Il piccolo e raffinato festival “Rossini in Wildbad. Belcanto Opera Festival” arriva alla trentesima edizione e festeggia il compleanno con quattro opere del Maestro, una composizione sacra, la Petite messe solennelle, e alcuni interessanti eventi di contorno. La manifestazione, che quest’anno se la dovrà vedere anche con la concorrenza dei Mondiali di calcio, si inaugura il 12 luglio con un concerto dei solisti e del coro del festival nell’affascinante scenario della torre panoramica del Baumwipfelpfad.
Spicca nel programma il Moïse (Moïse et Pharaon, ou Le Passage de la mer Rouge), monumentale grand opéra in quattro atti ispirato al racconto biblico della liberazione degli ebrei dall’Egitto. Sul podio Fabrizio Carminati. Regia di Jochen Schönleber. Prima esecuzione in terra tedesca per il dramma Zelmira, ultima opera del periodo napoletano di Rossini, diretta da Gianluigi Gelmetti in forma di concerto. Silvia Dalla Benetta restituisce gli accenti della protagonista. Il Königliches Kurtheater, un piccolo gioiello dell’epoca guglielmina che mescola elementi rinascimentali e barocchi, ospita quest’estate due pièce brillanti. Si inizia con L’Equivoco Stravagante, dramma giocoso in due atti, una collezione di malintesi e circostanze grottesche con l’ovvio Happy End e una partitura spumeggiante.L’opera era già apparsa al festival nel 2000 in forma semi-scenica, diretta da Alberto Zedda. Dirige José Miguel Pérez-Sierra, allievo dello stesso Zedda. Segue La Cambiale di Matrimonio, farsa comica in un atto scritta da Rossini ad appena diciotto anni. Un microcosmo di situazioni brillanti, innervato dalla finezza musicale della musica rossiniana. Una produzione realizzata con il supporto dell’Istituto Italiano di Cultura di Stoccards e firmata da Lorenzo Regazzo. Direzione affidata a Jacopo Brusa.
La Petite messe solennelle, ultimo capolavoro di Rossini, sarà eseguita due volte con il direttore musicale del festival Antonino Fogliani ai comandi dei solisti del festival. Lo stesso Fogliani dirigerà anche la prima assoluta dell’opera Caïn di Francesco Carluccio. Anche in questa edizione il festival di Bad Wildbad, nel nord della Selva Nera, continua nell’esplorazione sistematica, anno dopo anno, del repertorio rossiniano e offre un percorso artistico di sicuro interesse, che spazia dalla prima fase creativa del Maestro ai suoi ultimi capolavori. Tutto il programma a https://www.bad-wildbad.de/rossini/rossini-festivalgeschichte/.