi per poi inaugurare anche la stagione autunnale all’ Auditorium di Milano con una serie di concerti sinfonici, la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi e un gala lirico sinfonico al Musikverein di Graz con il soprano Anna Netrebko.
Il 2016 l’ha già visto protagonista a Francoforte per Oberto, conte di San Bonifacio, in tournée in Korea e Giappone per una serie di concerti con Anna Netrebko, a Tokyo con per una produzione di Andrea Chenier e al Teatro dell’Opera di Roma con un nuovo allestimento di Traviata con la regia di Sofia Coppola e i costumi di Valentino.
I debutti del 2016: all’Arena di Verona per la produzione di Traviata nel cartellone estivo, al Rossini Opera Festival con Ciro in Babilonia per la regia di Davide Livermore, a Palermo con Madama Butterfly e al Bolshoi a Mosca con Manon Lescaut di Puccini con Anna Netrebko e Yusif Eyvazov, ancora a Verona (Dicembre, Teatro Lirico) con Turandot, oltre a Colonia e Amburgo per concerti.
Nel 2017 debutta ne Il trovatore al Teatro dell’Opera di Roma e Francoforte e al Metropolitan di New York con Madama Butterfly. Nel 2018 sarà in Giappone ed è atteso all’Opera di Vienna.
——–
Roberto Cominati, pianoforte. Apprezzato dal La Repubblica per “il pianismo stilisticamente impeccabile e mimetico” (Angelo Foletto), Roberto Cominati ha vinto il primo premio al Concorso Internazionale “Alfredo Casella” di Napoli nel 1991. Nel 1993 si è imposto all’attenzione della critica e delle maggiori sale da concerto internazionali grazie al primo premio al Concorso “Ferruccio Busoni” di Bolzano. Nel 1999 ha inoltre ottenuto il premio del pubblico “Jacques Stehman” della TV belga e dell’emittente francese TV5, nell’ambito del Concorso “Reine Elisabeth’’ di Bruxelles.
In Italia è ospite di prestigiose istituzioni musicali come il Teatro alla Scala, il Teatro Comunale di Bologna, il Teatro La Fenice di Venezia, il Maggio Musicale Fiorentino, il Teatro San Carlo di Napoli, il Teatro Carlo Felice di Genova, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, l’Accademia Chigiana di Siena, il Festival Pianistico di Brescia e Bergamo e il Festival dei Due Mondi di Spoleto. All’estero ha suonato al Théâtre du Châtelet di Parigi, al Concertgebouw di Amsterdam, alla Konzerthaus di Berlino, al Festival di Salisburgo, al Gasteig di Monaco di Baviera, alla Monnaie di Bruxelles, al Teatro Colón di Buenos Aires, al Kennedy Center di Washington e poi ancora in Inghilterra, Belgio, Paesi Bassi, Cile, Uruguay, Brasile, Finlandia, Giappone e Australia.
Tra i direttori con cui ha collaborato ricordiamo Sir Simon Rattle, Daniele Gatti, Andrej Borejko, Leon Fleisher, Daniel Harding, Yuri Ahronovitch, David Robertson, Mikhail Pletnev, Alexander Lazarev, Andrea Battistoni, Michele Mariotti, Juraj Valčuha, Sascha Goetzel ed Eliahu Inbal.
Ha inciso per Emi, «Suonare News», Acousence e l’integrale per pianoforte di Ravel per «Amadeus».
Nella stagione in corso è impegnato al Festival di Bratislava, a Torino con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Valčuha, a Palermo con l’Orchestra del Teatro Massimo, al Teatro alla Scala di Milano – dove ha eseguito pagine di Chopin per il balletto La Dame aux camélias –, ancora a Milano con l’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi, a New York con la Chamber Orchestra of New York, al Concertgebouw di Amsterdam per la prestigiosa serie Meesterpianisten e a Bologna con l’Orchestra del Teatro Comunale diretta da Mariotti.
Sta lavorando all’incisione discografica dell’integrale per pianoforte di Claude Debussy, di cui ricorre il centenario della morte nel 2018.