“Ecco il Festival della bellezza”.
Con queste parole il “Corriere della Sera” salutava, nel luglio dello scorso anno, la nascita del Festival Internazionale LacMus, voluto dal pianista Louis Lortie e dal direttore d’orchestra Paolo Bressan.
E l’appuntamento con la bellezza si rinnova anche per il 2018, dal 28 giugno all’8 luglio, portando artisti di fama internazionale e giovani emergenti ad incontrarsi in quella magica striscia di terra tra acqua e cielo che è la Tremezzina, sul Lago di Como.
LacMus è infatti, per vocazione, un festival di incontri.
L’incontro, prima di tutto, tra la bellezza visiva di un territorio unico nel suo genere e l’incanto uditivo della grande musica.
Il dialogo tra maestri acclamati come Hélène Mercier, Evelina Dobraceva, Augustin Dumay, Miguel Da Silva, Marie Pierre Langlamet, Mathieu Dufour, Louis Lortie ed i giovani talenti della Cappella Musicale Regina Elisabetta del Belgio, ospiti per un’Accademia estiva e protagonisti di diversi concerti.
Da quest’anno nasce una terza connessione: quella tra LacMus, con il suo respiro internazionale, e le realtà musicali del territorio lariano. Si inaugura infatti la collaborazione del Festival con l’Istituto Comprensivo Statale di Tremezzina, a indirizzo musicale, e con la Banda della Tremezzina, che festeggia nel 2018 i suoi 125 anni di attività. Inoltre, tra i giovani artisti coinvolti nel cartellone non vi sono solo gli ospiti provenienti da Bruxelles, ma anche nomi comaschi, come la violinista Emma Arizza, la violoncellista Victoria Saldarini e il pianista Danilo Mascetti.
Una ambiziosa novità di questa edizione è la nascita di LacMus Ensemble, una formazione che – secondo la filosofia presente nel Festival sin dalla sua fondazione – ha l’obiettivo di favorire lo scambio accademico tra Maestri e giovani artisti. Quest’anno LacMus Ensemble sarà un’orchestra d’archi composta da musicisti provenienti da tutto il mondo: Gary Levinson, primo violino della Dallas Symphony Orchestra ed è professore in residenza alla Royal Academy of Music di Londra; Gabriele Carpani, comasco, contrabbasso solista dell’Orchestra Nazionale della RAI; giovani artisti in residenza della Cappella Musicale Regina Elisabetta del Belgio e allievi della Royal Academy of Music di Londra.
Il territorio si pone così, insieme alla musica, al centro di questo progetto, che fin dalla sua nascita ha riscosso ampio consenso. Impareggiabili per la loro bellezza sono le sedi dei concerti, dal Santuario della Madonna del Soccorso di Ossuccio – sito del Patrimonio Unesco – a Villa Carlotta; da Villa del Balbianello – prestigioso bene FAI – fino al Grand Hotel di Tremezzo e alla Greenway del Lario.
Tema di quest’anno sono gli anniversari illustri, che riguardano artisti diversi, attraversando più secoli: Rossini, Tchaikovsky, Debussy e Bernstein.
I direttori artistici Lortie e Bressan spiegano così la loro scelta: “Con la seconda edizione del Festival LacMus vogliamo rendere omaggio ai compositori che vengono celebrati nel 2018.
Rossini, nella sua terra d’origine, delizierà il pubblico con la sua musica leggera e spumeggiante; l’accostamento delle opere di Debussy e Tchaikovsky, entrambi supportati dall’incredibile mecenate russa baronessa Nadezhda von Meck, metterà in luce contrasti e similitudini tra gli impasti sonori tipici del periodo romantico e di quello impressionista. Bernstein ci sedurrà con i suoi ritmi energici, sempre al confine fra jazz e musica classica”.
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I CONCERTI
Numerosi gli appuntamenti, che si snodano la tra fine di giugno e la prima settimana di luglio.
Il concerto di apertura, a Villa Carlotta la sera di giovedì 28 giugno, vedrà protagonista il duo pianistico Louis Lortie ed Hélène Mercier. Canadesi entrambi, partner in importanti registrazioni di opere di Ravel, Mozart e Poulenc, i due grandi pianisti affronteranno pagine di Tchaikovsky (le trascrizioni dai balletti La bella addormentata nel bosco e Il lago dei cigni) e di Debussy, con En blanc et noir e La mer, affresco orchestrale qui presentato in versione pianistica. Il concerto vuole sottolineare la connessione tra i due compositori, legati dalla figura della mecenate Nadezhda von Meck, che di entrambi fu protettrice.
Nel pomeriggio, il Festival dedica un concerto di pre-apertura alle famiglie, con giovani musicisti comaschi e artisti della Cappella Musicale Regina Elisabetta del Belgio.
Il secondo appuntamento, venerdì 29 giugno a Villa del Balbianello, riunirà fra gli altri il violinista Augustin Dumay, il violista Miguel Da Silva, il pianista Louis Lortie – tutti docenti in residence alla Cappella Regina Elisabetta – insieme all’arpista Marie Pierre Langlamet ed al flautista Mathieu Dufour, solisti dei Berliner Philharmoniker. Verranno eseguite le ultime tre Sonate di Debussy, l’evocativa Syrinx per flauto solo e il Trio op. 50 di Tchaikovsky, dedicato “Alla memoria di un grande artista”, il collega e conterraneo Nikolaj Grigor’evic Rubinstejn, fondatore e direttore del Conservatorio di Mosca.
Una meditazione musicale avrà luogo nella chiesa del Santuario della Madonna del Soccorso di Ossuccio, sabato 30 giugno; si esibiranno il soprano Evelina Dobraceva, i pianisti Paolo Bressan e Louis Lortie ed i giovani della Cappella Musicale Regina Elisabetta. Il concerto è dedicato alla musica vocale e cameristica di Tchaikovsky, Rachmaninov e del compositore russo Alexander Rom, eclettico musicista contemporaneo, attivo come direttore di coro, in passato collaboratore della Metropolitan Opera di New York.
Doppio appuntamento per domenica 1 luglio: in mattinata, presso la Biblioteca di Lenno, Louis Lortie terrà una masterclass, mentre la sera, in Piazza Campidoglio, i giovani artisti in residenza della Cappella Musicale Regina Elisabetta del Belgio saranno i protagonisti assoluti, con capolavori da camera quali Dumka di Tchaikovsky, la Petite Suite di Debussy e il Gran Sestetto di Glinka.
Martedì 3 luglio a Villa Carlotta, il clarinettista Anton Dressler e la pianista Victoria Vassilenko accosteranno lavori di Debussy e del suo conterraneo Milhaud a pagine di Bernstein e di altri autori americani, in un dialogo coloristico tra musica impressionista e jazz, che sfocerà nei Quattro Rag di John Novacek. Dressler è un artista noto proprio per la flessibilità con cui spazia dalla musica classica al jazz, dalla contemporanea al klezmer.
I Quintessenza Brass – straordinario quintetto tutto italiano i cui componenti hanno collaborato con artisti del calibro di Muti, Barenboim, Maazel e Morricone e si sono specializzati in Musica da Camera presso l’Hochschule fur Musik “Franz Liszt” di Weimar con Walter Hilgers (German Brass) – presenteranno mercoledì 4 luglio lavori di tutti e quattro i compositori a cui è dedicato il Festival, trascinando il pubblico attraverso entusiasmanti medley intrecciati sulle pagine de Il barbiere di Siviglia, di West Side Story, dei balletti di Tchaikovsky, dei Preludi di Debussy, oltre a “Four Hits for Five” di Gershwin.
Imperdibile anche l’appuntamento di venerdì 6 luglio, che vedrà insieme la Banda della Tremezzina con i Quintessenza Brass e Anton Dressler, per un evento speciale sul lungolago di Lenno: Marching Band, dedicato all’arte del ‘suonar marciando’ all’italiana e ai ritmi dixieland e blues “made in New Orleans”.
Un’estatica esperienza per i sensi sarà, sabato 7 luglio, la “Greenway musicale”: un percorso che si snoderà attraverso i luoghi più belli di Lenno, dalla Chiesa di Sant’Eufemia a Villa del Balbianello, tra ville rinascimentali, antiche strade romane e passeggiate a lago, accompagnati da intermezzi musicali.
LacMus Ensemble chiuderà il Festival domenica 8 luglio al Grand Hotel Tremezzo in un concerto con spumeggianti lavori strumentali di Rossini – la Sonata a Quattro No. 3 in Do maggiore e l’Introduzione, tema e variazioni per clarinetto e orchestra, entrambi in una versione per orchestra d’archi, con Anton Dressler come solista; seguiranno le Danze Sacre e Profane di Debussy, interpretate dall’arpista Marie Pierre Langlamet, per terminare in un gran finale con la famosa Serenata per archi di Tchaikovsky. L’Ensemble sarà diretto da Paolo Bressan.
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I PROTAGONISTI
Louis Lortie, pianista franco-canadese di fama internazionale, è ideatore di LacMus insieme al collega e direttore d’orchestra Paolo Bressan.
Cittadino del mondo come tutti i grandi artisti, Lortie vive tra Berlino e il Lago di Como, attratto dalle bellezze del territorio che, nei secoli, avevano già incantato prima di lui letterati e musicisti come Goethe, Stendhal, Liszt, Brahms e Rossini. Dopo la sua vittoria al Concorso Pianistico Internazionale Busoni nel 1984, ha girato l’Italia per un anno a bordo di una Fiat 131 per oltre 40 concerti, e da allora il Paese è diventato la sua seconda patria. Memore del fatto che, decenni fa, in questi stessi luoghi il leggendario pianista Schnabel tenne corsi per giovani musicisti provenienti da tutto il mondo, Lortie ha pensato di portare nella Tremezzina i nuovi talenti della Cappella Musicale Regina Elisabetta del Belgio, con i quali ha un rapporto speciale, essendo “master in residence” della Cappella. Tra una sosta e l’altra sul Lario, la carriera internazionale di Lortie lo porta in tutti i continenti: nella stagione 2017-2018 è “artista in residence” della Shanghai Symphony Orchestra.
LacMus è inoltre firmato dal pianista e direttore Paolo Bressan che, nato a Varese, fin da bambino ha frequentato il Lago di Como per origini familiari. Bressan ha frequentato il Conservatorio di Milano, è stato allievo di Lortie ed ha ottenuto un master in direzione d’orchestra all’Hochschule für Musik di Weimar in Germania; ha iniziato la sua carriera nel teatro di Schwerin, Meclemburgo Pomerania, ed ha lavorato come assistente di Christian Thielemann e Daniele Gatti. Anche Bressan oggi vive tra Berlino e il Lago di Como, dirige orchestre in tutto il mondo ed è richiestissimo soprattutto nell’ambito del melodramma. Bressan ha diretto in sale prestigiose come la Konzerthaus di Vienna, il Théatre des Champs Elysées di Parigi, l’Opera di Dallas. È stato designato dall’etichetta Warner Music come supervisore artistico di importanti progetti discografici di stelle del canto come Diana Damrau e Angela Gheorgiu.
Fra i giovani ospiti del Festival vi saranno i talentuosi musicisti della Cappella Musicale Regina Elisabetta del Belgio. Questa prestigiosa istituzione, nata nel 1939, è da decenni un centro di eccellenza per il perfezionamento di giovani artisti di provenienza internazionale. Pianoforte, violino, viola, violoncello, musica da camera e canto sono le discipline insegnate da artisti di fama mondiale, che nel tempo si sono susseguiti nel ruolo di “master in residence”, in un fecondo incontro tra generazioni diverse di musicisti, tutti di altissima levatura. Oggi fra i docenti della Cappella si trovano molti dei protagonisti di LacMus, fra cui Dumay, Lortie e Da Silva.
LacMus è organizzato dalla libera associazione culturale “Ars Aeterna”, con la collaborazione del Comune di Tremezzina.
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Biglietti
Intero € 35 – ridotto € 25 (residenti, studenti fino a 26 anni e over 65)
Abbonamento a 6 concerti: intero € 190 – ridotto € 135
Fuori abbonamento: concerto a Villa del Balbianello (29 giugno) – Intero € 50 – Posti a visibilità ridotta € 30
Concerti gratuiti: posti a esaurimento
I biglietti saranno acquistabili online o direttamente la sera stessa di ogni singolo evento.
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Informazioni
facebook.com/lacmusfestival
Instagram: @lacmusfestival