Il 29 maggio Palazzo Chiablese a Torino ha ospitato la conferenza stampa di presentazione di Palchi Reali 2018, alla sua 3^ edizione. Un ricco programma di eventi, fra teatro, cinema, circo, danza e musica, salutato dalle assessore Antonella Parigi e Francesca Leon e la soprintendente per le Belle arti e il Paesaggio del comune e della provincia di Torino, Luisa Papotti.
Un itinerario arricchito dall’apertura estiva dei Musei Reali, dalla Maratona Reale ideata da Base Running per svolgersi fino ad ottobre tra le Residenze piemontesi, e dall’iniziativa Reali Sensi che abbina alle visite teatrali condotte da Teatro e Società percorsi di degustazione ed esperienze tattili. Un’offerta notevole che necessita con ogni evidenza del coinvolgimento di tutte le più importanti istituzioni teatrali di Torino e del Piemonte.
Residenze unite, teatro unito!
Il Direttore della Fondazione Piemonte dal Vivo Matteo Negrin non nasconde infatti il proprio entusiasmo per essere riusciti a consolidare il Consorzio delle Residenze Reali del Piemonte, cui scopo, secondo le parole del Direttore Mario Turetta, è raggruppare un’offerta culturale univoca che possa attrarre ogni provenienza turistica. La parola d’ordine per la valorizzazione del patrimonio architettonico sabaudo – dalla Palazzina di Caccia di Stupinigi alla Reggia di Venaria, da Villa della Regina a Torino ai castelli di Agliè e Racconigi – è “coerenza” dell’offerta: intorno all’organizzazione di Palchi Reali gravitano gli sforzi della Fondazione Onlus Teatro Ragazzi e Giovani, la Fondazione Teatro Piemonte Europa, il Teatro Stabile Privato Torino Spettacoli e il Festival TorinoDanza.
Interpellato in proposito, il Direttore artistico della Casa del Teatro Ragazzi e Giovani Graziano Melano presenta le due iniziative che si sommano alla riproposizione di C’era una volta nel giardino del Re al Castello di Racconigi, quest’anno alla sua terza edizione: il Castello Ducale di Agliè – già patrimonio UNESCO – sarà teatro di O che bel castello!, rievocazione della vita di corte dell’aristocrazia piemontese con Pasquale Buonarota e Alessandro Pisci, che saranno protagonisti, insieme a Francesca Riva, anche di Un giorno a corte, visita teatrale della Reggia di Venaria.
Non solo: la Casa del Teatro porterà in scena a Racconigi anche Klinke della Compagnia Milo e Oliva, Pigiami e Va, va, va, Van Beethoven del duo Buonarota – Pisci.
Il Direttore della Fondazione Teatro Piemonte Europa Valter Malosti riflette sul naturale inserimento della rassegna Teatro a Corte entro il progetto più grande di Palchi Reali 2018: a Villa della Regina verrà rappresentata la sua interpretazione dei poemetti shakesperiani Venere e Adone e Lo stupro di Lucrezia.
Anche Torino Spettacolo abbraccia il nuovo format riprendendo un precedente festival di successo: sulla scia del Festival di Piazza San Giovanni, la prossima estate andranno in scena due celebrazioni del teatro classico, L’arte di saper invecchiare e Il coraggio fa 90! tratti da Cicerone per la firma di Piero Nuti, e altrettante proposte di teatro musicale: l’esibizione de I Talenti del Liceo Germana Erba e la trasposizione de Il piccolo principe in musical.
Il virtuale non è mai stato così reale
L’iniziativa Di Residenza in Residenza della Fondazione Piemonte dal Vivo riprende l’esperienza nella gestione delle residenze artistiche presso la Lavanderia a Vapore di Collegno, accostandola all’altro significato del termine: presso Villa della Regina, Castello di Racconigi, Palazzina di Caccia di Stupinigi e Reggia di Venaria saranno ospitate altrettante compagnie teatrali – rispettivamente, Quinta Tinta, Faber Teater, Isabel Trio e Balletto Teatro di Torino – i cui processi creativi saranno ripresi per la realizzazione di quattro video digitali a 360°, fruibili in realtà aumentata.
I residenti delle residenze, insomma, renderanno più reale la rievocazione reale.
Viaggio nel tempo
Assistiti dalla tecnologia e dagli sforzi congiunti delle realtà teatrali piemontesi, gli spettatori di Palchi Reali 2018 avranno l’occasione di calarsi nei panni dei nobili Savoia: all’epoca, sostiene la Soprintendente Papotti, gli spettacoli venivano messi in scena in occasione di grandi eventi, come vittorie o nascite; oggi, calati nella dimensione «domestica e intima» dei reggenti sabaudi, possiamo vivere quegli stessi eventi con l’unico pretesto di valorizzare e celebrare il patrimonio comune del Piemonte.